Architetto

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Professionista
Ho la vaga impressione che sia pieno di te e non riesci a comprendere quanto scritto da altri ... ti suggerisco di moderarti un po' e di placare la tua saccenza ... perchè quello che stai dicendo se lo leggi attentamente, magari con meno boria, allora capiresti che l'ho già detto sin dai primi post ...
In secondo luogo, l'amministratore condominiale non può fare nulla perchè in proprietà privata non ha alcun potere ...
 
M

mata

Ospite
Quanti pregiudizi: sarai mica tu il borioso?
"Il condomino che intenda procedere alla variazione d’uso del proprio immobile dovrà accertarsi che tale variazione non sia vietata dal regolamento condominiale. Non solo. Dovrà valutare i limiti previsti nel regolamento di condominio in ordine all’uso dei locali, e, al di fuori di questi, qualora voglia utilizzare le unità immobiliari diversamente dalla loro naturale destinazione, occorrerà l’approvazione dell’assemblea a maggioranza ex art. 1136 secondo comma c.c. (vale a dire il 51% degli intervenuti all’assemblea che rappresentino almeno il 50% del valore dell’edificio).
Se, invece, nel regolamento condominiale contrattuale vi sono alcune prescrizioni che vietano specifiche destinazioni d’uso, dovrà essere preventivamente richiesto il consenso unanime dell’assemblea condominiale."

Come vedi tra i compiti dell'Amm.re ricade anche quello di verificare che nessuno utilizzi impropriamente non solo gli spazi comuni ma anche quelli esclusivi, anche perché questo inciderebbe anche sulle parti condominiali (rischi, millesimi, afflussi differenti di persone ecc.).
 

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