Dan76

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Buongiorno a tutti,

a seguito di un eredità da parte di mio zio mi sono trovato a possedere una quota dell'80% di un immobile, ma il restante 20%, risulta intestato ad una persona deceduta nel 2016, che l'aveva ottenuto con apertura della successione della moglie di mio zio (mia zia acquisita) deceduta anch'essa nel 2016.
I figli hanno accettato l'eredità della madre, ma non hanno mai fatto la successione, e non hanno mai fatto la trascrizione tacita dell'eredità per cui sulla visura catastale di questo immobile le quote risultano intestate alla madre.
Tramite avvocato li avevo contattati ma non avevano alcun interesse nè alla casa nè a cedermi le loro quote, poi nel frattempo la situazione si è complicata poichè uno di questi figli è deceduto, e i fratelli hanno rinunciato alla sua eredità in quanto dicono abbia dei debiti.
Il mio obiettivo è acquisire l'intero immobile al fine di venderlo. Mi trovo a condividerlo con eredi che non pagano alcuna spesa, non hanno le chiavi, e non mi hanno mai chiesto di vedere la casa.
Visto che nel 2026 saranno passati 20 anni, unendo gli anni di mio zio, ai miei che gli sono succeduto, posso avviare un accertamento di usucapione? La mia perplessità riguarda soprattutto l'erede deceduto (con debiti) perchè nessuno dei chiamati all'eredità ha accettato la sua eredità quindi in fase di mediazione chi potrebbe partecipare al suo posto? Bisogna nominare un curatore dell'eredità giacente?

Se qualcuno ha proposte, o ha vissuto una situazione simile, mi piacerebbe condividere qualche idea. Grazie

Dan
 
Ho sbagliato date! Posso cambiare il messaggio? I decessi sono avvenuti nel 2006!
Ho revocato il mandato all'avvocato perchè non sapeva come muoversi. Ne sto cercando uno esperto in usucapioni
 
I decessi sono avvenuti nel 2006!
Ok, prendiamo atto della corretta informazione.

Ho revocato il mandato all'avvocato perchè non sapeva come muoversi. Ne sto cercando uno esperto in usucapione
Ecco, ti auguro di trovarlo, e che sia in grado di aiutarti concretamente.
Difficile esprimersi, perché sono sempre situazioni delicate; la comunicazione che avevi mandato cercando di acquistare le quote degli altri comproprietari potrebbe anche rivelarsi controproducente, poiché con essa hai riconosciuto esplicitamente che quelle persone erano legittimamente proprietari.
Ripeto, affidati ad avvocato capace.
 

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