Graf

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Il mio era solo un intervento ironico....

I Professionisti tutti, sono con i piedi sui carboni accesi poi, con Monti che vuole le "liberalizzazioni", non si capisce dove si andrà a parare...

Salti mortali per tutti?
Tutti a saltare il cerco del fuoco?
Tutti a stringersi la cinghia dei pantaloni?
:confuso:
 

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Premetto di aver camminato tre o quattro volte sui carboni ardenti, dunque a differenza di chi si avventura in commenti (più o meno rispettosi nei confronti del prossimo, chiunque esso sia), posso raccontare / testimoniare l'esperienza con cognizione di causa e non per sentito dire, cadendo con troppa facilità nei luoghi comuni.

La prima volta l'ho fatto nel 1995, sulla spiaggia di Rimini, a metà di un corso denominato, appunto, "Fire-Walking" organizzato da gran parte delle Aree presenti allora in Toscana del Gruppo Tecnocasa e affidato alla sapiente guida di un eccellente psicologo orientato alla Motivazione e connessa al Marketing (che io ricordo tutt'oggi con grande affetto), Andrea Castello di Bologna.
Io stesso, presuntuosamente, ricordo che quando ne sentii parlare per la prima volta mi arroccai sulle difensive, escogitando qualunque forma di ribellione all'idea che trovavo naturalmente inutile ed assurda.
Anzi, la definii esattamente una sciocchezza che poteva fare soltanto gente estremamente condizionata, plagiata, mitomani, fulminati fuori di testa!

In realtà fu un'esperienza indimenticabile!!!

Chiariamolo subito.... camminare sui carboni ardenti è davvero una schiocchezza!!!
Non c'è nessuna magia ne motivazione che ti permetta di raggiungere una condizione psico-fisica congrua che faciliti la performance! Insomma... non c'è nessun trucco!
Puoi toglierti scarpe e calzini e camminarci seduta stante senza alcuna preventiva preparazione, se ti va di farlo! Semplicemente per un processo "fisico"... il carbone, a differenza di altri buoni conduttori di calore, tende a trattenere al proprio interno il calore e dunque il passaggio di una naturale camminata (anche se lenta) non è sufficiente a generare neppure la "sensazione" d'insopportabile calore (figuriamoci un'ustione, una scottatura o una bruciatura!).
Vi garantisco che provo simili sensazioni più facilmente sulla spiaggia camminando sulla sabbia scaldata dal sole d'agosto che non sul carbone acceso! E comuqnue non mi è mai successo di ustionarmi nemmeno a Viareggio, pur avendo attraversato i Lidi più volte in condizioni apparentemente proibitive in lungo e in largo.

C'è solo un modo per ustionarsi su una pista di carboni accesi.... rimanerci fermo!
A meno che, gli organizzatori del Fire-Walking in questione non siano stati loro stessi improvvisati... magari hanno usato carbone sintetico, oppure ne hanno facilitato la conduzione di calore attraverso prodotti specifici, addittivi chimici per fare prima... insomma, qualcosa non ha in quell'occasione funzionato! Ve lo garantisco!

Ho ripetuto l'esperienza altre volte, con Anthony Robbins e con Anthony Charles Di Nunzio e ogni volta ne ho fatto tesoro, uscendone arricchito sotto il profilo personale e comportamentale.

La camminata è SOLTANTO UNA METAFORA... di per se non servirebbe a niente se non accompagnata da un corso (solitamente di due-tre giorni) a sfondo motivazionale, come ce ne sono tanti altri, tutti efficaci soltanto per coloro che lo seguono con spirito critico e razionale.
E ci sono corsi altrettanto utili ed efficaci che non prevedono affatto la camminata sui carboni, ma hanno ugualmente la stessa finalità di aggregazione, spirito di gruppo, esperienza condivisa.

Poiché nell'immaginario collettivo, camminare sul fuoco è roba da fachiri, è stupido, è impossibile senza riportare danni, è impossibile senza trucchi, è infattibile senza qualche stregoneria/condizionamento/plagio il corso serve appunto a dimostrare che L'ESPERIENZA STESSA IN SENSO ASSOLUTO merita di essere VISSUTA prima della formazione di CREDENZE fuorvianti che determinano la percezione di realtà spesso distorte dalle apparenze o dai luoghi comuni.

Credetemi... i mostri sono ben altri!
 

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Agente Immobiliare
Ma è ovvio che non ci sia un nesso tra vendere case e camminare sui carboni ardenti!
Ho provato a spiegare il senso di quel corso (in cui è inclusa la metafora della camminata!).
Allo StudioDeValeriROma, a cui piace il tuo messaggio, sottolineo peraltro che i Fire-Walking organizzati da Anthony Robibns hanno spesso visto una nutrita presenza di avvocati provenienti da tutto il mondo, cosiccome di assicuratori, commericalisti e tante altre categorie professionali, non ultimi noti campioni sportivi delle più popolari discipline.

Non c'entra nulla la performance legata alla vendita d'immobili con il Fire-Walking!

QUesto tipo di corso è finalizzato a predisporre l'individuo affinche' possa scorgere un'opportunità oltre quelli che (per convenzione) tende a considerare i propri limiti!

Non sono abbastanza a bravo a spiegarla meglio di così.... e francamente mi dispiace leggere un Legale che commenta con tale approssimazione il presunto legame tra risultati e performances, bravura e professionalità, franchising, autoqualifiche e giovani malcapitati!

Ecco... se c'è qualcosa che invece mi ha insegnato il Fire-Walking (e non solo quello) è proprio la tendenza e l'attitudine a non formarmi un giudizio estremo, radicato, irrazionale (in una parola un pregiudizio) su qualcosa che non conosco in maniera approfondita, solo perché ne ho sentito parlare.

Ecco... proprio a persone che cadono in questo genere di equivoci (che siano agenti immobiliari, assicuratori o... avvocati) consiglio di fare il Fire-Walking!
Gli sarebbe utile!
E, sopratutto, i loro interventi a tal proposito risulterebbero più credibili, poiché fondati sull'esperienza diretta, piuttosto che su un preconcetto!
Come quello che i Franchising sarebbero all frutta...
 

pensoperme

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Privato Cittadino
Non mi pronuncio sul fire walking, perché odio i motivatori ecc., ho una forte repulsione per i metodi che tendono a cercar di cancellare i meravigliosi difetti dell'essere umano al fine di averne vantaggio economico, attraverso pratiche di qualsiasi natura,al di là dell'educazione e del rispetto della libertà altrui, per mio limite oramai insuperabile data l'età, di sicuro però la cosa non ha un buon effetto sull'opinione generale che uno si può fare, il pregiudizio nasce spontaneo, sicuramente dettato in gran parte dall'ignoranza, ma è reale, concreto, forse più del vantaggio. Di sicuro le catene di franchising non sono in rovina per questo, visto che lo fanno DA SEMPRE, anche in tempi migliori e non sospetti. Quello che ha rovinato i franchising, in termini di immagine, è quello che gli da anche forza: esser sotto un unico marchio significa esser accomunati a un unico referente, un unico rapporto/qualità prezzo, dove questo è eccellente tutti ne guadagnate, dove è scarso o inesistente tutti ci rimettete. Se poi si aggiunge che molti franchiseé si comportano non proprio bene (al pari dei loro colleghi indipendenti, bada bene) è chiaro che la gente mette tutte le erbe in un fascio.. e se le fuma. :) Responsabilità nei confronti dei clienti, questo manca, sia nei franchising che nelle associazioni e ancor di più nei singoli (che per definizione non possono proprio dare garanzie di auto-regolamentarsi, per conflitto di interessi ancora maggiore). Da li a sorridere per qualche bruciatura il passo è breve.
 

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Membro Attivo
Agente Immobiliare
ma non riuscirò mai a..../QUOTE]

Eccola qua un'altra cosa che s'impara in corsi di questo tipo!
A non recitare (nella professione, come nella vita in genere) massime di questo genere!
Non perché siano sbagliate di per se... per l'amor diddio!
Semplicemente perché rientrano tra quei pensieri, denominati "invalidanti", "fuorvianti", "improduttivi", "frenanti"... chiamiamoli come meglio crediamo!

E' più utile (efficace) porsi il problema sotto angolazioni diverse, anche opposte rispetto alla propria convinzione; così da raccogliere punti di vista più estesi, soluzioni meno evidenti (mai sentito parlare di "pensiero laterale" in neurolinguistica?) che possono sfuggire all'istante, ma risolvono il quesito favorendo la creatività, l'ingegno e l'intuizione.

Perché cadere nella trappola del "MAI", quando un ventaglio di opportunità insperate potrebbe essere a portata di mano?
Meglio dirsi: "perché no? E se forse... Potrei considerare l'eventualità...."

Magari non serve a niente... ma sicuramente ti sei costruito qualche chances in più, che certo male non puo' fare....
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Anche conoscere e amare i propri difetti è crescita ;) La pnl è roba semi seria, alcune delle persone più chiuse che conosco l'hanno studiata tutti, possono sostituire un "ma" con un "e", ma il vantaggio pratico stento a vederlo. :) Chiaro che è un metodo, quindi non una panacea, quindi utile se...
 

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Agente Immobiliare
>ho una forte repulsione per i metodi che tendono a cercar di cancellare i meravigliosi difetti dell'essere umano

Su questo ti quoto in pieno, a fine di condivisione del pensiero!
Sull'argomento Franchising, che sarebbe anche interessante, rischiamo di andare pesantemente OT.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
>ho una forte repulsione per i metodi che tendono a cercar di cancellare i meravigliosi difetti dell'essere umano

Su questo ti quoto in pieno, a fine di condivisione del pensiero!
Sull'argomento Franchising, che sarebbe anche interessante, rischiamo di andare pesantemente OT.
Ma probabilmente sarebbe più interessante del topic :D Io sarei interessato a sentire cosa ne pensi...
 

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