Hyperion

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LA CASA PER GLI ITALIANI E' MOLTO DI PIU' CHE "UN BENE"
è calore
è sicurezza
è famiglia
è il raggiungimento di un abiettivo
è........molto altro ancora
Chi continua a pensare e trattare "la casa" come un mero conto economico "costo"ricavo/spese".......non conosce il cuore del "mondo Immobiliare"

D'accordo che la casa non può essere vista soltanto come un investimento, però il discorso di fondo un po' mi fa rabbrividire; se l'acquisto della casa è famiglia, un obiettivo, allora vale anche il discorso inverso, ovvero che chi va in affitto (per necessità o per scelta) è una famiglia di serie b.
Capisco che legare l'acquisto della casa al raggiungimento di un sogno sia in chiave marketing un punto cruciale per poter poi chiedere qualunche cifra per qualunque cosa (i sogni non hanno prezzo), e che tutto questo abbia avuto risvolti positivi fin tanto che l'economia andava; però credo che si debba fare i conti con le attuali ristrettezze del credito, la rarefazione delle risorse, le prospettive di lavoro, e quindi diventare un po' più materialisti, e vedere l'acquisto della casa per quello che in realtà è: non un sogno, non un sinonimo di famiglia (si può mettere su famiglia anche andando in affitto), ma un bene, un acquisto come gli altri, soltanto (!!) il più importante acquisto della vita di una persona.

Tanto per estrapolare il concetto: è come se entrassi in un concessionario di auto, e mi volessero vendere un auto spacciandomela come sinonimo di libertà...

Ed adesso, numeri:

nella maggior parte delle piccole cittadine italiane oggi si può comprare un 4 Vani con meno di 180.000 €

Vero, ma può comprarlo una coppia diciamo che ha 30 anni e due lavori da 1100 euro se va bene?

1100 € x 2 in italia possono essere pochi (milano) o molti (sud italia); l'italia è molto variegata, per semplicità mi riferisco soltanto al panorama locale.

La risposta alla domanda è semplice: sì, ora.
2200 € a famiglia è sufficiente per andare avanti in maniera decorosa: es. con mutuo (per semplicità: 80k cash, e 100k di mutuo per 20 anni, fanno circa 600 € di mutuo al mese) e spese della casa (bollette varie, tasse, condominio: mettiamo 300 €).
Non navigheranno nell'oro (tanto, prima ci si mette in testa che ci stiamo impoverendo, meglio sarà, per tutti), ma la cosa risulta fattibile.

Metti però che uno dei due perda il lavoro (succede, da queste parti sempre più frequentemente), e si va sotto la soglia della sopravvivenza.

Ed ecco che quello che prima sembrava fattibile, un domani risulta impossibile.

E qui mi ricongiungo con quanto sostenuto da sylvestro:

A mio modesto parere andrebbe legata almeno ai redditi futuri (per quel che ne possiamo dedurre nel nostro piccolo).

Quando ripartirà il credito comunque non potrà non tenere conto dei redditi effettivi e dovrà necessariamente essere tutto proporzionato.

A me non spaventano 2 stipendi da "soltanto" 1100 €, a me spaventa la mancanza di certezze di questi 2 stipendi per il futuro, spaventa che nessuno è al riparo del domani (nemmeno gli statali), a me spaventa il fatto che il lavoro da diritto si è trasformato in privilegio.
E che se non fosse per l'aiuto della famiglia, mi piacerebbe sapere quante persone sarebbero in grado di procedere all'acquisto della prima casa stanti gli attuali livelli di prezzi.
Oppure, ribaltando il discorso: a quale prezzo si dovrebbe comprare casa se non ci aiutasse la famiglia, se lo si dovesse comprare soltanto con quello che si ha a disposizione?
Altro che 15-20% di sconto sul prezzo di vendita, tra l'altro gonfiato di un fattore 300% nel giro di 15 anni...
 

housecrash

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Ho apprezzato tutto il tuo intervento e mi voglio sofermare sull'ultima parte che mi tira in ballo in qualche modo, oltre al fatto che ho qualcosina da aggiungere

E che se non fosse per l'aiuto della famiglia, mi piacerebbe sapere quante persone sarebbero in grado di procedere all'acquisto della prima casa stanti gli attuali livelli di prezzi.

Io sono uno di questi e posso farlo solo grazie al fatto di essere stato in affitto ed aver risparmiato capitale. In questi giorni ne abbiamo parlato casualmente con mia moglie... nel 2006 stavamo per comprare casa con la stessa mentalità di cui è pervasa grossa fetta della popolazione italica, ovvero che quando serve si compra e non c'è problema... poi per vari motivi, tra cui il rendersi conto che era una operazione antieconomica rispetto al rimanere in affitto, non lo facemmo..... Come dicevo, in questi giorni stiamo tirando un pò le somme della scelta fatta... ed ecco la fotografia al 2006 e quella attuale:

IERI: stavamo per comprare a 240k + oneri accessori un immobile in periferia di Roma (Ipogeo degli Ottavi, per chi conosce il posto, bordo GRA praticamente) che era un 70mq commerciali da ristrutturare (2 camere, un saloncino, cucina abitabile, bagno e balcone di 4mq, al secondo piano senza ascensore, con posto auto a rotazione). La spesa totale sarebbe stata attorno ai 280k (inclusa ristrutturazione) e noi partivamo da 80k di capitale e dovevamo stipulare un mutuo da 180k (la ristrutturazione sarebbe stata fatta in un secondo tempo quando e se avremmo avuto i soldi per farlo) per una rata a tasso misto (rivedibile ogni 3 anni) di circa 1k al mese. Entrate mensili all'epoca circa 2,8k al mese. In pratica ci saremmo trovati a vivere in 3 (la bimba aveva meno di 1 anno) con 1,8k al mese. A quel punto optammo per rimanere nel nostro 40mq netti per qualche altro annetto, ma lì ci costava 450 EUR al mese che venivano abbattuti dall'investimento degli 80k (inizialmente) a circa 200 EUR al mese, quindi il reddito a nostra disposizione era sui 2,6k al mese, cosa che ci permetteva di aumentare il risparmio/capitale iniziale, riducendo così ulteriormente la quota di reddito da destinare all'affitto man mano che passava il tempo, fino a praticamente azzerarli nel 2010, ovvero eravamo proprietari (dal punto di vista dei costi) di quel piccolo bilocale in cui avevamo deciso di rimanere.

OGGI: nel 2011 si avvicina la nascita della seconda bimba ed ovviamente non saremmo potuti stare ancora molto nel piccolo bilocale. A quel punto decidiamo di scendere sul mercato, valutando sia vendite che affitti. Avremmo potuto comprare qualche trilocale di 90mq netti praticamente in contanti (per un paio mancavano tipo 20k), sempre in estrema periferia, ma purtroppo continuavamo a trovare offerte su affitti che rendevano economicamente più conveniente tenersi i soldi e pagare l'affitto col rendimento. E' lì che abbiamo trovato un affitto che dal nostro reddito tira via sui 100 EUR al mese (tolti i rendimenti del capitale che nel frattempo era cresciuto di circa 150k grazie alle nostre scelte), ma stiamo in un quadrilocale di 100mq netti (ingresso, disimpegno, salone di circa 30mq netti, cucina, 3 camere, 2 bagni, balcone 30mq, 2 posti auto, immobile del 1998) a Monte Mario, che è 7km dentro la città. E nel frattempo continuiamo ad accumulare risparmi.

La riflessione che facevamo era che se adesso avessimo voluto vendere l'immobile acquistato nel 2006, ci staremmo rimettendo almeno 60k dal prezzo iniziale + tutti gli interessi pagati alla banca, ovvero saremmo dovuti ripartire da zero oppure rimanere intrappolati in quell'immobile ormai piccolo per noi, nonostante introiti non nella media.

A questo punto quindi siamo felici di nuotare nello spazio, di avere un bel gruzzolo da parte che ci dà tanta sicurezza e avere la possibilità di aspettare ulteriori cali dei prezzi per comprare in contanti una casa degna di questo nome, anzichè un buco pagato uno sfondone di soldi solo perchè si è impazienti di far mettere il proprio nome su un certificato catastale e di pagare tanta bella IMU.

Oppure, ribaltando il discorso: a quale prezzo si dovrebbe comprare casa se non ci aiutasse la famiglia, se lo si dovesse comprare soltanto con quello che si ha a disposizione?
Altro che 15-20% di sconto sul prezzo di vendita, tra l'altro gonfiato di un fattore 300% nel giro di 15 anni...

Questa considerazione è fondamentale: quando la gente parla di comprare casa, in realtà chi poi lo fa ci mette sopra la liquidazione dei genitori o i soldi della vendita di un immobile di famiglia. In pratica la casa viene comprata tramite una cordata. Ma se questo giochetto va avanti per troppo tempo, quando finiscono le famiglie che hanno beni da vendere per i figli (mica è da tutti) o arriva una crisi che costringe a tenersi stretto il TFR, allora la benzina finisce e le NTN ti crollano del 50% in 8 anni ;)
 
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sylvestro

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Privato Cittadino
Tamburini (Federimmobiliare) vede all'orizzonte la ripresa del real estate

2012521632171230_Federimmobiliare.jpg
di Redazione

27/11/2013

La caduta dell'immobiliare è finita e gli investitori sono tornati.

Lo sostiene il presidente di Federimmobiliare, Gualtiero Tamburini.

"Con la crescita dell'economia nel nostro Paese e soprattutto a livello globale torneranno e stanno già tornando gli investitori", afferma a margine di un convegno.

"Nel mercato corporate sono già tornati gli investitori stranieri, seppur con caratteristiche opportunistiche, ma stanno tornando anche gli investitori italiani", continua Tamburini.

Per il presidente di Federimmobiliare, il mercato del mattone "è un malato che deve risanare le diverse ferite che ha subìto in questi anni, ma sta guardando di nuovo con speranza alle prospettive future".
 

Mil

Membro Senior
Il mercato del mattone per come è stato diretto in questi anni è un malato terminale con metastasi ovunque, PRINICPALI CITTA' COMPRESE.
I ragionamenti assolutamente sensati di housecrash (che a occhio si intende molto bene di economia o cose del genere) mi ricordano molto quelli di una mia conoscente dirigente di banca, che mi spiegava quanti polli non avessero fatto due conti per stabilire in quanto tempo umanamente si sarebbe raggiunto il break even. Con questo semplice calcolo avrebbero capito che conveniva l'affitto. Idem per gli investiitori del mattone scossi dai tanti cirio parmalat e bond argentini...
Hanno perso, hanno buttato un mare di soldi in una casa perchè"almeno ti rimane qualcosa", ma hanno pagato il doppio esatto e avranno conseguenze sempre più devastanti per la situazione degli affitti, che dopo un primo aumento tenderanno a scendere a mano a mano che aumenta l'invenduto
Mi diceva molto candidamente che si sapeva che l'immobiliare era alla frutta già nel 2007.
Oggi siamo ai redditi del 1986 e con i prezzi ancora del 2010.Aveva ragione.
 

Hyperion

Membro Attivo
Privato Cittadino

Vedi, se fosse un discorso meramente economico, la scelta oggi sarebbe molto semplice: a nessuno conviene comprare casa.
Vedo che ti sei fatto bene i conti, e che ne sei uscito benissimo; però non posso non farti notare che con gli stessi esatti conti, con le stesse condizioni al contorno, ma 15 anni fa, la tua scelta magari non sarebbe stata così vantaggiosa. (oppure non era nemmeno positiva, i conti non li ho fatti, il mio è solo un esempio).
Senza contare che hai fatto sacrifici per arrivare alla tua attuale posizione (vivere in 3 in 40 mq per 5 anni non è da tutti), quindi la tua posizione è un mix di scelta ben fatta, fortuna, sacrifici, e meriti.

Io purtroppo vivo una realtà differente: la donna non vuole sapere di andare all'estero, nè di andare in affitto... almeno ci sono i soldi per evitare il mutuo (incrociando le dita...)
 

Mil

Membro Senior
ragazzi, lasciate perdere l'eterosessualità, vi fa male :D

Ma non c'entra....il problema dei prezzi stratosferici esiste per chiunque voglia acquistare, come esiste per chiunque il problema di non riuscire a vendere perchè l'offerta è troppa e di svalutare l'immobile non te la senti, come esiste per chiunque il problema di affittare perchè alla fine è una grana e un rischio perdita enorme specie in raffronto a un investimento iniziale troppo alto, come esiste per chi ha comprato dal 2003 al 2011 un rischio netto di perdita del 40-50%se veramente vuole vendere....Insomma la situazione del comparto è purtoppo disastrosa, di questo blocco ne stanno facendo le spese in tanti ed è uno specchio alla fine della situazione reale del Paese.
 

Mil

Membro Senior
guarda, ti dico che l'unico caso di acquisto compulsivo in ambito omo che conosco, è di una coppia di lesbiche :sorrisone: il maschio di suo non è stanziale ma cacciatore e nomade...

indipendentemente da tutto non essendoci corrispondenza tra costo del bene e valore REALE (che va a braccetto con la disponibilità di reddito media, giacchè si diffida giustamente dal sovraindebitamento) il risultato è che la stanzialità ancor di più non viene perseguita.
In altre parole la gente AI PREZZI ATTUALI NON COMPRA!!!! :basito:
Si può cambiare il titolo in "ci si pensa bene, saggiamente, prima di comprare casa".
 

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