Domenico Marando

Membro Junior
Privato Cittadino
Il Comune NON può dirottare una somma versata con uno scopo ben preciso verso una procedura non richiesta! Altrimenti, il Funzionario che dovesse farlo, a mio avviso potrebbe essere denunciato, non so come definire il reato (non sono un avvocato), ma un reato lo commetterebbe di sicuro sia restituendo l'importo versato sia dirottandolo verso un altro scopo. Forse potrebbe farlo con l'autorizzazione di chi ha versato, ma, a questo punto, invece di dare un'autorizzazione in tal senso, la mossa migliore sarebbe quella di OBBLIGARE il Comune a dar seguito alla pratica di Trasformazione. Almeno io farei così!
Per chi ha già pagato ed era in attesa di rogitare potrebbe essere una strada da tenere in considerazione, in effetti obbligando il Comune ad effettuare la trasformazione, essendo passati i 20 anni dalla convenzione originaria, automaticamente decadrebbero anche i vincoli annessi, tra cui quello del prezzo massimo di cessione.
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
Per chi ha già pagato ed era in attesa di rogitare potrebbe essere una strada da tenere in considerazione, in effetti obbligando il Comune ad effettuare la trasformazione, essendo passati i 20 anni dalla convenzione originaria, automaticamente decadrebbero anche i vincoli annessi, tra cui quello del prezzo massimo di cessione.
In effetti sembra che nella zona dove abito qualcuno di quelli che aveva già trasformato dall'inizio (dai tempi della Gemma S.p.A., circa 2004), quando le somme richieste erano relativamente modeste (massimo 8000 euro!) abbia già venduto a prezzo di mercato (che comunque è crollato di oltre il 30% rispetto al 2011) anche con gli altri rogiti bloccati.
In pratica ci troviamo, anche rispetto alla trasformazione, in una situazione assurda e, credo, incostituzionale, visto che nel corso degli anni alcuni hanno potuto trasformare pagando cifre irrisorie, altri addirittura aggratis grazie alla munificenza dell'allora assessore Corsini (Alemanno), noi invece dovremo pagare per la sola trasformazione cifre che non stanno in cielo né in terra. 30.000 euro per un appartamento in un edificio di 8 piani, che con le pertinenze ecc. è titolare di un'appezzamento di terreno di circa 150 mq, significa un costo del terreno di 1600 euro al mq!!!!
 

Domenico Marando

Membro Junior
Privato Cittadino
a questo punto sorge anche una domanda, se un immobile va all'asta, a quale prezzo può essere aggiudicato? può essere aggiudicato ad un prezzo superiore a quello massimo di cessione? e nel caso si può impugnare un procedimento esecutivo in forza di tali ragioni?
non dimentichiamoci che le banche che hanno erogato i mutui sulla base di perizie "viziate" dall'interpretazione (oggi errata) della normativa.

Ho dovuto procedere in fretta perché il 15 settembre p.v. sarebbe andato tutto in prescrizione, quindi l'avvocato ha messo in mora venditore e notaio. I quali comunque possono dormire sonni tranquili, visto che non ho i soldi necessari per avviare un'azione legale. Proprio a causa del mutuo pesantissimo che devo pagare, che per di più non posso nemmeno rinegoziare (lo avevo fatto di 15 anni, avrei voluto allungarlo a 20, tanto più che gli interessi sono irrisori, ma non ho manco chiesto alla banca, tanto so come risponderebbe).
 

giannelmo

Membro Attivo
Professionista
a questo punto sorge anche una domanda, se un immobile va all'asta, a quale prezzo può essere aggiudicato? può essere aggiudicato ad un prezzo superiore a quello massimo di cessione? e nel caso si può impugnare un procedimento esecutivo in forza di tali ragioni?
non dimentichiamoci che le banche che hanno erogato i mutui sulla base di perizie "viziate" dall'interpretazione (oggi errata) della normativa.
Mi sa che non possono essere espropriati, se sono incolati. Almeno questo...

Nel mio caso devo stringere i denti per altri 61 mesi per estinguere il mutuo, sperando che nel frattempo non mi cadano altre tegole sulla testa.
 
U

Utente Cancellato 67606

Ospite
E' circa un mese che seguo il forum mentre alcuni di voi li leggo da molto prima. Visto che non mi reputo un genio della lampada e che le responsabilità del comune sono piuttosto inequivocabili, presumo che la strada della "class-action" è stata valutata sin dall'inizio ma scartata per mancanza di concreta efficacia.

Mi rendo conto che il problema è politico, però non capisco neanche il senso delle associazioni che si battono per i diritti del cittadino che una volta raggiunto il proprio obiettivo avranno generato una situazione esattamente identica a quella originale: ossia qualcuno ci ha "speculato", è stato solo cambiato il destinatario grazie ad un cavillo legale.

Se si segue la legge in maniera cieca senza considerare il comportamento del comune, il rilascio dei nulla-osta, la cecità/sordità dei notai, l'interpretazione "ondivaga" persino dei giudici, è ovvio che il risultato è scontato, ma il problema nasce proprio da qui: come si fa a glissare sulla loro condotta, facendo spallucce e far ricadere tutte le responsabilità sul venditore?

Non ci credo che noi Italiani siamo arrivati a questo livello di ignoranza...
 

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