oklara

Membro Junior
Buonasera a tutti,
mio marito ed io abbiamo acquistato, entrambi come prima casa, due appartamenti adiacenti ma con diverso numero civico perchè su due scale diverse.
Avendoli resi comunicanti con l'abbattimento del muro (non regolarizzato) abitiamo in tutti e due gli appartamenti. Abbiamo la residenza, insieme, in uno dei due numeri civici.
L'appartamento al cui numero civico non risultiamo residenti ( anche se di fatto ci viviamo abitualmente) possiamo considerarlo anche abitazione principale e quindi usufruire delle relative agevolazioni ai fini IMU?
Spero di essermi resa comprensibile.
Vi ringrazio per una gentile risposta.
oklara
 

Bruno Sulis

Membro Attivo
Professionista
Potrete avere le agevolazioni prima casa solo se "regolarizzate" l'abbattimento del muro divisorio e quindi unite le due unità immobiliari in una sola.
 

richy149

Membro Attivo
Professionista
Oltre a quanto già precedentemente scritto, tieni presente che quando regolarizzerai la cosa in comune, presentando il relativo progetto in sanatoria, visto che hai già fatto i lavori, (prima di presentare progetti in comune incarica un tecnico che verifichi la fattibilità e i costi della sanatoria), poi devi aggiornare anche la posizione catastale e questo di comporterà, visto che l'immobile aumenta di superficie un aumento della rendita catastale.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Oklara ha dichiarato di aver acquistato con il coniuge entrambi gli alloggi con agevolazione prima casa, e chiede delucidazioni sull'IMU (o IMP come dovrebbe chiamarsi)

Non conosco se l'IMP abbia riguardo al tema regolamentazioni specifiche diverse dall'ICI.
Se fossero assimilabili come per ora credo, le risposte finora date sarebbero in contaddizione con almeno due sentenze (di cui ho i riferimenti) , che affermano (cito):
il concetto di abitazione principale non risulta necessariamente legato a quello di Unità Immobiliare iscrita a catasto, nè di conseguenza limitato ad una sola unità come identificata catastalmente ..

concludendo di conseguenza che:

... il contemporaneo utilizzo di più di una unità catastale come "abitazione principale" non costituisce ostacolo all'applicazione, per tutte, dell'aliquota prevista per l'"abitazione principale", .... sempre che il derivato complesso abitativo utilizzato non trascenda la categoria catastale delle unità che lo compongono ...

Sentenza Cass. Sez. Tributaria Civ. n° 3397 del 12/02/2010
Sentenza Cass. Sez. Trib. Civ. n° 25729 del 09/12/2009

Oltre a quanto già precedentemente scritto, .......poi devi aggiornare anche la posizione catastale e questo di comporterà, visto che l'immobile aumenta di superficie un aumento della rendita catastale.

Anche questa forse va precisato meglio: di per sè l'aumento di superficie dovuto all'eventuale fusione potrebbe non far scattare il cambio di categoria: potrebbero solo sommarsi i vani dei due alloggi, e quindi le rispettive rendite.
E' però certamente vero che con un numero di vani, superficie, e servizi raddoppiati, potrebbe mutare il classamento specifico (non è tra l'altro detto che le due u.i. avessero la stessa categoria), con conseguente aumento dlla tariffa base per vano, e portare ad un aumento della rendita e tassazione: se questo fosse il caso sarebbe da interpretare la portata dell'ultima frase della sentenza che ho citato: saremmo infatti nel caso in cui il derivato complesso abitativo assumerebbe una categoria superiore alle parti che lo componevano.

In merito alla possibile sanatoria, c'è anche un altro aspetto da considerare: se i due nr. civici facessero parte di due diversi condomini, l'apertura della porta di comunicazione sarebbe un illecito non tanto urbanistico, ma principalmente civilistico, nel senso che avrebbe introdotto una servitu reciproca nei confronti dei due condomini, cosa non lecita senza il consenso unanime dei partecipanti ai condomini
 

richy149

Membro Attivo
Professionista
Oklara ha scritto che hanno comperato 2 appartamenti sub x e sub y. Tutti e due hanno ottenuto le riduzioni prima casa.
Sono andati ad abitarvi e hanno portato le residenze nel sub x. A questo punto, senza permesso, hanno demolito il muro di separazione fra le due unità (sub x e sub y) ottenendo un unico grande appartamento.
Ora, in base alla normativa IMU, che prevede che per ottenere le riduzioni prima casa si devono avere due condizioni: la residenza e la dimora abituale. Quindi sul sub y non avendo uno dei due requisiti (la residenza) non possono chiedere le riduzioni e pagheranno l'IMU come seconda casa. Sul sub x avendo la residenza entrambi e la dimora possono chiedere l'applicazione delle riduzioni per la prima casa. Eventualmente possono verificare se è fattibile la possibilità di portare la residenza, di uno dei due, nel sub y in modo tale da avere due immobili, due residenze e due dimore abituali. Non so se il comune possa creargli problemi però.
Per quanto riguarda il catasto, non è detto che si possano sommare solo le rendite.
Se gli appartamenti sono già in categoria catastale A2, restano in A2, ma se per caso con censiti in A3, passano sicuramente in A2. Poi, con l'aumentare della superficie, mi può aumentare anche la classe e quindi anche la rendita di riferimento al mq. che per il totale dei mq. del nuovo appartamento, mi porta a un aumento anche sensibile della rendita che non è pari solo alla somma delle due rendite. Di solito faccio sempre una Docfa "di prova" per illustrare al cliente a cosa va incontro quando fa questo tipo di interventi.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ricky, non ho detto il contrario: e nel post 6 ti sei spiegato benissimo. Resta la faccenda delle sentenze che andrebbe approfondita: infatti non parlano di una unità fusa, ma di due u.i. distinte, che avrebbero diritto all'aliquota prima casa: Cosa e come vada impostata la pratica, non si evince dalla sentenza che sorprende per la sua singolarità: ma evidentemente c'è una soluzione che salva capra e cavoli.
 
A

Abakab

Ospite
Mi sembra di ricordare che una delle motivazioni di quella sentenza era dovuta al fatto che con l'ICI le seconde case date in uso gratuito a parenti non erano soggette all'imposta, cosa che con l'IMU non accade più.
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Mi sembra di ricordare che una delle motivazioni di quella sentenza era dovuta al fatto che con l'ICI le seconde case date in uso gratuito a parenti non erano soggette all'imposta, cosa che con l'IMU non accade più.
No: era proprio un caso di utilizzo contemporaneo di due u.i.: le ho trovate su internet. Appena le ritrovo le posto.
 

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