topcasa

Membro Storico
Bisogna dire che i risparmi tra ufficio ed un ufficio in strada con vetrine sono da quantificare tra un 10-20% ma i risulati si possono paragonare tra un 30-40% in meno invecew lavorando da casa risparmi tutto l'affitto del negozio pargonabile ad un 60-70% perchè non potrai detrarre le spese di affitto luce ed altro, ed avrai un problema per la ricezione in quanto in un appartamento che si rispetti mi riferisco a condomini non potrai apporre targhe e ricevere tanti clienti, o almeno è vietato, poi ognuno fa come vuole fino a quando non trovi qualcuno che si oppone.
 
E

enzo6

Ospite
Bisogna dire che i risparmi tra ufficio ed un ufficio in strada con vetrine sono da quantificare tra un 10-20% ma i risulati si possono paragonare tra un 30-40% in meno invecew lavorando da casa risparmi tutto l'affitto del negozio pargonabile ad un 60-70% perchè non potrai detrarre le spese di affitto luce ed altro, ed avrai un problema per la ricezione in quanto in un appartamento che si rispetti mi riferisco a condomini non potrai apporre targhe e ricevere tanti clienti, o almeno è vietato, poi ognuno fa come vuole fino a quando non trovi qualcuno che si oppone.

Non farei questo calcolo di risparmio.
Se vuoi trovi un negozio di 15-20 mq e sono certo spenderai meno di un'appartamento che non puo' essere di tale dimensione per accogliere un'agenzia.
Il problema è operativo e di immagine e credibilità.
Chi lavora da casa da comunque la sensazione di essere un'irregolare in un lavoro dove è importante la fiducia dell'acquirente quindi.....
 

topcasa

Membro Storico
concordo con Enzo6 a parte un locale di 15mq per me c'è ne vuole uno di almeno 30/40 mq con 2/3 ambienti, la vedo brutta un cliente che aspetta davanti ad altri o addirittura fuori, e non mi dite che lavorate solo appuntamento.
 

Bruno69

Membro Ordinario
Agente Immobiliare
Invece di rispondere leggi e tutto, non solo quello che fa comodo leggere:
"Non capisco dove siano i minori costi di locazione se hai un ufficio non su strada rispetto ad un negozio."
E' proprio perche' ho letto tutto che ti ho risposto cosi'.., ho fatto semplicemente presente le cose che non condivido su quello che hai scritto perche' mi sembra una boiata il discorso delle trattative ma se vuoi illuminarmi sul motivo della tua affermazione te ne saro' grato.., ora se vuoi ti rispondo anche sull'ultimo punto.., di certo a parita' di zona e di metratura il costo di locazione su un ufficio non su strada sara' sempre minore rispetto ad un negozio...
 
C

Centomini

Ospite
no, tuttavia devi prendere un A10 (ufficio) e non un appartamento perchè in teoria con un abitazione non potresti ricevere persone, affiggere targhe e scaricare in toto le spese relative ai consumi

E perché mai!? l'agenzia immobiliare è un domicilio privato non aperto al pubblico, nel senso che si può rifiutare di fare entrare persone etc. (un bar ad es. è un luogo privato aperto al pubblico, non si può rifiutare di far entrare persone etc.) esattamente come l'abitazione, quindi non vedo differenze "legali":

1)Per la targa, la metti, certo se intendi un cartellone e abiti i condominio, è chiaro che questi, non te lo faccia fare.

2)Per lo scarico dei costi d'impresa, se l'appartamento/casa è sufficientemente più grande dell'unità minima, potresti frazionarlo in due unità (l'ingresso indipendente non è legalmente necessario), declassare la stanza e bagno dove ci fai l'agenzia a "studio" (i comuni in genere lo permettano facilmente, semmai è difficoltoso il contrario), un bel cartongesso e via, con 500 euro di lavori e un millino al geometra, per la creazione di due unità immobiliari e nuovo accatastamento ti levi le castagne dal fuoco.

Se poi, la tua abitazione non avesse i presupposti per far detta divisione, in genere, assieme ad un buon ragioniere, prendi un'appunto con un responsabile dell'ADE e dici, che te l'impresa la fai a casa (mica ti possono obbligare!) e chiedi un uso "promiscuo", che se "tratti" bene, e a seconda della casa, potresti spuntare un buon 40%.

Poi, per il riscaldamento, tieni una porta aperta, e... ;).

3) Per il ricevere poi le persone, poi proprio non capisco la tua paura, l'abitazione è assicurata? si, e allora che problemi ci sono!?
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
te lo dico x esperienza:


1)Per la targa, la metti, certo se intendi un cartellone e abiti i condominio, è chiaro che questi, non te lo faccia fare.
se non è un ufficio la targa fuori dal condominio non la puoi mettere, se la metti puoi prendere la multa.


3) Per il ricevere poi le persone, poi proprio non capisco la tua paura, l'abitazione è assicurata? si, e allora che problemi ci sono!?

Non è una paura: non puoi usare l'abitazione come un ufficio, viceversa devi fare il cambio d'uso. Altrimenti vieni sanzionato (se qcuno denuncia la situazione)


2)Per lo scarico dei costi d'impresa, se l'appartamento/casa è sufficientemente più grande dell'unità minima, potresti frazionarlo in due unità (l'ingresso indipendente non è legalmente necessario), declassare la stanza e bagno dove ci fai l'agenzia a "studio" (i comuni in genere lo permettano facilmente, semmai è difficoltoso il contrario), un bel cartongesso e via, con 500 euro di lavori e un millino al geometra, per la creazione di due unità immobiliari e nuovo accatastamento ti levi le castagne dal fuoco.

Addirittura un frazionamento? Ci sarebbero anche gli oneri da pagare, per fare un alvoro del genere ci vuole almeno il triplo, ma non è necessario. se leggi bene io ho scritto scaricare in toto, significa che scarichi il 50% anzichè l'intero...
 
C

Centomini

Ospite
Per puro "uso" nell'accezione più ampia del termine, leggasi esigenze:

Pensa ad un ragioniere, con centinaia di clienti e 4 dipendenti, che fa, li tiene in casa!? Pensa anche ad un agente immobiliare che ha un socio, segretarie, oppure, un'agente immobiliare che ha bisogno per forza di una vetrina/ufficio, perché si trova in un posto con un passaggio straordinario, tu avessi un fondo tuo di proprietà con vetrina in via M. Napoleone a Milano o in Piazza di Spagna a Roma, che fai? rinunceresti e ti sposteresti in casa!?

Per contro, pensa a:

1) un architetto: si fa un bel loft dove ci abita, ci lavora e l'ambiente che crea un po' "artisoide" da valore aggiunto (te ne posso indicare una caterva che fanno cosi').

2) Uno psicologo, un consulente

3) Un'agente immobiliare che non ha i soldi da buttare, allo stesso tempo però è anche molto sveglio, conosce molte persone con il passaparola e gli basta quello per far chiudere buoni affari, senza tanti fronzoli e sale riunioni (il classco mediatore "da bar" senza ufficio, impresa individuale nella residenza e via...) (te ne posso indicare anche qua, una caterva). Tu se fossi cosi' e magari opereresti anche in un posto di periferia diciamo "sfigato", per cui il passaggio non c'è/non conta nulla, che fai, butteresti via i soldi per le utenze, se non l'affitto di un'ufficio!?

Chiaro che a livello "pratico", dovrai rendere un taglio dell'abitazione, consono all'uso promiscuo, una cosa un po' artistica, devi essere una coppia o singolo, con dei cartongessi etc. Non puoi certo lavorare in un contesto dove hai 2 figli da rincorrere col minestrone, chiaro!

Con questo, spero di averti spiegato i motivi; ma tu ti rifai a un'obbligo di legge, che lo ignoro.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Per puro "uso" nell'accezione più ampia del termine, leggasi esigenze:

Pensa ad un ragioniere, con centinaia di clienti e 4 dipendenti, che fa, li tiene in casa!? Pensa anche ad un agente immobiliare che ha un socio, segretarie, oppure, un'agente immobiliare che ha bisogno per forza di una vetrina/ufficio, perché si trova in un posto con un passaggio straordinario, tu avessi un fondo tuo di proprietà con vetrina in via M. Napoleone a Milano o in Piazza di Spagna a Roma, che fai? rinunceresti e ti sposteresti in casa!?

Per contro, pensa a:

1) un architetto: si fa un bel loft dove ci abita, ci lavora e l'ambiente che crea un po' "artisoide" da valore aggiunto (te ne posso indicare una caterva che fanno cosi').

2) Uno psicologo, un consulente

3) Un'agente immobiliare che non ha i soldi da buttare, allo stesso tempo però è anche molto sveglio, conosce molte persone con il passaparola e gli basta quello per far chiudere buoni affari, senza tanti fronzoli e sale riunioni (il classco mediatore "da bar" senza ufficio, impresa individuale nella residenza e via...) (te ne posso indicare anche qua, una caterva). Tu se fossi cosi' e magari opereresti anche in un posto di periferia diciamo "sfigato", per cui il passaggio non c'è/non conta nulla, che fai, butteresti via i soldi per le utenze, se non l'affitto di un'ufficio!?

Chiaro che a livello "pratico", dovrai rendere un taglio dell'abitazione, consono all'uso promiscuo, una cosa un po' artistica, devi essere una coppia o singolo, con dei cartongessi etc. Non puoi certo lavorare in un contesto dove hai 2 figli da rincorrere col minestrone, chiaro!

Con questo, spero di averti spiegato i motivi; ma tu ti rifai a un'obbligo di legge, che lo ignoro.

quello che io penso o che noi pensiamo (e sono anche d'accordo con quello che dici) ahimè poco importa: se hai un'attività in un'abitazione sei potenzialmente sanzionabile oltre a non poter scaricare le utenze in toto (e non scaricare un eventuale canone d'affitto).
Nelle grandi città mi risulta (i n particolare a Roma) che tantissime attività siano svolte in appartamenti e così sarà, tuttavia non è una cosa regolare.
Inoltre da quando è stato reso obbligatoria l'indicazione dei dati catastali nelle registrazioni dei contratti la vedo una cosa ancora piu farraginosa (vedi allegato postato dal collega Antonello)
 

Allegati

  • AFFITTI E TRASFERIMENTO IMMOBILI E LOCAZIONI.pdf
    26,9 KB · Visite: 27

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