Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
Oggi l'acquirente fa la parte da Leone nel mercato immobiliare, pochi anzi pochissimi possono comprare casa :confuso:
Io acquirente sceglierei un'agenzia che mi chiede il 3-4-5 % o un'agenzia che ho 0% di spesa :innocente:
 

Brisko

Membro Attivo
Agente Immobiliare
E nel frattempo magari nel complesso hai speso la stessa cifra (sappiamo come sono volubili i prezzi di vendita...).
Antonio ma tu davvero pensi che una persona oggi non sia in condizioni di comprare la casa per un 2% di provvigione???
Io credo di no
 

Antonio Troise

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ma da un'agenzia che non si fa pagare per il proprio lavoro che professionalità potresti aspettarti poi???
ritorniamo sempre al solito discorso che % uguale professionalità :innocente: Io decidessi per ovvi motivi miei di non far pagare più la mediazione al cliente con capelli biondi e occhi celesti, dopo 25 anni di mediazione non sarei più un buon professionista :^^: :risata: :innocente:
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ma da un'agenzia che non si fa pagare per il proprio lavoro che professionalità potresti aspettarti poi???



Secondo me, non è un problema di professionalità, quanto del fatto che, di riffa o di raffa, alla fine il conto l'acquirente lo paga comunque, magari in maniera non manifesta, ma è così....
Se gli piace farsi prendere in giro....buon per loro.

Devo anche aggiungere, per la cronaca, che negli ultimi anni si è lavorato molto di più a tutela degli acquirenti che del proprietario, data la normativa incombente....
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Tutto quello che incombe sulla casa, soprattutto i diritti per l'acquirente della conformità dell'immobile, con tutto quello che ne consegue.
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Certo che se oltre ad essere ausiliari del commercio ci comportiamo anche da commercianti invece che da affidabili professionisti, non faremo che peggiorare la già pessima immagine che abbiamo per i consumatori.

A me sembra che la campagna Re/Max ponga due problemi non da poco:
Logica del prezzo in sostituzione di quella dell'abilità ormai in completo disuso
Strategia di comunicazione con un problema di non ritorno a carico di tutti gli operatori del settore.

Infatti se spingiamo l'idea che il problema sia il prezzo della mediazione al posto di un più probabile problema di mercato immobiliare e finanziario il consumatore sarà ancora più spiazzato di prima.
Se a farlo è un brand riconosciuto e riconoscibile come quello americano e quindi letto come moderano ed efficiente, è ancora peggio.

C'è da augurarsi che:
  1. Questa campagna Re/Max venga avvertita dai consumatori come un flop totale, un inciampo da parte di una categoria allo sbando e impoverita dalla crisi.
  2. Nessuno degli altri brand industrializzati si faccia venire la voglia di seguire la strada del saldo magari solo che per far bella figura. Associazioni in testa.
  3. La prossima campagna Re/Max e di tutti coloro che comunicano qualcosa di questi tempi, sia impostata sulla qualità, e sui processi di mediazione veri e non farloccati.
 

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