Signor Wolf

Membro Junior
Agente Immobiliare
Non appena si è osato toccare area167 è intervenuto subito l'avvocato difensore @Pandinor che, dopo aver qualificato "esimio" il presidente dell'associazione (per caso hai sul comodino la sua foto tipo santino?) , si è preso la briga di fare un post fiume che sembra più lo scritto difensivo di una controversia giudiziaria che non un post in un forum.
Ribadisco il mio pensiero:
- non i piace affatto l'atteggiamento di area 167, espresso dal @Giuseppe Di Piero ...lui si che si erge a censore, non volendo capire o infischiandosi del fatto in questa situazione più che colpevoli ci sono migliaia di vittime che altro non sono che famiglie che si trovano a vivere un incubo nel quale è a rischio la loro casa;
- i preliminari in essere dovrebbero essere prorogati, se possibile, sperando che il Comune non continui ad aggravare la situazione dormendoci sopra e il venditore dovrebbe sobbarcarsi il costo della Convenzione per rimuovere il limite dei prezzi imposti, o risolti, in questo secondo caso con la restituzione integrale di quanto versato da parte del proprietario e del mediatore;
- chi pretende di pagare a prezzo imposto è uno speculatore che tenta di approfittarsi della situazione. Nessuno lo aveva costretto a firmare il preliminare o a rogitare alla cifra pattuita; quindi, nel primo caso ho già detto come a mio avviso si dovrebbe procedere; nel secondo si dovrebbe contattare il precedente venditore e farsi dare la cifra che servirà per rimuovere i prezzi imposti.
- la situazione che si è creata è una mostruosità giuridica e sociale, dove chi compra in edilizia agevolata subisce una penalizzazione assurda, in quanto se dovesse avere l'esigenza di cambiare casa (aumento del nucleo familiare o trasferimento in altra località, ad esempio) non potrebbe farlo, sino a quando non interviene la Convenzione con tutte le incertezze sulla tempistica del caso, perché dovrebbe rivendere allo stesso prezzo a cui l'aveva pagata senza che si tenga conto delle variazioni intervenute nel mercato immobiliare, che nulla hanno a che fare con lo sconto iniziale ottenuto. In pratica è come se il Comune gli avesse "prestato" la casa e allora che razza di diritto di proprietà era? Serviva forse solo per fargli pagare le tasse che pagano i proprietari? Francamente dubito della costituzionalità di questa interpretazione della legge. Ma non dimentichiamoci che le case non sono state regalate e che gran parte dell'aumento dei prezzi è stato dovuto anche all'aumento folle del mercato immobiliare avvenuto dopo l'entrata in vigore dell'euro: ho visto case che si vendevano a 260.000.000 £ (cioè meno di 130.000 €) vendersi a 330.000 €, e qui l'edilizia agevolata non c'entra nulla;
- come in ogni categoria anche tra gli agenti immobiliari ci sono quelli più o meno competenti e più o meno onesti, ma questo non significa che siamo dei professionisti inutili o che creano solo danni, come vorresti far credere tu. Avvalersi di un agente immobiliare serio e competente è un grande valore aggiunto nell'operazione. Ovviamente occorre saper scegliere, perché come in ogni categoria c'è il buono e il cattivo.
 

Pandinor

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Non appena si è osato toccare area167 è intervenuto subito l'avvocato difensore @Pandinor che, dopo aver qualificato "esimio" il presidente dell'associazione (per caso hai sul comodino la sua foto tipo santino?) , si è preso la briga di fare un post fiume che sembra più lo scritto difensivo di una controversia giudiziaria che non un post in un forum.
Ribadisco il mio pensiero:
- non i piace affatto l'atteggiamento di area 167, espresso dal @Giuseppe Di Piero ...lui si che si erge a censore, non volendo capire o infischiandosi del fatto in questa situazione più che colpevoli ci sono migliaia di vittime che altro non sono che famiglie che si trovano a vivere un incubo nel quale è a rischio la loro casa;
- i preliminari in essere dovrebbero essere prorogati, se possibile, sperando che il Comune non continui ad aggravare la situazione dormendoci sopra e il venditore dovrebbe sobbarcarsi il costo della Convenzione per rimuovere il limite dei prezzi imposti, o risolti, in questo secondo caso con la restituzione integrale di quanto versato da parte del proprietario e del mediatore;
- chi pretende di pagare a prezzo imposto è uno speculatore che tenta di approfittarsi della situazione. Nessuno lo aveva costretto a firmare il preliminare o a rogitare alla cifra pattuita; quindi, nel primo caso ho già detto come a mio avviso si dovrebbe procedere; nel secondo si dovrebbe contattare il precedente venditore e farsi dare la cifra che servirà per rimuovere i prezzi imposti.
- la situazione che si è creata è una mostruosità giuridica e sociale, dove chi compra in edilizia agevolata subisce una penalizzazione assurda, in quanto se dovesse avere l'esigenza di cambiare casa (aumento del nucleo familiare o trasferimento in altra località, ad esempio) non potrebbe farlo, sino a quando non interviene la Convenzione con tutte le incertezze sulla tempistica del caso, perché dovrebbe rivendere allo stesso prezzo a cui l'aveva pagata senza che si tenga conto delle variazioni intervenute nel mercato immobiliare, che nulla hanno a che fare con lo sconto iniziale ottenuto. In pratica è come se il Comune gli avesse "prestato" la casa e allora che razza di diritto di proprietà era? Serviva forse solo per fargli pagare le tasse che pagano i proprietari? Francamente dubito della costituzionalità di questa interpretazione della legge. Ma non dimentichiamoci che le case non sono state regalate e che gran parte dell'aumento dei prezzi è stato dovuto anche all'aumento folle del mercato immobiliare avvenuto dopo l'entrata in vigore dell'euro: ho visto case che si vendevano a 260.000.000 £ (cioè meno di 130.000 €) vendersi a 330.000 €, e qui l'edilizia agevolata non c'entra nulla;
- come in ogni categoria anche tra gli agenti immobiliari ci sono quelli più o meno competenti e più o meno onesti, ma questo non significa che siamo dei professionisti inutili o che creano solo danni, come vorresti far credere tu. Avvalersi di un agente immobiliare serio e competente è un grande valore aggiunto nell'operazione. Ovviamente occorre saper scegliere, perché come in ogni categoria c'è il buono e il cattivo.
A Roma, dopo questa storia, le categorie dei notai e degli agenti immobiliari usciranno con le ossa rotte (quanto meno a livello di immagine).
Riusciranno a fare tesoro di questa esperienza? Bene.
Non mi sembra un buon inizio scaricare tutto su chi ha pagato profumate parcelle e provvigioni per farsi assistere
 

Peppe85

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Non appena si è osato toccare area167 è intervenuto subito l'avvocato difensore @Pandinor che, dopo aver qualificato "esimio" il presidente dell'associazione (per caso hai sul comodino la sua foto tipo santino?) , si è preso la briga di fare un post fiume che sembra più lo scritto difensivo di una controversia giudiziaria che non un post in un forum.
Ribadisco il mio pensiero:
- non i piace affatto l'atteggiamento di area 167, espresso dal @Giuseppe Di Piero ...lui si che si erge a censore, non volendo capire o infischiandosi del fatto in questa situazione più che colpevoli ci sono migliaia di vittime che altro non sono che famiglie che si trovano a vivere un incubo nel quale è a rischio la loro casa;
- i preliminari in essere dovrebbero essere prorogati, se possibile, sperando che il Comune non continui ad aggravare la situazione dormendoci sopra e il venditore dovrebbe sobbarcarsi il costo della Convenzione per rimuovere il limite dei prezzi imposti, o risolti, in questo secondo caso con la restituzione integrale di quanto versato da parte del proprietario e del mediatore;
- chi pretende di pagare a prezzo imposto è uno speculatore che tenta di approfittarsi della situazione. Nessuno lo aveva costretto a firmare il preliminare o a rogitare alla cifra pattuita; quindi, nel primo caso ho già detto come a mio avviso si dovrebbe procedere; nel secondo si dovrebbe contattare il precedente venditore e farsi dare la cifra che servirà per rimuovere i prezzi imposti.
- la situazione che si è creata è una mostruosità giuridica e sociale, dove chi compra in edilizia agevolata subisce una penalizzazione assurda, in quanto se dovesse avere l'esigenza di cambiare casa (aumento del nucleo familiare o trasferimento in altra località, ad esempio) non potrebbe farlo, sino a quando non interviene la Convenzione con tutte le incertezze sulla tempistica del caso, perché dovrebbe rivendere allo stesso prezzo a cui l'aveva pagata senza che si tenga conto delle variazioni intervenute nel mercato immobiliare, che nulla hanno a che fare con lo sconto iniziale ottenuto. In pratica è come se il Comune gli avesse "prestato" la casa e allora che razza di diritto di proprietà era? Serviva forse solo per fargli pagare le tasse che pagano i proprietari? Francamente dubito della costituzionalità di questa interpretazione della legge. Ma non dimentichiamoci che le case non sono state regalate e che gran parte dell'aumento dei prezzi è stato dovuto anche all'aumento folle del mercato immobiliare avvenuto dopo l'entrata in vigore dell'euro: ho visto case che si vendevano a 260.000.000 £ (cioè meno di 130.000 €) vendersi a 330.000 €, e qui l'edilizia agevolata non c'entra nulla;
- come in ogni categoria anche tra gli agenti immobiliari ci sono quelli più o meno competenti e più o meno onesti, ma questo non significa che siamo dei professionisti inutili o che creano solo danni, come vorresti far credere tu. Avvalersi di un agente immobiliare serio e competente è un grande valore aggiunto nell'operazione. Ovviamente occorre saper scegliere, perché come in ogni categoria c'è il buono e il cattivo.

Tutto molto condivisibile, ma non ho capito la tua posizione nei confronti della categoria degli agenti immobiliari: come dovrebbero comportarsi loro in questa situazione nei vari casi ?
No perché sembra dalle tue parole che loro non siano coinvolti nel bene e nel male.
 

Signor Wolf

Membro Junior
Agente Immobiliare
A Roma, dopo questa storia, le categorie dei notai e degli agenti immobiliari usciranno con le ossa rotte (quanto meno a livello di immagine).
Riusciranno a fare tesoro di questa esperienza? Bene.
Non mi sembra un buon inizio scaricare tutto su chi ha pagato profumate parcelle e provvigioni per farsi assistere
Chi vuole scaricare qualcosa sugli altri è chi chi pretende di comprare al prezzo imposto, che così facendo scarica il peso della questione sul suo venditore.
A me non pare affatto che in quello che ho scritto io c'è quanto tu dici. I

Tutto molto condivisibile, ma non ho capito la tua posizione nei confronti della categoria degli agenti immobiliari: come dovrebbero comportarsi loro in questa situazione nei vari casi ?
No perché sembra dalle tue parole che loro non siano coinvolti nel bene e nel male.
Se vi è stata mediazione, l'agente immobiliare dovrebbe adoperarsi per risolvere la cosa con il minor danno possibile delle parti e certamente non sparire lavandosene le mani.
Se ti riferisci alla mediazione, ti risponderò con estrema franchezza.
Prendiamo in caso in cui ci sai un preliminare in essere. In termini legali se si risolve il contratto questa rimarrebbe dovuta, salvo il caso che si riesca a dimostrare che la risoluzione è addebitabile anche ad una responsabilità del mediatore.
In termini etici e deontologici, personalmente ritengo che il mediatore dovrebbe restituire la provvigione. Sta poi a lui ed alle parti valutare se prevedere un rimborso per l'attività prestata sia per la vendita che per la risoluzione della questione, anche in considerazione di come sono andate le cose circa le informazioni che le parti hanno ricevuto nel corso della trattativa. In sostanza, il discorso è molto semplice...se ci sono persone corrette e di buona volontà, ci si siede al tavolino e si decide se provare ad andare avanti per un altro periodo di tempo o se chiudere la questione con il minor danno possibile.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Peppe85

Membro Junior
Privato Cittadino
Se vi è stata mediazione, l'agente immobiliare dovrebbe adoperarsi per risolvere la cosa con il minor danno possibile delle parti e certamente non sparire lavandosene le mani.
Se ti riferisci alla mediazione, ti risponderò con estrema franchezza.
Prendiamo in caso in cui ci sai un preliminare in essere. In termini legali se si risolve il contratto questa rimarrebbe dovuta, salvo il caso che si riesca a dimostrare che la risoluzione è addebitabile anche ad una responsabilità del mediatore.
In termini etici e deontologici, personalmente ritengo che il mediatore dovrebbe restituire la provvigione. Sta poi a lui ed alle parti valutare se prevedere un rimborso per l'attività prestata sia per la vendita che per la risoluzione della questione, anche in considerazione di come sono andate le cose circa le informazioni che le parti hanno ricevuto nel corso della trattativa. In sostanza, il discorso è molto semplice...se ci sono persone corrette e di buona volontà, ci si siede al tavolino e si decide se provare ad andare avanti per un altro periodo di tempo o se chiudere la questione con il minor danno possibile.

Quindi siamo sempre al punto di partenza... Aspettare... Cosa che ovvimante ho intenzione di fare ma sempre ovviamente non all'infinito. La mia data fissata di rogito è scaduta da 15 giorni ormai... Attendiamo fino alla metà di Gennaio (termine ultimo sul compromesso) per poi prorogare ancora per un paio di mesi ... Ma si devono mettere in chiaro alcune cose. Nessuno vuole perdere soldi per qualcosa che non si concluderà nei termini stabiliti.
La mia proposta di riavere indietro, per tutte le parti le quote versate per caparre e provvigioni è stata accolta solo dal venditore...
Quindi mi trovo nella situazione di o perdere migliaia di euro o fare causa e pretendere la restituzione dei soldi con interessi dalle parte coinvolte e con responsabilità oppure chiedere e pretendere per legge la risoluzione del contratto a prezzo imposto...
E ripeto, io vorrei solo i miei soldi indietro se la vendita non fosse possibile...
 

Pandinor

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Privato Cittadino
Chi vuole scaricare qualcosa sugli altri è chi chi pretende di comprare al prezzo imposto, che così facendo scarica il peso della questione sul suo venditore.
A me non pare affatto che in quello che ho scritto io c'è quanto tu dici. I
Questa è una istigazione a contravvenire alla legge! Te ne rendi conto?
Il prezzo imposto e' legge essa stessa.
Questo è' il modo migliore per mettere nei casini i risparmiatori.
 

Pandinor

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Privato Cittadino
Tutto molto condivisibile, ma non ho capito la tua posizione nei confronti della categoria degli agenti immobiliari: come dovrebbero comportarsi loro in questa situazione nei vari casi ?
No perché sembra dalle tue parole che loro non siano coinvolti nel bene e nel male.
Peppe stai condividendo idee di chi ha contribuito a causare problemi a migliaia di risparmiatori.
 

Signor Wolf

Membro Junior
Agente Immobiliare
Ma quale istigazione? Fammi il piacere, @Pandinor
La possibilità di vendere a prezzo libero è prevista, pagando un corrispettivo tramite apposita Convenzione, solo che come al solito il legislatore e la p.a. hanno i loro tempi assurdi e nel frattempo le persone coinvolte patiscono la loro inefficienza.
Siccome il prezzo è stato frutto di un libero accordo delle parti (nessuno ha costretto l'acquirente) o si aspetta o si recede dal contratto. Entrambe sono soluzioni pienamente legali.
Dovete smetterla con questo atteggiamento minaccioso verso chi non è sulla vostra stessa linea di pensiero. Qui non c'è alcuna crociata da fare, ma cercare di condividere informazioni e proporre soluzione di buon senso che non creino drammi sociali....ne abbiamo già a sufficienza in altri settori.
 

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