peopeo

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve a tutti. Sono alle prese con questo problema: un immobile classificato come abitazione (A2) viene affittato da anni per uso ufficio con l'accordo del condominio e senza conseguenze. Mentre i vecchi modelli di registrazione non richiedevano l'indicazione della categoria, ora sembra invece indispensabile. Che cosa accadrà al rinnovo del contratto con la presentazione del nuovo modello 69 che richiede di riportare anche la categoria? Potrebbe accadere di ricevere una sanzione o che addirittura l'Ade non permetta di rinnovare il contratto? Grazie per i cortesi consigli.
 

adimecasa

Membro Senior
Agente Immobiliare
se con il modello 69 hai messo la durata di 6+6 nessun problema con l'ADE, per il comune se non ti ha accennato niente con la cessione fabbricati all'ufficio tributi e alla P.S., :stretta_di_mano:nessun problema
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Tutte le risposte pervenute penso siano ineccepibili: ma vorrei fare una considerazione.

Che senso ha ipotizzare di sanzionare una situazione di uso di una u.i. A2 che ha tutte le caratteristiche per essere adibita ad uso abitativo, se questa è utilizzata uso ufficio? Se il possessore denuncia regolarmente il fitto dov'è la anomalia?

Posso capire la situazione inversa: un A10 utilizzato come A2, spesso aggira un limite urbanistico poichè non è stata concessa una cubatura abitativa ma solo di servizi. Non mi pare accada l'opposto, ed è perfettamente lecito esercitare una professione nel proprio alloggio.

Del resto la stessa AdE ipotizza che una u.i. A2 possa essere locata a fini non abitativi: basta leggere il decreto sulla cedolare secca.

Mi sembra quindi siamo di fronte ad una lettura distorta della norma, e si dimentichi il vero obiettivo.
Sarei curioso se una smentita arrivasse da un esperto di estimo catastale.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Che senso ha ipotizzare di sanzionare una situazione di uso di una u.i. A2 che ha tutte le caratteristiche per essere adibita ad uso abitativo, se questa è utilizzata uso ufficio? Se il possessore denuncia regolarmente il fitto dov'è la anomalia?

L'anomalia fiscale non c'è.. l'ADE ti registra tutto cio che vuoi.
C'è anomalia comunale: l'A10 ha tassazione diversa, se eserciti dove risiedi non paghi ICI che altrimenti dovresti pagare. potrebbe esserci un regolamento condominiale che vieta quell'utilizzo, se qcuno fa 'la spia' c potrebbe essere un controllo con sanzioni (non chiedermi di quantificarle).
Inoltre considera che l'affitto eventuale non lo scarichi, le bollette delle utenze non le scarichi se non parzialmente, non puoi mettere targhe all'esterno dell'immobile, non puoi ricevere clienti se non sporadicamente.
Questo ovviamente in teoria...
 

peopeo

Membro Attivo
Privato Cittadino
"Del resto la stessa AdE ipotizza che una u.i. A2 possa essere locata a fini non abitativi: basta leggere il decreto sulla cedolare secca"

Grazie per la cortese risposta. Non ho capito però dove il decreto sulla cedolare secca definisce compatibile un'abitazione con la locazione commerciale per uso ufficio. Ho sentito un tecnico dell'UPPI che mi ha consigliato di passare in A10, per evitare che l'ADE informi il comune e questo si attivi chiedendomi la modifica della destinazione d'uso e sanzionando l'abuso in essere.

Mi sembra di essere di fronte ad una situazione normativa controversa tipicamente all'italiana.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non ho capito però dove il decreto sulla cedolare secca definisce compatibile un'abitazione con la locazione commerciale per uso ufficio

Non ero stato preciso nella citazione: in realtà quanto sopra lo deducevo dalle seguenti frasi relative ai seg. riferimenti: se ipotizza che u.i. abitative possano essere locate per usi diversi dall'abitativo, significa che ciò è una eventualità possibile; aggiungerei ammessa dalla AdE; magari non la pensa così il comune.

Io credo che sia problematico affittare un A10 come abitazione, in tutti i sensi.
Affittare invece un A2 come ufficio non mi pare problema grosso del proprietario (salvo opinione diversa del comune ...): forse lo è per il conduttore se ciò gli preclude di poter scalare le spese delle utenze e cose simili.

D.Lgs. 14/03/2011 n. 23 Art. 3 Cedolare secca sugli affitti. comma 1.
1. ........ , il proprietario o il titolare di diritto reale di godimento di unità immobiliari abitative locate ad uso abitativo può optare per il seguente regime

Rif. provvedimento dell'AdE del 7/4/2011 prot. 2011/55394
cap. 1.2. L'opzione può essere esercitata relativamente a ciascun immobile ad uso abitativo locato per finalità abitative e relative pertinenze locate congiuntamente all'abitazione

Sicuramente siamo di fronte ad una situazione normativa confusa, di cui si è forse perso il significato originario, ed ogni comune si regola a caso. Di sicuro per anni in passato ciò non ha costituito alcun problema. Magari adesso raschiando il barile .....
 

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