caviapp

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ci avviamo a grandi passi verso la fine del 2012 (Maya permettendo); è tempo di bilanci: tutti dicono che il mercato immobiliare è in profonda crisi, che il numero dell compravendite è drasticamente crollato.

Altri, guardando le statistiche, ci dicono che tutto sommato siamo in linea con le compravendite del 1998 ( e all'epoca nessun operatore si sognava di parlare di crisi).

Quindi qualcuno che compra c'è anche oggi.

ma ciò nonostante le agenzie sono in palese crisi.

Allora vuol dire che chi compra non si rivolge (o si rivolge solo in minima parte) agli Ai perchè oramai trova facile facile contrattare direttamente?

Quindi il ns lavoro è finito?

dite la vostra
 

proge2001

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Agente Immobiliare
Altri, guardando le statistiche, ci dicono che tutto sommato siamo in linea con le compravendite del 1998
Le agenzie immobiliari nel 98 erano molto meno rispetto ad oggi.

Allora vuol dire che chi compra non si rivolge (o si rivolge solo in minima parte) agli Ai perchè oramai trova facile facile contrattare direttamente?
Secondo me i motivi sono due:
1) è chiaramente più facile oggi, tramite internet, per un privato, bypassare un'agenzia.
2) in un periodo di forte crisi come quello attuale, risparmiare le commissioni d'agenzia, fa comodo a tutti.

Quindi il ns lavoro è finito?
Finito no, ma il numero delle agenzie deve DRASTICAMENTE ridursi.
 

Graf

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Qui potrebbe dire qualcosa di autorevole e di autenticamente vissuto, SUNRISE...
 
S

Sunrise

Ospite
Quindi il ns lavoro è finito?

Le attività di mediazione immobiliare nel nostro Paese, dal 2003 al 2007, sono passate da 29.097 a 39.488 unità, con un incremento del 35,7%.
Attualmente la regione con il maggior numero di attività è la Lombardia , con 8.258
agenzie, seguono Lazio e Toscana, rispettivamente con 4.416 e 3.978.
Se poi si fa un confronto con gli altri Paesi europei, vediamo che l’Italia evidenzia un numero di agenzie immobiliari superiore rispetto a Francia, Spagna, Germania e Gran Bretagna. Su base 100 infatti, il nostro Paese detiene il 30,7%, la Francia il 21,2%, la Spagna il 12,7%, la Germania il 9,5% ed infine la Gran Bretagna con l’8,5%.
Vediamo ora qual è il mezzo più usato dagli italiani per acquistare o vendere un’abitazione.
Secondo i dati forniti da Tecnoborsa , per coloro che acquistano al primo posto c’è il passaparola di amici e conoscenti, al secondo ci sono le affissioni pubblicitarie, seguono le riviste specializzate.
Per chi decide di vendere, al primo posto troviamo ancora il suggerimento di parenti e conoscenti, al secondo posto c’è invece internet, mentre i quotidiani, le affissioni e le riviste specializzate rappresentano mezzi ancora poco utilizzati da chi mette sul mercato la propria abitazione.
Fonte: Solocase

fatte 500.000 vendite annue , calcolata la metà circa via canale privato, nel 2003 si facevano mediamente 8,5 vendite annue per agenzia mentre nel 2007 con un numero uguale di compravendite se ne sarebbero fatte circa 6......
è troppo alto il numero di agenzie ed è troppo basso l'intermediato, senza fare distinguo di territorio.
ciò vuol dire che a parità di numero di agenzie non aumenta il numero di intermediato ma solo la concorrenza tra agenzie. Non aumenta pertanto la percezione del servizio, anzi talvolta diminuisce complice il costo elevato.

 

Graf

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Nel 2001 erano circa 25.000 le agenzie immobiliari presenti sul territorio nazionale...
Nel 2010, sulla spinta del boom delle vendite degli anni precedenti, erano diventate 40.000.
Un pò troppe...secondo il mio modesto parere.
 

Graf

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secondo me nel 1998 erano ancora meno il boom è iniziato nel 2000, ci scommetto

Sicuramente...Considera che fino al 2001 non c'era nemmeno l'onere dell'esame per iscriversi alla CCIAA come mediatore per chi era ragioniere e perito commerciale, o laureato in materie giuridiche, sociali, politiche ed economiche....L'iscrizione era automatica e a semplice richiesta.

Chi era geometra o architetto doveva sostenere l'esame per diventare un operatore immobiliare, chi era laureato in sociologia no....

images
 

gmp

Membro Storico
Privato Cittadino
Sicuramente...Considera che fino al 2001 non c'era nemmeno l'onere dell'esame per iscriversi alla CCIAA come mediatore per chi era ragioniere, o laureato in materie giuridiche, sociali, politiche ed economiche....
mi riferivo all'inizio della fase speculativo-bollistica, anzi, il filtro degli esami avrebbe dovuto agire da freno, pensa la forza che si è riversata sul settore quanto era imponente - all'epoca non monitoravo il mercato per cui devo andare di deduzione magari sbaglio
 

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