iteleo

Membro Attivo
Privato Cittadino
A me decade dopo 20,quindi nel 2021 ma io devo acquistare ora....per me l'importante è solo che l'atto non sia nullo, nel 2021 decadendo il tutto non avrò problemi in caso di rivendita.

L'atto è valido a tutti gli effetti.
Quello che sarebbe nullo, in caso tu decidessi di impugnare l'atto, è SOLAMENTE il prezzo di vendita, ovvero potresti chiedere la venditore la restituzione tra il prezzo indicato nel rogito e il prezzo massimo di cessione, determinato nella Convenzione con il Comune o con provvedimento dell'ufficio tecnico del Comune.
Il venditore rischia una multa fino a 4 volte la differenza di prezzo.
 

f4s4n0

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
L'atto è valido a tutti gli effetti.
Quello che sarebbe nullo, in caso tu decidessi di impugnare l'atto, è SOLAMENTE il prezzo di vendita, ovvero potresti chiedere la venditore la restituzione tra il prezzo indicato nel rogito e il prezzo massimo di cessione, determinato nella Convenzione con il Comune o con provvedimento dell'ufficio tecnico del Comune.
Il venditore rischia una multa fino a 4 volte la differenza di prezzo.

Questo non è di mio interesse...mi voglio solo godere la casa in tranquillità e in futuro avere un bene del valore pari a quanto l'ho pagato.Grazie
 

Vincenzog

Membro Junior
Privato Cittadino
Oggi ho chiamato Pistilli mi ha detto che le pratiche le stanno lavorando aspettano la firma ,che purtroppo non arriva.allora ho chiamato il messaggero per parlare con un giornalista di cronaca il quale mi ha detto di mandare una mail denunciato quanto accade .Pubblicheranno un articolo
Se lo facciamo tutti avrà più forza
Cronaca@ilmessaggero.It
Fax 06/4720439
Tel 06/ 47 20 22 4
Ho scritto al messaggero, questo è il testo della mia email:
Buongiorno, volevo esporre il mio caso che, peraltro, accomuna tante persone che hanno acquistato a libero mercato immobili peep costruiti su diritto di superficie.
Nell’anno 2008 ho acquistato dal primo assegnatario della cooperativa, per un importo di euro 183.000,00, un piccolo appartamento (circa 47 mq) ad Ostia (comune di Roma), per tale acquisto ho acceso un mutuo di circa 165.000 euro.
Nell’anno 2015, per motivi logistici ho intrapreso delle trattative per la vendita ricevendo anche un assegno in garanzia.
Tuttavia, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione n. 18135 del 16.09.2015 il mio appartamento, come tutti quelli in diritto di superficie, è stato di fatto considerato invendibile a prezzo di libero mercato ovvero cedibile entro il prezzo massimo di cessione che nel caso di specie si aggira intorno ai 52.000 euro.
In ragione di ciò ho dovuto restituire l’assegno all’acquirente.
In merito a tale complessa situazione, il Comune di Roma ha emanato una prima delibera (n. 33/2015 del 28.12.2015) con la quale ha stabilito che gli immobili in parola possono essere venduti a libero mercato corrispondendo al Comune di Roma una somma da determinare per l’affrancazione dal vincolo del prezzo massimo di cessione.
Ad oggi, nulla non vi è stato alcun provvedimento esecutivo in merito alla predetta delibera e quindi tutte le compravendite di questi immobili sono di fatto bloccate perché è naturale che una famiglia come la mia non possa vendere l’unico appartamento che ha pagato 183.000 euro nel 2008 a 52.000 euro.
Peraltro, l’atto di compravendita stipulato nel 2008, secondo diversi pareri, è da ritenersi parzialmente nullo in quanto ceduto smisuratamente oltre il prezzo massimo di cessione.
Vi chiedo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica questa situazione che ha messo in ginocchio tante famiglie e per la quale le Istituzioni fino ad ora hanno fatto poco e niente.
Come è stato possibile consentire certe situazioni anche a ridosso di una sentenza che ha completamente stravolto questa tipologia di mercato.
A Roma sono state presentate circa 70000 domande per affrancare il vincolo del prezzo massimo di cessione che ha messo in ginocchio tante famiglie ma per ora le nostre piccole speranze sono state disattese.

Per eventuali ulteriori chiarimenti potete contattarmi al mio cellulare 338.....


Cordiali Saluti.
 

ghiro

Membro Attivo
Privato Cittadino
L'atto è valido a tutti gli effetti.
Quello che sarebbe nullo, in caso tu decidessi di impugnare l'atto, è SOLAMENTE il prezzo di vendita, ovvero potresti chiedere la venditore la restituzione tra il prezzo indicato nel rogito e il prezzo massimo di cessione, determinato nella Convenzione con il Comune o con provvedimento dell'ufficio tecnico del Comune.
Il venditore rischia una multa fino a 4 volte la differenza di prezzo.
Ma sei proprio sicuro che il venditore se ha fatto secondo la regola, cioè è andato al comune ha chiesto cosa doveva fare per vendere ed ha venduto secondo quelli che gli ha risposto il comune cioè che diceva che poteva vendere a prezzo libero di mercato, ora deve ridare i soldi indietro all'acquirente!? Io non sono proprio convinto. Come detto altre volte il foglio rilasciato anche se molti dicono che non vale nulla, è un documento rilasciato dal comune quindi ha una certa valenza.
 

f4s4n0

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ma sei proprio sicuro che il venditore se ha fatto secondo la regola, cioè è andato al comune ha chiesto cosa doveva fare per vendere ed ha venduto secondo quelli che gli ha risposto il comune cioè che diceva che poteva vendere a prezzo libero di mercato, ora deve ridare i soldi indietro all'acquirente!? Io non sono proprio convinto. Come detto altre volte il foglio rilasciato anche se molti dicono che non vale nulla, è un documento rilasciato dal comune quindi ha una certa valenza.
Io non sono sicuro e anzi il venditore ha dato mandato ad un avvocato e la richiesta è stata fatta via PEC da quest'ultimo con specifica richiesta sul prezzo max. e il comune ha dato via libera poi basta che ci sia la validità dell'atto e la possibilità di farlo da parte del notaio...per il resto attendo con calma il 2021 così sono libero.
 

michele 1

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve a tutti io so che la delibera si trova in campidoglio ufficio vigilanza e ci sono ancora delle criticità il numero da chiamare è 0667103714.Organizziamo una manifestazione tutti insieme
 

Pantalia

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ho scritto al messaggero, questo è il testo della mia email:
Buongiorno, volevo esporre il mio caso che, peraltro, accomuna tante persone che hanno acquistato a libero mercato immobili peep costruiti su diritto di superficie.
Nell’anno 2008 ho acquistato dal primo assegnatario della cooperativa, per un importo di euro 183.000,00, un piccolo appartamento (circa 47 mq) ad Ostia (comune di Roma), per tale acquisto ho acceso un mutuo di circa 165.000 euro.
Nell’anno 2015, per motivi logistici ho intrapreso delle trattative per la vendita ricevendo anche un assegno in garanzia.
Tuttavia, a seguito della sentenza della Corte di Cassazione n. 18135 del 16.09.2015 il mio appartamento, come tutti quelli in diritto di superficie, è stato di fatto considerato invendibile a prezzo di libero mercato ovvero cedibile entro il prezzo massimo di cessione che nel caso di specie si aggira intorno ai 52.000 euro.
In ragione di ciò ho dovuto restituire l’assegno all’acquirente.
In merito a tale complessa situazione, il Comune di Roma ha emanato una prima delibera (n. 33/2015 del 28.12.2015) con la quale ha stabilito che gli immobili in parola possono essere venduti a libero mercato corrispondendo al Comune di Roma una somma da determinare per l’affrancazione dal vincolo del prezzo massimo di cessione.
Ad oggi, nulla non vi è stato alcun provvedimento esecutivo in merito alla predetta delibera e quindi tutte le compravendite di questi immobili sono di fatto bloccate perché è naturale che una famiglia come la mia non possa vendere l’unico appartamento che ha pagato 183.000 euro nel 2008 a 52.000 euro.
Peraltro, l’atto di compravendita stipulato nel 2008, secondo diversi pareri, è da ritenersi parzialmente nullo in quanto ceduto smisuratamente oltre il prezzo massimo di cessione.
Vi chiedo di portare all’attenzione dell’opinione pubblica questa situazione che ha messo in ginocchio tante famiglie e per la quale le Istituzioni fino ad ora hanno fatto poco e niente.
Come è stato possibile consentire certe situazioni anche a ridosso di una sentenza che ha completamente stravolto questa tipologia di mercato.
A Roma sono state presentate circa 70000 domande per affrancare il vincolo del prezzo massimo di cessione che ha messo in ginocchio tante famiglie ma per ora le nostre piccole speranze sono state disattese.

Per eventuali ulteriori chiarimenti potete contattarmi al mio cellulare 338.....


Cordiali Saluti.
Io ho scritto una mail simile a SOS Gabibbo
 
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Pantalia

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Privato Cittadino
Mandiamo più mail possibili alle varie trasmissioni televisive che denunciano queste situazioni e poi decidiamo un giorno per andare tutti insieme al IX Municipio! Dovranno ascoltarci!
 

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