andrea p

Membro Junior
Privato Cittadino
Ma di un codice deontologico della professione non ne parla mai nessuno?

Possibile che si parli sempre di aggiornamenti, corsi, stages, convention, seminari, professionalità (intesa solo in tutte le sue accezioni tecniche e tecnicistiche) e non si guardi mai al vero cancro che mina la nostra credibilità?

Ci preoccupiamo di tante cose (anche giuste, per carità) ma voltiamo continuamente le spalle al nostro problema N°1.
Guardiamo in tutte le direzioni tranne che in quella.

Non c'è niente di male a vestirsi eleganti, ma se sono malato di tumore e salto la seduta di chemioterapia per andare a comprarmi la giacca nuova, c'è qualcosa che non va.

E una volta che si sarà creato l'agente immobiliare "perfetto", "onnisciente", "indefettibile", che cosa si sarà ottenuto?
Avremo risolto tutti i nostri problemi? Nessuno ci criticherà più? nessun cliente avrà più da ridire su di noi?
:occhi_al_cielo:

La mia opinione è che un codice deontologico serve solo se poi si ha il coraggio di applicarlo fino in fondo (intendo seriamente non come fanno i vari ordini professionali italici). Ma comunque la deontologia non vedo perchè dovrebbe escludere la formazione :domanda::domanda: che non vuol dire "perfezione" ma miglioramento ed aggiornamento continuo al fine di acquisire credito verso gli utenti e maggiore consapevolezza della professione che si svolge.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
La mia opinione è che un codice deontologico serve solo se poi si ha il coraggio di applicarlo fino in fondo (intendo seriamente non come fanno i vari ordini professionali italici). Ma comunque la deontologia non vedo perchè dovrebbe escludere la formazione :domanda::domanda: che non vuol dire "perfezione" ma miglioramento ed aggiornamento continuo al fine di acquisire credito verso gli utenti e maggiore consapevolezza della professione che si svolge.

Convengo per la formazione, per il codice etico non al 100%.
Sulla formazione hai centrato il bersaglio, il problema non è formare dei geni, ma degli agenti immobiliari in maggioranza decenti, non con il minimo indispensabile (che non basta più, rendetevene conto).
Si deve esser dei consulenti, cioè persone in grado di consigliare al meglio tenendo conto anche deli aspetti fiscali di un immobile o di una operazione, non al livello di un commercialista certo, non come un notaio, ma come ho detto prima, conoscere le conseguenze fiscali possibili di una compravendita prima del quinquennio da venditore che ha usufruito delle agevolazioni prima casa.... a me inquieta non poco pensare a quello che ho letto nel post http://www.immobilio.it/f20/agevolazioni-prima-casa-12647/index3.html#post120396 dove ho messo questa risposta:

http://www.immobilio.it/f20/agevolazioni-prima-casa-12647/index3.html#post120396

E mi inquieta sapere che molti agenti non sapevano che un assegno postdatato può essere incassato.
E mi inquieta ancora di più sapere che queste lacune sono prese con leggerezza, rispondendo "così fan tutti".
A me non interessa un agente immobiliare che sappia spiegarmi il diritto, c'è l'avvocato per quello, non mi importa che sappia calcolare con precisione le imposte che dovrò pagare, posso chiederlo con più soddisfazione al notaio, a me basta che se io incarico un agente immobiliare di vendere la mia casa acquistata con le agevolazioni, questi sappia spiegarmi cosa accade, in modo che possa farmi i conti in tasca, pagare l'estinzione dell'eventuale muto e sapere che mi resteranno circa 10 euro invece di 20.
Se si ritiene questo una formazione non necessaria, allora temo che la pensiamo diversamente.
 

enrikon

Membro Senior
A me non interessa un agente immobiliare che sappia spiegarmi il diritto, c'è l'avvocato per quello, non mi importa che sappia calcolare con precisione le imposte che dovrò pagare, posso chiederlo con più soddisfazione al notaio, a me basta che se io incarico un agente immobiliare di vendere la mia casa acquistata con le agevolazioni, questi sappia spiegarmi cosa accade, in modo che possa farmi i conti in tasca, pagare l'estinzione dell'eventuale muto e sapere che mi resteranno circa 10 euro invece di 20.

Qui siamo su una formazione da 6... 6 e mezzo.
...per me.

Ma temo che qualcuno la giudichi da 4.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Qui siamo su una formazione da 6... 6 e mezzo.
...per me.

Ma temo che qualcuno la giudichi da 4.

No, anche per me è sufficiente, direi anche da 7 per un agente immobiliare, perché nonostante l'approssimazione della sua conoscenza, questa è tale da indicarmi i problemi salienti e naturali di una mia scelta e se mi presento con la pretesa di postdatare un assegno questi mi dice "fai un illecito e lo possono incassare lo stesso", se mi presento e voglio vendere la mia prima casa prima dei 5 anni (per rimanere negli esempi) questi mi avverte che potrei trovarmi con una parte di denaro derivante dalla vendita indisponibile per me.
Onestamente, sei in grado di affermare che almeno il 50% dei tuoi colleghi conosca queste cose?
Io scommetto di no.
Se siamo d'accordo su questo allora sia la formazione minima che avete oggi, sia la voglia di informarvi è altamente insufficiente.
 

enrikon

Membro Senior
Quella dell'assegno postdatato non la sapevo nemmeno io (che era un illecito sì, che si poteva incassare no) ...ma sono tante le cose che non si sanno, o che sfuggono.

Ieri ho partecipato ad un rogito in cui l'acquirente (che comprava come prima casa) non aveva intenzione di portare la residenza nell'immobile entro i termini di legge (18 mesi).
Al che il notaio gli ha fatto presente che così avrebbe perso il diritto alle agevolazioni "prima casa" e - con grande stupore genererale - lui ha risposto che non era vero.
In quanto militare di carriera (e quindi soggetto a trasferimenti di servizio) non è tenuto a prendere la residenza per poter beneficiare delle suddette agevolazioni.

Io non lo sapevo :occhi_al_cielo: ...e secondo me nemmeno il notaio, perchè l'ho visto un po' arrampicarsi sugli specchi balbettando che: "sì... in effetti... se è per cause di servizio, la legge prevede che..."
:fico:

Aggiunto dopo 5 minuti :

Onestamente, sei in grado di affermare che almeno il 50% dei tuoi colleghi conosca queste cose?

Io sono in grado di affermare che il 100% dei colleghi che conosco, sanno queste cose.
Forse è per questo che il problema della professionalità (che però non si deve identificare esclusivamente con la "competenza) non lo vedo come un problema primario.

Ma capisco che lavoro su un campione molto ridotto.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
L'agevolazione prima casa è complessa... sui militari sapevo qualcosa, ma non abbastanza da dire di averla compresa.
Però, secondo me, è una lacuna da riempire, per chi fa compravender case, il fatto che anche il notaio non la sappia fa diventare agente e notaio colpevoli, non più innocenti. :)
Manca la specializzazione, in altri paesi un agente immobiliare che ha la qualifica per il residenziale è preferito in caso si vendano abitazioni, se si deve vendere commerciale ci sono agenti che sono specializzati in questo, ma non per scelta e basta ma anche come formazione. ;)
 

enrikon

Membro Senior
Te ne dico un'altra.
Il commercialista di un mio cliente al quale ho appena stipulato un contratto di affitto, non sapeva che la cedolare secca, in caso di comproprietà, può venire scelta anche solo da uno dei proprietari; e non l'ha saputo consigliare in questo senso (erano marito e moglie con redditi molto diversi per cui a uno sarebbe convenuta e all'altro no).

Un mio amico (sempre Dottore Commercialista) l'altro giorno mi ha candidamente riferito che lui non è più in grado di fare una dichiarazione dei redditi. Sono cose che, da anni, delega alla dipendente (lui si occupa di cose più... "alte") e ci ha perso la mano, nè si è più aggiornato.
Io non mi sono scandalizzato per questo.

E si parla di professionisti, gente che ha fatto 5 anni di università... non 3 mesi di corso :fico:

Voglio dire che non si può sapere tutto, e anche se fosse possibile, otterresti una perfezione, sterile, fine a se stessa.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Te ne dico un'altra.
Il commercialista di un mio cliente al quale ho appena stipulato un contratto di affitto, non sapeva che la cedolare secca, in caso di comproprietà, può venire scelta anche solo da uno dei proprietari; e non l'ha saputo consigliare in questo senso (erano marito e moglie con redditi molto diversi per cui a uno sarebbe convenuta e all'altro no).

Un mio amico (sempre Dottore Commercialista) l'altro giorno mi ha candidamente riferito che lui non è più in grado di fare una dichiarazione dei redditi. Sono cose che, da anni, delega alla dipendente (lui si occupa di cose più... "alte") e ci ha perso la mano, nè si è più aggiornato.
Io non mi sono scandalizzato per questo.

E si parla di professionisti, gente che ha fatto 5 anni di università... non 3 mesi di corso :fico:
Perdonami, ma probabilmente non si aggiornano abbastanza. Poi una cosa la si può non sapere sul momento, la si studia, ci si prepara e si va avanti. Le basi acquisite prima servono per agevolare il processo di aggiornamento.
Se poi vuoi dirmi che non basta più quelle cose che si sono imparate un tempo e che tutti gli anni c'è da studiare, stai dicendo esattamente quello che sostengo io ;) Lamentarsene serve a poco, di fatto è una esigenza di sicuro, non per vezzo, ma per utilità pratica e per dare il servizio minimo al cliente.
Credo che ci fosse qualcuno che abbia scritto a suo tempo "gli esami non finiscono mai".
Ritengo che dovrebbe esser motivo di passione potersi preparare per servire sempre al meglio.
Non confondere l'insofferenza comprensibile a una burocrazia come quella italiana con i tuoi doveri. ;)

Poi se è per quello, le persone più ignoranti che conosco sono laureate, conosceranno nozioni forse, ma per il resto... tra il nozionismo e la vera conoscenza a mio parere c'è differenza.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
visto che si parla di postdatati...direi di fare un po' di chiarezza..per i disinformati;)
L’assegno postdatato è in effetti illegale (evasione fiscale) ma perché ed in che modo e che conseguenze ci sono per chi ha emesso tale assegno?

Un tempo l’emissione di un assegno postdatato era considerato un reato e punito con sanzioni pecuniarie anche se in realtà era molto raro che si arrivasse a tanto.

Con il D.lgs.507/99 non si configura più un illecito penale bensì l’evasione dell’imposta di bollo (vedere DPR 642/1972). Perché? Perché un assegno postdatato assume in pratica la veste di una cambiale e come tale soggiace alla normativa dell’imposta di bollo (12 per mille).

L’assegno postdatato può essere presentato all’incasso a vista in virtù del r.d. 21/12/1933 che dispone che l’assegno è pagabile a vista e ogni altra disposizione si ha per non scritta.

Quindi vediamo che succede se si emette un assegno postdatato:
- l’assegno viene presentato alla data (oppure posteriore) indicata: non succede nulla poiché non risulta la postdatazione.
- l’assegno viene presentato prima della data indicata: se vi è provvista la banca paga l’assegno e dovrebbe denunciare all’Ufficio del registro (e quindi Agenzia Entrate) l’emittente dell’assegno per evasione dell’imposta di bollo nonché le sanzioni previste (che dovrebbero essere da 1 a 5 volte l’imposta evasa).

Nel caso infine che non vi sia provvista, il presentatore per potere procedere al protesto deve regolarizzare fiscalmente l’assegno con il versamento (in questo caso lui) andando all’Ufficio del registro per il pagamento dell’imposta evasa oltre alle relative sanzioni.
Ovviamente a carico dell’emittente del cabriolet vi sono tutte le sanzioni etc.

Resta inteso che se vi è il patto di non incassare tale assegno entro la data indicata sullo stesso il beneficiario che viola questo patto potrà essere chiamato in giudizio dal debitore peri inadempienza contrattuale

L’assegno postdatato, quindi, non è da considerare di per se un mezzo “non normale” di pagamento delle obbligazioni.
Se il debitore accettasse di emettere assegni postdatati occorre mettere ben per iscritto tutto quanto serve al debitore per potersi opporre alla presentazione anticipata (numero assegno, importo, data di incasso etc.).

Fonte ADUSBEF

E quindi lo si puo' si mettere all'incasso..ma non e' sicuramente una passeggiata di salute per le eventuali controindicazioni:risata::risata:
 

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