Santi60

Membro Attivo
Professionista
Il danno erariale è causato da un funzionario della PA che per negligenza causa un danno economico all'amministrazione cui appartiene. Il Comune è parte lesa.
Il danno viene quantificato a seguito di esposto denuncia anche di un dirigente del Comune. Nel caso in esame il danno sarebbe la differenza tra i valori venali dei terreni dei 14 PdZ tra quelli del 2012 e quelli di oggi. Sempre se fossero veri/confermati i valori della delibera 40.
@iteleo per quanto riguarda i valori venali, come giustamente scrivi, al fine di individuare il danno erariale, occorrerebbe una definitiva conferma di validità di quelli della Deliberazione 40/2016, ma, a mio avviso, considerando i calcoli che ho inserito nella mia richiesta di parere, ci troveremmo nella situazione opposta (i valori corretti sarebbero quelli precedenti ), quindi, invece di "danno" erariale ci sarebbe ora un "arricchimento illecito" erariale ...
Comunque, sempre a mio modo di vedere, il danno erariale c'è stato a partire dalle prime compravendite (quelle fra Impresa costruttrice e ptimo acquirente) quando i funzionari del Comune hanno omesso il controllo del rispetto dei vincoli dei prezzi massimi (che erano riportati nelle Convenzioni con una chiarezza cristallina, mentre per le compravendite successive è stata necessaria una Sentenza della Cassazione). Nel mio caso, il controllo sarebbe stato così semplice che anche un bambino della prima elementare poteva calcolarlo (bastava fare una sottrazione fra il prezzo dei rogiti e quello della Lista dei prezzi massimi e moltiplicare il risultato per 4 per ottenere la multa da applicare al costruttore !) Il comune aveva in mano tutte le informazioni necessarie, dato che il Notaio eta obbligato a trasmettere copia dei contratti al Comune entro 30 giorni, quindi bastava notare che mancava un allegato obbligatorio (la lista dei prezzi massimi) e recuperandola dall'archivio o funzionari addetti avrebbero potuto notare la palese differenza di prezzo, che il Costruttore non aveva neppure cercato di nascondere sotto la fantasiosa scusa delle migliorie econseguentemente, applicare le sanzioni previste. Invece ciò non è stato fatto e qui nasce il vero danno erariale! Anzi c'é l'aggravante delle false dichiarazioni, dato che la Lista era stata regolarmente presentata al Comune, mentre i Funzionari comunali avevano dichiarato al nostro Consulente di parte,nell'azione legale in corso, che tale Lista non esisteva in quanto non obbligatoria, e la falsità nasce dal fatto che, in base alla Convenzione fra Comune e Costruttore, la Lista dei prezzi massimi era un obbligo sanzionabile!
A suo tempo c'era stato anche l'esposto (lo avevo fatto io assieme ad un nutrito gruppo di "primi acquirenti" infirizzandolo al Sindaco di Roma ed alla Procura della Repubblica), ma dal Sindaco non è arrivata la benché minima risposta, mentre un Procuratore aveva iniziato l'indagine (io avevo reso la mia dichiarazione davanti ad un Funzionario di Polizia), ma stranamente il Procuratore (che era lo stesso che indagava a suo tempo sullo scandalo delle lenzuola d'oro Dell FF.SS.) è stato trasferito in un piccolo centro del nord Italia (una vera "punizione") e l"indagine è stata insabbiata, come spesso avveniva a quei tempi!
Altro punto che occorrerebbe valutare, sotto il profilo del danno erariale, sarebbe la legittimità dei vari nulla osta e della lettera dal Comune al Notariato con la quale si è data la possibilità, fino al giorno prima della Sentenza della Cassazione, di vendere a prezzo di mercato.
 
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PeppeC.

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti ragazzi e grazie sempre per le informazioni utili che condividete. Cmq voglio dire solo una cosa, siamo al limite della sopportazione in tutta questa faccenda, è da un anno che siamo bloccati/prigionieri delle nostre case e che il Comune di Roma continua a giocare con il nostro denaro (le nostre case hanno subito un danno incalcolabile ormai a causa di questa faccenda). E' una cosa veramente vergognosa quello che si è creato e che stiamo vivendo. Cerchiamo comunque di andare avanti e batterci per ciò che ci sta accadendo. Scusate lo sfogo.
 

peppe1

Membro Junior
Privato Cittadino
Riguardo l'affrancamento sembrerebbe la strada migliore, purtroppo così facendo il comune si esporrebbe all'accusa di danno erariale da parte della corte dei conti, perché gli immobili non sono mai stati affrancati, e peggiorerebbe la sua posizione se permettesse ancora di venderli a prezzo di mercato senza affrancamento o peggio "regalando" l'affrancamento (cosa che fra l'altro in alcuni edifici di Tor Pagnotta è stata fatta, quando la giunta Alemanno "abbuonò" arbitrariamente sia il conguaglio sul diritto di superficie che la trasformazione in piena proprietà solo per alcune cooperative, con evidente spregio sia delle casse comunali che del principio di uguaglianza di tutti i cittadini). Per le vendite già fatte, per le quali non è ancora scattata la prescrizione decennale, c'è proprio questa mina vagante, che non può essere assolutamente disinnescata a spese nostre, cioé di chi già ci ha rimesso parecchio da questa inadempienza del comune stesso.
Per questo è necessario un intervento legislativo, perché comunque si muova il comune per risolvere il caso contravviene a qualche legge dello Stato.

Per quanto riguarda la trasformazione in piena proprietà, siamo quasi certi che se si fa la trasformazione poi non è necessario anche l'affrancamento, se sono passati più di 20 anni dalla convenzione originale (cosa che effettivamente si verifica nella stragrande maggioranza dei casi, con convenzioni datate tra il 1984 ed il 1990). Se i 20 anni non sono ancora passati, per l'affrancamento va pagata una somma proporzionale agli anni che restano prima che la convezione scada.
Quindi anche in questo caso il comune dovrebbe avere tutto l'interesse a muoversi in fretta e bene, perché se si ferma tutto di nuovo non solo una miriade di compravendite irregolari fatte a partire dal 2011 non potranno più essere sanzionate e regolarizzate a spese dei trasgressori, ma non potranno neppure mettere in cassa i quattrini che verrebbero dalla trasformazione in piena proprietà delle convenzioni che oggi non sono ancora scadute!
non credo che sia come dici riguardo la necessità dell'affrancazione se si esegue la tarsformazione, perché in tal caso chi è già in diritto di proprietà dovrebbe esserne esente a priori.
ti consiglio di leggere la delibera 13 di agosto
 

iteleo

Membro Attivo
Privato Cittadino
@iteleo per quanto riguarda i valori venali, come giustamente scrivi, al fine di individuare il danno erariale, occorrerebbe una definitiva conferma di validità di quelli della Deliberazione 40/2016, ma, a mio avviso, considerando i calcoli che ho inserito nella mia richiesta di parere, ci troveremmo nella situazione opposta (i valori corretti sarebbero quelli precedenti ), quindi, invece di "danno" erariale ci sarebbe ora un "arricchimento illecito" erariale ...
Comunque, sempre a mio modo di vedere, il danno erariale c'è stato a partire dalle prime compravendite (quelle fra Impresa costruttrice e ptimo acquirente) quando i funzionari del Comune hanno omesso il controllo del rispetto dei vincoli dei prezzi massimi (che erano riportati nelle Convenzioni con una chiarezza cristallina, mentre per le compravendite successive è stata necessaria una Sentenza della Cassazione). Nel mio caso, il controllo sarebbe stato così semplice che anche un bambino della prima elementare poteva calcolarlo (bastava fare una sottrazione fra il prezzo dei rogiti e quello della Lista dei prezzi massimi e moltiplicare il risultato per 4 per ottenere la multa da applicare al costruttore !) Il comune aveva in mano tutte le informazioni necessarie, dato che il Notaio eta obbligato a trasmettere copia dei contratti al Comune entro 30 giorni, quindi bastava notare che mancava un allegato obbligatorio (la lista dei prezzi massimi) e recuperandola dall'archivio o funzionari addetti avrebbero potuto notare la palese differenza di prezzo, che il Costruttore non aveva neppure cercato di nascondere sotto la fantasiosa scusa delle migliorie econseguentemente, applicare le sanzioni previste. Invece ciò non è stato fatto e qui nasce il vero danno erariale! Anzi c'é l'aggravante delle false dichiarazioni, dato che la Lista era stata regolarmente presentata al Comune, mentre i Funzionari comunali avevano dichiarato al nostro Consulente di parte,nell'azione legale in corso, che tale Lista non esisteva in quanto non obbligatoria, e la falsità nasce dal fatto che, in base alla Convenzione fra Comune e Costruttore, la Lista dei prezzi massimi era un obbligo sanzionabile!
A suo tempo c'era stato anche l'esposto (lo avevo fatto io assieme ad un nutrito gruppo di "primi acquirenti" infirizzandolo al Sindaco di Roma ed alla Procura della Repubblica), ma dal Sindaco non è arrivata la benché minima risposta, mentre un Procuratore aveva iniziato l'indagine (io avevo reso la mia dichiarazione davanti ad un Funzionario di Polizia), ma stranamente il Procuratore (che era lo stesso che indagava a suo tempo sullo scandalo delle lenzuola d'oro Dell FF.SS.) è stato trasferito in un piccolo centro del nord Italia (una vera "punizione") e l"indagine è stata insabbiata, come spesso avveniva a quei tempi!
Altro punto che occorrerebbe valutare, sotto il profilo del danno erariale, sarebbe la legittimità dei vari nulla osta e della lettera dal Comune al Notariato con la quale si è data la possibilità, fino al giorno prima della Sentenza della Cassazione, di vendere a prezzo di mercato.

Il caso di vendita tra primo acquirente e impresa costruttrice non rientra nel danno erariale in quanto non viene causato un danno alla PA ma nel penale, ovvero omissioni di atti d'ufficio.

Nell'ordinamento giuridico italiano è detto danno erariale il danno sofferto dallo Stato o da un altro ente pubblico a causa dell'azione o dell'omissione di un soggetto che agisce per conto della pubblica amministrazione in quanto funzionario, dipendente o, comunque, inserito in un suo apparato organizzativo.
Per essere più precisi, se non cambiano i valori venali dei PdZ si avrebbe un lucro cessante, ossia un mancato guadagno da parte del Comune.
Come si calcola il danno erariale? Si prendono tutte le trasformazioni compiute nei 14 PdZ, si determina il corrispettivo dovuto ai sensi della delibera 40, si fa la differenza con quanto pagato. Tale differenza è il mancato guadagno o lucro cessante che DEVE essere trattenuto dallo stipendio fino a un quinto a tutti coloro (dirigenti e funzionari dell'Urbanistica, avvocatura e segretariato) che hanno causato il danno per l'omissione delle procedure corrette nella determinazione dei valori.
Coloro che hanno già pagato la trasformazione possono stare tranquilli il danno lo pagherebbero i dipendenti del Comune.
Quindi o cambiano i valori venali nella delibera 40 o faccio un esposto come privato cittadino alla Corte dei Conti del Lazio chiedendo di accertare l'eventuale danno erariale.
Direi di inserire anche questa considerazione nel parere al Comune per far capire che si sono messi in un vicolo cieco e conviene, per primo a loro, cambiare in diminuzione i valori venali.
 
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AciliaMad1

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
salve a tutti, mi presento sono il terzo proprietario di appartamento in zona Acilia Madonnetta e ho appreso solo di recente degli effetti della sentenza del 2015. Ero in procinto di fare surroga del mutuo ma il perito della banca mi ha informato degli effetti della Sentenza e quindi la cosa è saltata perchè CASA MIA - pagata a prezzo di mercato stellare all'epoca di tassi di interesse altissimi e con enormi sacrifici - ORA NON VALE PIÙ UN TUBO! Un incubo da cui posso uscire solo pagando un SALATO RISCATTO, scusatemi ma non trovo altre parole per questo tentativo di rapina che il Comune di Roma sta portando avanti con la procedura di affracazione. Non so voi ma io ho due bambini piccoli e vi giuro che non ci dormo la notte... Questa della surroga era fondamentale per rifiatare un po a livello economico. Ma come si fa?? chi ce li ha i soldi che il Comune mi chiede??? Scusate non sono riuscito a leggere le oltre 400 pagine di questo thread ma ne ho lette molte addietro e anche la proposta di lettera che vorreste indirizzare all'Assessore all'Urbanistica per fagli aprire gli occhi. Vorrei sapere se al di la di questo forum dove ci sono persone estremamente competenti peraltro, state pensando anche di creare una pagina su Facebook dove possano scrivere e soprattutto leggere tutti i potenziali interessati...perchè secondo me quello che manca è la CONSAPEVOLEZZA da parte degli attuali proprietari impattati dalla delibera. La discussione sul forum si riduce a poche decine di persone temo. Sui media se ne parla troppo poco e in termini di "cosa risolta"..eh si, pagando 20 o 30 mila euro al Comune!! Secondo me servirebbe dare più eco mediatica alla cosa e Facebook è una cassa di risonanza sempre efficace. Che ne pensate? bisogna coinvolgere più persone possibili, informare. Deve essere trovata una soluzione che non danneggi gli ultimi proprietari. Io personalmente non me la sento di intraprendere strade di cause legali contro il precedente proprietario rischiando spese legali e forse un nulla di fatto.
 

AciliaMad1

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Aggiungo: se ci sono altre persone della mia zona, ripeto AXA MADONNETTA ACILIA, contattatemi in privato e capiamo insieme se e come possiamo muoverci magari coinvolgendo il Comitato di quartiere o qualsiasi altro contatto utile.
Grazie!!
 

cro2390

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Privato Cittadino
non credo che sia come dici riguardo la necessità dell'affrancazione se si esegue la tarsformazione, perché in tal caso chi è già in diritto di proprietà dovrebbe esserne esente a priori.
ti consiglio di leggere la delibera 13 di agosto

Probabilmente tutte le persone che hanno effettuato la trasformazione in piena proprietà nei famosi 14 pdz sono esenti dall'affrancazione visto che la convenzione originaria(ex art35 865/71 ) è stata sostituita.
È tutto scritto nella pag 4 della delibera Allegato A.
 

Santi60

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Il caso di vendita tra primo acquirente e impresa costruttrice non rientra nel danno erariale in quanto non viene causato un danno alla PA ma nel penale, ovvero omissioni di atti d'ufficio.

Nell'ordinamento giuridico italiano è detto danno erariale il danno sofferto dallo Stato o da un altro ente pubblico a causa dell'azione o dell'omissione di un soggetto che agisce per conto della pubblica amministrazione in quanto funzionario, dipendente o, comunque, inserito in un suo apparato organizzativo.
Per essere più precisi, se non cambiano i valori venali dei PdZ si avrebbe un lucro cessante, ossia un mancato guadagno da parte del Comune.
Come si calcola il danno erariale? Si prendono tutte le trasformazioni compiute nei 14 PdZ, si determina il corrispettivo dovuto ai sensi della delibera 40, si fa la differenza con quanto pagato. Tale differenza è il mancato guadagno o lucro cessante che DEVE essere trattenuto dallo stipendio fino a un quinto a tutti coloro (dirigenti e funzionari dell'Urbanistica, avvocatura e segretariato) che hanno causato il danno per l'omissione delle procedure corrette nella determinazione dei valori.
Coloro che hanno già pagato la trasformazione possono stare tranquilli il danno lo pagherebbero i dipendenti del Comune.
Quindi o cambiano i valori venali nella delibera 40 o faccio un esposto come privato cittadino alla Corte dei Conti del Lazio chiedendo di accertare l'eventuale danno erariale.
Direi di inserire anche questa considerazione nel parere al Comune per far capire che si sono messi in un vicolo cieco e conviene, per primo a loro, cambiare in diminuzione i valori venali.
Concordo!
L'unico mio cruccio è che, nel mio caso, essendo passati oltre 20 anni dal mio esposto alla Procura della Repubblica e oltre 25 dall'omissione di atti d'ufficio, i vari responsabili la fanno franca per prescrizione!
 

Santi60

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Probabilmente tutte le persone che hanno effettuato la trasformazione in piena proprietà nei famosi 14 pdz sono esenti dall'affrancazione visto che la convenzione originaria(ex art35 865/71 ) è stata sostituita.
È tutto scritto nella pag 4 della delibera Allegato A.
@cro2390 , ho letto la pagina. 4 dell'ultima Deliberazione nr. 13, ma non mi è chiaro a quale frase ti riferisci che esenterebbe dall'Affrancazione chi ha fatto la Trasformazione . Intendiamoci questo è quello che ritengo giusto superati 20 anni dalla convenzione originaria, il problema è che nelle ultime Deliberazioni del Comune di Roma questo non viene chiarito, ma con certe interpretazioni, viene negato! Si potrebbe solo sostenere che, in seguito alla Trasformazione non esista più alcuna convenzione ex art. 35 L. 865/1971, essendo stata trasformata in una convenzione ex L. 10/1977, ma ciò non è scritto da nessuna parte e nella Deliberazione 40/2016 si confondono le acque parlando di necessita di pagare il 30% del corrispetyivo anche pet le genrriche Convenzioni in Diritto di Proprietà anche scadute (senza specificare se si tratti solo di quelle ex art. 35 L.865/1971 oppure anche di quelle ex L. 10/1977.
Inoltre l'ultima Deliberazione 13/2016 affronta la sola questione dell'Affrancazione lasciando nell'incertezza la questione della Trasformazione le cui domande restano a prendere polvere sulle scrivanie degli uffici del Comune!
Infine, resta la questione principale delle stime esagerate dei valori venali della Deliberazione 40/2016 che, concordo com @iteleo è un "Bubbone" da portare all'attenzione di tutte le Autorità competenti per mettere di fronte alle loro responsabilità i Funzionari che le hanno elaborate poiché o sono errate le ultime stime (come sostengo) oppure erano errate quelle vecchie, ma in ogni caso qualcuno ha sbagliato !
La cosa strana è che i Funzionari del Comune sembra non si rendano conto che la soluzione più semplice sarebbe quella di ripensare ai metodi di stima della Deliberazione 40/2016 riportando le stime a ivalori ragionevoli delle Deliberazioni del passato che basterebbe semplicemente rivalutare con i parametri ISTAT, una tale soluzione eviterebbe anche i sospetti di danno erariale poiché giustificabile con le linee guida diffuse dal Minister della semplificazione tramite il documento Formez A.
 

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