carlo16352

Membro Attivo
Privato Cittadino
Salve a tutti coloro di buona volonta' che vorranno confortarmi e confrontarsi su quello che sto per scrivere.
Siamo due fratelli che (pace all'anima sua) ricevono in successione ereditaria dalla madre un appartamento ottocento/novecentesco in tufo del 1930 di circa 200mq-
L'appartamento a planimetria originale e attuale ha un unico ingresso,ma noi invitati dal notaio a
dividerlo abbiamo intenzione di utilizzare una bussola di ingresso comune che introducerebbe nei rispettivi appartamenti.
I due appartamenti nascenti avrebbero le caratteristiche urbanistiche e di decoro per rendere usufruibili e abitabili gli stessi coi servizi e quant'altro.Il condominio non toccando parti comuni
(la divisione avviene all'interno del primario appartamento con una bussola appunto) non è intaccato nei suoi diritti se non per la comunicazione dei nuovi millesimi. Ma purtroppo tutto si blocca difronte al piano regolatore comunale che prevede il frazionamento solo se i due appartamenti nei loro confini seguono pedissequamente la maglia strutturale originale.Cio' avviene al 90% nel senso che pur non intaccando nessun lavoro strutturale originario per una "chiusura di un appartamento " manca la continuita' di un metro e mezzo di maglia strutturale(sostituito da muro divisorio come da planimetria originale) e cio' comporta a dire comune la impossibilita' di frazionamento .Sono in difficolta' perche' so che il codice civile di contro all'art.720 pur difendendo e incoraggiando la divisione ereditaria
parla solo di comoda divisione ..........
 

mwmb2

Membro Junior
Professionista
Ma purtroppo tutto si blocca difronte al piano regolatore comunale che prevede il frazionamento solo se i due appartamenti nei loro confini seguono pedissequamente la maglia strutturale originale
Buonasera Carlo! Credo tu ti sia dato la risposta...il mio consiglio è di mandare un tecnico della zona a parlare in Comune per cercare una soluzione con loro che li accontenti e al contempo soddisfi le tue esigenze.
 

carlo16352

Membro Attivo
Privato Cittadino
hai sicuramente ragione! ho gia' commesso l'errore di andare da solo al comune.Ma il trattarsi di divisione ereditaria ,piuttosto che una mera richiesta di frazionamento per il Comune non cambia nulla a riguardo? nel senso che se ne sbatte .....di quello che imporrebbe per esempio una divisione giudiziale.
 

Avv Luigi Polidoro

Nuovo Iscritto
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Professionista
In caso di divisione giudiziale il giudice nominerebbe un CTU al quale conferirebbe l'incarico di accertare la "comoda divisibilità del bene".
Nel fare questo, il CTU dovrebbe tener conto anche delle eventuali limitazioni derivanti dai Regolamenti Comunali.
Quindi è necessario accertare la fattibilità tecnico amministrativa della divisione... il consiglio di mwmb2 è certamente da seguire.
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ma purtroppo tutto si blocca difronte al piano regolatore comunale che prevede il frazionamento solo se i due appartamenti nei loro confini seguono pedissequamente la maglia strutturale originale.
Credo che un tecnico che visioni i luoghi e la planimetria riuscirà a sistemare la situazione, così ad intuito mi sa che sia solo un problema di far interpretare la planimetria di divisione conforme a quanto prevede il regolamento.
 

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