Massimo Fiorucci

Membro Junior
Privato Cittadino
Sulla cedolare secca ho letto molto e le idee ce l'ho piuttosto chiare, ma su un particolare non riesco a trovare risposte esaustive. Ho un appartamento affittato dall' 1 febbraio scorso, per il quale ho optato per la cedolare secca.
Il calcolo delle imposte viene sempre riferito al canone annuo, ma per il primo anno io percepirò 11 affitti mensili e non 12 per cui ritengo che entro il 6 luglio di quest'anno dovrò corrispondere la prima rata dell'acconto basandomi su quanto percepirò entro dicembre. E' corretto tutto ciò?

Ringrazio e saluto
fioruc47
 

carlor

Membro Attivo
Professionista
Il calcolo delle imposte viene sempre riferito al canone annuo
Il calcolo della cedolare prende come base non il canone annuo, ma il canone percepito nell'anno (cosa molto diversa!).
Esempio:
Anno di locazione: 2011, contratto: 3+2, canone mensile: 500 euro, durata locazione nell'anno 2011: 11 mesi.
La cedolare per il 2011 è: 19% x 500 x 11 euro = 1.045 euro
L'acconto da pagare nel 2011 è: 85% x 1.045 euro = 888,25 euro, di cui:
- 355,30 euro a luglio
- 532,95 euro a novembre.
 

Paula

Membro Junior
....non riesco a capire quando si versa il saldo e non riesco a trovare il codice da inserire nel modello F24.
Grazie mille !

Paola
 

carlor

Membro Attivo
Professionista
Resta da sapere come viene tassato il periodo dell'anno per cui si è optato per la cedolare secca e nel quale però l'immobile è sfitto. A livello IRPEF la cosa è invece ben regolamentata, mediante l'introduzione della rendita catastale nei conteggi.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Resta da sapere come viene tassato il periodo dell'anno per cui si è optato per la cedolare secca e nel quale però l'immobile è sfitto. A livello IRPEF la cosa è invece ben regolamentata, mediante l'introduzione della rendita catastale nei conteggi.

Bravo. A questo non avevo ancora pensato, ma cade a proposito. Se ragioniamo sul criterio adottato con IRPEF standard, potrebbe succedere di ritrovarsi a dover ricalcolare il saldo da cedolare, con eventuale saldo a credito.

Ad esempio con immobile sfitto per 6 mesi, quasi sicuramente il reddito sarà superiore alla rendita catastale rivalutata, ma intanto si sarà pagato un acconto pari all'85%. Non mi pare infatti specificato che si possa, a nostro rischio, versare acconti inferiori allo stabilito, sapendo che il reddito non ci sarà più.

Ancor più complessa la situazione se la risoluzione avviene poco dopo il rinnovo e prevale il calcolo sulla rendita catastale. Qui veramente non riesco ad immaginare una risposta probabile.
 

carlor

Membro Attivo
Professionista
Bravo. A questo non avevo ancora pensato, ma cade a proposito. Se ragioniamo sul criterio adottato con IRPEF standard, potrebbe succedere di ritrovarsi a dover ricalcolare il saldo da cedolare, con eventuale saldo a credito.

Ad esempio con immobile sfitto per 6 mesi, quasi sicuramente il reddito sarà superiore alla rendita catastale rivalutata, ma intanto si sarà pagato un acconto pari all'85%. Non mi pare infatti specificato che si possa, a nostro rischio, versare acconti inferiori allo stabilito, sapendo che il reddito non ci sarà più.

Ancor più complessa la situazione se la risoluzione avviene poco dopo il rinnovo e prevale il calcolo sulla rendita catastale. Qui veramente non riesco ad immaginare una risposta probabile.

Ho capito perché i cervelli fuggono all'estero: per andare a studiare i veri problemi della natura (biologia, fisica, chimica, medicina, ingegneria, ...), non a perdere tempo prezioso con i problemi artificiali prodotti dalla burocrazia.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
problemi artificiali prodotti dalla burocrazia

Ad essere obiettivi, è la dimostrazione della complessità dei problemi: far modifiche su una macchina a cuore aperto non è facile per nessuno. La botte piena e la moglie ubriaca è sempre stata dura da ottenere: e potrei aggiungere che la gatta frettolosa fa i gattini ciechi. Questo mi sa proprio di provvedimento a fini elettorali ... e non ha nemmeno prodotto i risultati sperati.
Nonostante ciò, spero che risolvano e non cancellino: per chi ha un reddito principale da lavoro, avere anche un reddito da immobili era diventato un delitto .....!
 

carlor

Membro Attivo
Professionista
Se la cedolare fosse stata parte integrante dell'IRPEF, ossia una tassa piatta che poteva beneficiare delle varie detrazioni, la normativa sarebbe stata enormemente più semplice (non più aleatoria come quella su che ha introdotto la cedolare, che presuppone il possesso da parte dei contribuenti di capacità profetiche) e l'abbattimento fiscale avrebbe almeno in parte compensato le diseconomie che nascono dalla morosità degli inquilini. :shock:
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Per assurdo magari a qualcuno viene in mente di negare la possibilità di recuperare il saldo a credito; nel qual caso saremmo proprio nella situazione dove una mano dà, e l'altra toglie. (Devo dire però che non avrebbe alcuna logica, se non quella di ammazzare sul nascere uno sconto fiscale) Sperem ... direbebro da queste parti.
 

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