Buongiorno, provo a chiedere qui informazioni riguardo un acquisto fatto da qualche anno.
Su suggerimento di un conoscente, agente immobiliare, sapendo che cercavo senza fretta una casa in campagna da abitare subito senza ulteriori costi salvo una lieve ristrutturazione, mi è stata proposta come vero affare, una casa indipendente a pianta quadrata su due piani, parte in pietra, con tetto in cemento armato rifatto di recente (decantato come un gran vantaggio), dove, sia nell'annuncio ufficiale su internet, sia nelle varie conversazioni scritte avute con l'agente, veniva definito solo da rimbiancare e da rifare l'impianto elettrico. Il costo era su una cifra che si aggirava sui 150.000. Sapevo che la casa fosse vecchia, con fondamenta non profonde. Mi sono affidata a conoscenti per valutarne lo stato delle crepe (quali case di campagna non ne hanno?) e del perito della banca che ha fatto il sopralluogo, quindi ho proceduto all'acquisto.
Dopo l'acquisto ho proceduto a farla vedere ad un perito\ingegnere per valutare i costi di ristrutturazione e sono emersi gravi problemi legati alla pesantezza del tetto su una struttura non adeguata. Non solo, sono emersi, staccando parte dei controsoffitti del piano terra, problemi ai solai e in un punto addirittura un buco da parte a parte, da dove si vedeva il piano di sopra, accuratamente nascosto da un armadio.
E' emerso che la casa poggia su due terreni diversi, di cui uno più friabile e le crepe esterne\interne sarebbero dovute al tetto pesante e a questa sorta di lieve, lenta , rotazione del terreno.
Siamo ancora in fase di varie valutazioni da parte di periti, e abbiamo intrapreso la fase preparatoria per le vie legali. Una casa venduta come da ristrutturare lievemente (pittura e impianto elettrico) si sta trasformando prima in una casa a cui rifare i solai, e sta emergendo che forse va addirittura buttata giù e rifatta da zero. Tra l'altro successivamente agli eventi sismici dell'ultimo anno, pur non stando assolutamente in zona epicentro, ci sembra ci sia stato un incremento delle crepe, alcune assenti in fase di acquisto, come crepe trasversali che partono dagli angoli delle finestre visibili sia da dentro che da fuori.
Nell'attesa che la burocrazia faccia il suo corso, mi chiedo, quanto un errata descrizione dello stato delle cose, da parte dell'agenzia\ proprietario, possa essere motivo per recedere dal contratto o per avere un indennizzo.
Se mi fosse stato detto, come spesso è scritto negli annunci, che la casa era totalmente da ristrutturare, e che a conti fatti al costo di acquisto avrei dovuto aggiungere almeno il doppio fra demolizione e ricostruzione, non avrei acquistato. Era chiara all'agenzia, la mia disponibilità economica, altrimenti se avessi avuto oltre 300.000 euro da spendere, mi sarei dirottata su un'altra tipologia di abitazione. Quell'abitazione doveva essere messa in vendita nello stato da "demolire" o da ristrutturare completamente". O mi sbaglio?
Su suggerimento di un conoscente, agente immobiliare, sapendo che cercavo senza fretta una casa in campagna da abitare subito senza ulteriori costi salvo una lieve ristrutturazione, mi è stata proposta come vero affare, una casa indipendente a pianta quadrata su due piani, parte in pietra, con tetto in cemento armato rifatto di recente (decantato come un gran vantaggio), dove, sia nell'annuncio ufficiale su internet, sia nelle varie conversazioni scritte avute con l'agente, veniva definito solo da rimbiancare e da rifare l'impianto elettrico. Il costo era su una cifra che si aggirava sui 150.000. Sapevo che la casa fosse vecchia, con fondamenta non profonde. Mi sono affidata a conoscenti per valutarne lo stato delle crepe (quali case di campagna non ne hanno?) e del perito della banca che ha fatto il sopralluogo, quindi ho proceduto all'acquisto.
Dopo l'acquisto ho proceduto a farla vedere ad un perito\ingegnere per valutare i costi di ristrutturazione e sono emersi gravi problemi legati alla pesantezza del tetto su una struttura non adeguata. Non solo, sono emersi, staccando parte dei controsoffitti del piano terra, problemi ai solai e in un punto addirittura un buco da parte a parte, da dove si vedeva il piano di sopra, accuratamente nascosto da un armadio.
E' emerso che la casa poggia su due terreni diversi, di cui uno più friabile e le crepe esterne\interne sarebbero dovute al tetto pesante e a questa sorta di lieve, lenta , rotazione del terreno.
Siamo ancora in fase di varie valutazioni da parte di periti, e abbiamo intrapreso la fase preparatoria per le vie legali. Una casa venduta come da ristrutturare lievemente (pittura e impianto elettrico) si sta trasformando prima in una casa a cui rifare i solai, e sta emergendo che forse va addirittura buttata giù e rifatta da zero. Tra l'altro successivamente agli eventi sismici dell'ultimo anno, pur non stando assolutamente in zona epicentro, ci sembra ci sia stato un incremento delle crepe, alcune assenti in fase di acquisto, come crepe trasversali che partono dagli angoli delle finestre visibili sia da dentro che da fuori.
Nell'attesa che la burocrazia faccia il suo corso, mi chiedo, quanto un errata descrizione dello stato delle cose, da parte dell'agenzia\ proprietario, possa essere motivo per recedere dal contratto o per avere un indennizzo.
Se mi fosse stato detto, come spesso è scritto negli annunci, che la casa era totalmente da ristrutturare, e che a conti fatti al costo di acquisto avrei dovuto aggiungere almeno il doppio fra demolizione e ricostruzione, non avrei acquistato. Era chiara all'agenzia, la mia disponibilità economica, altrimenti se avessi avuto oltre 300.000 euro da spendere, mi sarei dirottata su un'altra tipologia di abitazione. Quell'abitazione doveva essere messa in vendita nello stato da "demolire" o da ristrutturare completamente". O mi sbaglio?
