freenets1

Nuovo Iscritto
Salve a tutti, la mia situazione è la seguente:
Nel 2004 alla morte dei miei nonni mio zio e mia madre sono entrati in possesso, al 50% indiviso, dell'immobile nel quale i miei nonni vivevano.
Questo immobile è costituito di un piano terra di 200 mq con 4 locali commerciali più o meno di pari dimensioni, due affitati e due al grezzo; un piano primo

con due abitazioni, una abitata da me e una al grezzo di 100 mq ognuna; due sottotetti di 100 mq ognuno; un giardino di 400 mq.
Questo immobile è bloccato appunto dal 2004 per due motivi:
- Una causa risarcitoria intentata da un vicino causata da un compromesso di vendita indebitamente firmato da mio zio senza il consenso di mia madre, che

ovviamente è risultato nullo, ma a seguito del quale mio zio ha ricevuto anticipo di denaro.
- Pratica di sdemanializzazione per la presenza sotto l'immobile di un reliquato idraulico ancora di proprietà del demanio che di fatto impediva il

frazionamento dell'immobile.

Ora, la pratica del demanio si è appena conclusa e a questo punto mia madre intende arrivare ad una suddivisione dell'immobile per fare uso della sua quota

di proprietà liberamente. Per questo ha provato per innumerevoli volte a giungere ad un accordo pacifico per la suddivisione dell'immobile ottenendo risposta

negativa a qualsiasi soluzione prospettata.
Temendo che la persona che ha intentato causa possa avviare un pignoramento e comunque ritenendo che sia suo diritto ottenere la sua metà di immobile che le

spetta di diritto mia madre vuole trovare una soluzione al più presto.
Il mio quesito è questo: può mia madre chiedere tramite un avvocato la divisione giudiziale dell'immobile?
Come deve procedere in questo caso? Deve fare solamente istanza al giudice e poi sarà lui tramite perito a stabilire quale sarà la sua metà dell'immobile

oppure può avanzare anche richiesta di una specifica suddivisione dell'immobile che rispetti la quota del 50%?
I tempi per qusesto tipo di istanze sono molto lunghi?
Tengo a precisare che l'immobile è facilmente suddivisibile in singole unità essendo appunto costituito da 4 locali commerciali al pianterreno già di fatto

suddivisi e isolati e da due appartamenti separati al piano primo così come i sottotetti ( seppur in diversi stati di finitura), accessibili da un ingresso

centrale con rampa di scale dal quale si accede anche al giardino.
L'intenzione di mia madre è tenere gli appartamenti al primo piano con i sottotetti e il giardino, il tutto senza nemmeno raggiungere la metà del valore

stimato da diversi geometri.

Altra e ultima domanda, nel caso mio zio voglia vendere la sua metà prima che l'immobile sia diviso può mia madre avvalersi del diritto di prelazione? Lui in

quel caso è obbligato a vendere a lei? E a quale Prezzo? Oppure può Mia madre avanzare richiesta di acquisto della metà di mio zio? E in quel caso lui è

obbligato a vendere a Lei?


Grazie delle risposte che mi fornirete.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ciao freenets1
Tuo zio prima di intraprendere qualsiasi iniziativa doveva consultarsi con tua madre per vedere di rescindere la comproprietà dei beni solo dopo questo poteva itraprendere una sua iniziativa, oppure notificare per come prevede il diritto alla prelazione il prezzo a tua madre, la quale poteva accettare o no.
Visto che questo non è stato fatto la soluzione potrebbe essere di rimborsare l'acquirente del versato esd acquistare quello che è nel compromesso ed al prezzo in esso trascritto ed eliminare la causa in corso con l'acquirente per effetto sempre del diritto alla prelazione, o chiedere la divisione giudiziaria e quindi escludersi automaticamente dalla lite in corso.
Un legale a tutto questo ti potrebbe essere di migliore aiuto e consiglio.
Ciao salves
 

freenets1

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta Salves,
I rapporti tra i due coeredi sono ormai compromessi ed è per questo che si pensava alla divisione giudiziaria.
Quel che mi chiedo io è:
Cosa devo fare per fare la divisione giudiziaria?
E' una cosa molto lunga ed onerosa?
E soprattutto la divisione come è strutturata? Sulla base della mia richiesta oppure a sorteggio?

grazie
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Puoi recarti presso il tribunale che ha giurisdizione per la città dove sono ubicati i beni o la residenza dei coeredi, per questo informati in quanto ne sono a sconoscenza, e procedi alla richiesta, ovviamente a farla sarà tua madre, oppure fatti assistere da un legale.
La prassi è disciplinata dagli articoli 713 e seguenti a seconda della situazione.
Quello che posso dirti quasi sicuramente verrà nominato un c.t.u. che provvederà al sopralluogo dei beni per la loro stima e fattibilità ad essere divisi, in quel caso potete comunicargli eventuali soluzioni di divisione ma non è detto che vengano prese in considerazione.
 

lux834

Nuovo Iscritto
salve,
ho un problema simile, io e mio fratello siamo proprietari al 50% di un immobile donato in vita dai miei genitori.
l'immobile è una casa a due piani che stata divisa, abusivamente, in precedenza in due unità.
Mio fratello vive con la famiglia al secondo piano con ingresso indipendente all'interno del palazzo adiacente, mentre io vivo con i miei genitori al piano terra, sempre con ingresso indipendente.
Ho chiesto a mio fratello di effettuare la divisione regolarizzando la situazione, cioè io proprietario dell'immobile sottostante e lui dove abita adesso con la famiglia.
il problema è che lui non vuole dividere oppure chiede condizioni abbastanza negative per me.
come posso agire? L'accordo è difficilmente raggiungibile.
grazie 1000
 

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