Stefano86

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Maria ha un marito e due figli A e B. Maria è proprietaria al 100% di un immobile e di un conto corrente.
Ad un certo punto, Maria decide di dividere l'immobile e donarne circa un terzo a B.
Nel frattempo la situazione familiare precipita, ci sono dissidi e anche problemi di salute per B e per Maria.
Purtroppo ad un certo punto B muore. B non ha nè moglie e nè figli. La situazione di Maria non è messa bene, infatti con la morte di B, viene scoperta ed accertata dalle forze dell'ordine una situazione di particolare degrado degna delle peggiori serie tv. Maria tuttavia viene giudicata in grado di intendere e volere ma con disturbi inquadrati nella demenza senile.
La situazione è drammatica, Maria si spegne dopo soli 40 giorni dalla morte di B. Rimangono come eredi solo il marito ed "A". Alla morte di Maria si scopre anche una situazione debitoria di circa 15mila euro tra tasse non pagate, bollette arretrate etc etc in più ci sono 2 funerali da pagare.
Dopo qualche settimana dalla morte di Maria compare un "Testamento Olografo" in cui la signora Maria, prima di morire lascia ad una terza persona "C" i locali donati in passato con il contocorrente a lei intestato. Il testamento viene impugnato da A e dal Padre.
Tra un funerale e l'altro non è stata fatta la successione.
Poteva Maria effettuare una donazione testamentaria di un bene che non era nelle sue disponibilità in quanto precedentemente donato?
Quante probabilità ci sono di vedere nullo il testamento?
Grazie
 

francesca63

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Poteva Maria effettuare una donazione testamentaria di un bene che non era nelle sue disponibilità in quanto precedentemente donato?
l’art. 651 cc dice che “il legato di cosa dell’onerato, o di un terzo è nullo, salvo che dal testamento o da altra dichiarazione scritta dal testatore risulti che questi sapeva che la cosa legata apparteneva all'onerato o al terzo“.
Quindi bisognerebbe leggere il testamento, e eventuali altri documenti connessi, per rispondere.
Se avete impugnato, il vostro avvocato saprà darvi tutti i chiarimenti.
Naturalmente la devoluzione del conto corrente potrebbe essere valida, se il testamento non sarà giudicato nullo nel suo complesso.
 

Stefano86

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Hanno provato a spiegarmi la cosa un po' di volte ma non ho capito molto bene. Mettiamo il caso che la signora Maria avesse scritto: lascio tutto ad A e i locali che sono di B vadano a C allora A é obbligato a corrisponderne il valore a C. Corretto quello che scrivo?
Ad esempio io posso dire: lascio come unico erede X e lascio la torre di Pisa ed il Colosseo che sono di Y ad C. Quindi X é obbligato a dare il valore di mercato a C?
 

Stefano86

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Aggiornamento post testamento.
La formula usata é la seguente: io sottoscritta xxxx nata xxxx nel pieno possesso delle facoltà mentali lascio i locali adibiti a xxxx e l'adiacente xxxx al signor. Y. A lui lascio anche le attrezzature, i soldi presenti sul conto corrente e i circa Y mila euro presenti in casa....

Ora....soldi in casa non ve n'è stata traccia. Anzi, per pagare i funerali c'è stato bisogno di indebitarsi. Sul cc scarseggiavano 500 euro. I locali erano stati da lei donati. Gli avvocati sono ottimisti. Voi che ne pensate?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Sembrerebbe che le disposizioni testamentarie siano nulle, se alla sua morte la signora non era più proprietaria dei beni citati .
Come scritto sopra, solo leggendo i documenti si può capire la situazione, quindi l'avvocato è l'unico titolato a rispondere con competenza.
 

Stefano86

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Privato Cittadino
Preciso che i beni erano stati donati a B che purtroppo é morto prima di Maria. É lecito pensare che i beni in questione non fossero tutti di Maria al momento del decesso anche se successione non é stata fatta.
 

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