Korhyl

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
Scrivo per avere dei consigli e delucidazioni riguardo un compravendita di un immobile.

La casa ha un bagno ricavato chiudendo metà balcone, ovviamente il bagno non è stato mai sanato. Sulla proposta d'acquisto (Dic2012) abbiamo fatto scrivere che la risoluzione del contratto e rogito avverrà solo previa sanatoria del bagno, ovviamente a carico dei venditori.
A inizio Marzo 2013 dopo l'accettazione del mutuo facciamo il preliminare e nello stesso, regolarmente registrato, inseriamo la stessa dicitura.
in questi giorni Aprile 2013 dopo un incontro tra noi compratori, i venditori, l'architetto che si occupa della pratica, e l'agenzia immobiliare ci viene detto che:


- La pratica, ancora da avviare, sarebbe meglio farla a nome mio, come previsto anche dalle opzioni dell'apposito modulo per il "piano casa" (compratore in possesso di contratto preliminare). Ciò comporterebbe tempi minori e documenti aggiuntivi poiché se fatto a nome degli attuali proprietari questi ultimi dovranno dichiarare di abitare almeno 24 mesi nell'immobile e successivamente dovremo subentrare noi.
- Tale pratica dichiarerà l'avvio dei lavori e la chiusura degli stessi appena ricevuti tutti i permessi. Durante questi lavori sarà effettuata la certificazione idraulica ed elettrica come previsto.
- A breve ci incontreremo di nuovo per redigere una scrittura privata dove i venditori si assumono tutti gli oneri e le spese per la pratica di sanatoria del bagno lasciando un assegno in deposito a garanzia della copertura economica.

Nel caso accettassimo di procedere come proposto, quando consigliereste di fare il rogito? solo a pratica conclusa o anche prima? (avevo pensato alla dichiarazione di fine "lavori" per essere sicuri che non ci siano intoppi burocratici)
Se facessimo il rogito prima della conclusione della pratica davanti al notaio andremmo a dichiarare che l'abitazione è conforme, ma saremmo anche in possesso di una scrittura privata che invece afferma il contrario. Si rischia che la scrittura privata sia annullata data la discrepanza?
Non avendo nessuna conoscenza in merito e molta paura di rimanere con una casa non sanata sul groppone o anche paggio, chiedo un parere in merito.

Grazie a tutti
 

topcasa

Membro Storico
Buongiorno a tutti,
Scrivo per avere dei consigli e delucidazioni riguardo un compravendita di un immobile.

La casa ha un bagno ricavato chiudendo metà balcone, ovviamente il bagno non è stato mai sanato. Sulla proposta d'acquisto (Dic2012) abbiamo fatto scrivere che la risoluzione del contratto e rogito avverrà solo previa sanatoria del bagno, ovviamente a carico dei venditori.
A inizio Marzo 2013 dopo l'accettazione del mutuo facciamo il preliminare e nello stesso, regolarmente registrato, inseriamo la stessa dicitura.
in questi giorni Aprile 2013 dopo un incontro tra noi compratori, i venditori, l'architetto che si occupa della pratica, e l'agenzia immobiliare ci viene detto che:


- La pratica, ancora da avviare, sarebbe meglio farla a nome mio, come previsto anche dalle opzioni dell'apposito modulo per il "piano casa" (compratore in possesso di contratto preliminare). Ciò comporterebbe tempi minori e documenti aggiuntivi poiché se fatto a nome degli attuali proprietari questi ultimi dovranno dichiarare di abitare almeno 24 mesi nell'immobile e successivamente dovremo subentrare noi.
- Tale pratica dichiarerà l'avvio dei lavori e la chiusura degli stessi appena ricevuti tutti i permessi. Durante questi lavori sarà effettuata la certificazione idraulica ed elettrica come previsto.
- A breve ci incontreremo di nuovo per redigere una scrittura privata dove i venditori si assumono tutti gli oneri e le spese per la pratica di sanatoria del bagno lasciando un assegno in deposito a garanzia della copertura economica.

Nel caso accettassimo di procedere come proposto, quando consigliereste di fare il rogito? solo a pratica conclusa o anche prima? (avevo pensato alla dichiarazione di fine "lavori" per essere sicuri che non ci siano intoppi burocratici)
Se facessimo il rogito prima della conclusione della pratica davanti al notaio andremmo a dichiarare che l'abitazione è conforme, ma saremmo anche in possesso di una scrittura privata che invece afferma il contrario. Si rischia che la scrittura privata sia annullata data la discrepanza?
Non avendo nessuna conoscenza in merito e molta paura di rimanere con una casa non sanata sul groppone o anche paggio, chiedo un parere in merito.

Grazie a tutti
Io aspetterei la chiusura lavori e l'aggiornamento al catasto
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Concordo con topcasa.

Personalmente penso che il piano casa non sia attuabile in quanto prevede di assentire un manufatto da realizzare e non uno già realizzato di cui dubito che per regolamento ed uniformità dei prospetti il regolamento consenta tale ampliamento.
 

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