matrix72

Membro Attivo
Professionista
Ciao a tutti,

negli ultimi anni ho effettuato due operazioni immobiliari comprando e rivendendo l'immobile dopo pochi mesi. Mi sono avvalso della facoltà di pagare l'imposta sostitutiva sulla plusvalenza al notaio in fase d'atto.

Nonostante la situazione attuale di mercato ho ottenuto un utile che considero accettabile , vorrei quindi ripetere con maggior frequenza questo tipo di operazioni.

Il mio problema e che non è chiaro se tale operazione è consentita dall'agenzia delle entrate.

Ho passato ore a cercare sul web, ho chiesto a notai, avvocati e commercialisti e perfino all'agenzia delle entrate ricevendo risposte contrastanti e vaghe, persino su questo forum ci sono opinioni discordanti.

http://www.immobilio.it/threads/e-legittimo-comprare-e-vendere-spesso-da-privato.7372/

Quello che chiedo e se qualcuno di voi, o di cui ne siete a conoscenza diretta, ha subito una contestazione per tali operazioni. In caso affermativo è stato sanzionato o è stato considerato lecito il modo di procedere?

Grazie

Fabio
 

andrea boschini

Moderatore
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Agente Immobiliare
se paghi le tasse sulla plusvalenza nulla di che aver timore... se hai fatto con procura e non hai pagato ..si .
PS il grande fratello tutto vede legge e ascolta
 

matrix72

Membro Attivo
Professionista
Si. Pago le tasse sulla plusvalenza al momento della vendita.
Chiarisco che le somme investite sono di provenienza assolutamente lecita e dimostrabile.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Il riassunto nel 3d da te citato è in un post del collega @Seroli :
a volte se sono troppe volte in un lasso di tempo breve, l'AdEntrate ti contesta dicendo che sei in realta' una Impresa.
 

matrix72

Membro Attivo
Professionista
Quello che ho capito fino ad ora e che dipende dalla frequenza il fatto che siano considerate operazioni lecite. Purtroppo la norma è generica ed al momento ho solo le seguenti informazioni fornite da varie fonti, tutte con la premessa che sono indicative

Fonte 1 (Commercialista X)
Nessun problema se <= di 2/3 anno

Fonte 2 (Commercialista Y)
Nessun problema indipendentemente dal numero

Fonte 3 (Notaio)
Nessun problema indipendentemente dal numero

Fonte 4 (Avvocato specializzato in immobiliare)
Non esiste un numero è a discrezione dell'AdE

Fonte 4 (Agenzia delle entrate, a voce, quasi estorcendogli l'informazione)
Non esiste un numero ma se sono 2 all'anno non dovrebbero esserci problemi se sono 2 al mese è ovvio che è attività d'impresa.
Alla mia richiesta di conoscere la soglia limite la risposta esatta non la ricordo ma il concetto era "vuole fare il furbo e stare appena sotto la soglia?"
La mia risposta è stata "no, voglio semplicemente conoscere la norma e rispettarla, se mi dice che da privato ne posso fare al massimo 5 all'anno rispetto la norma e non supero tale numero"
Ovviamente non ha ribattuto.

Prima di valutare se proseguire vorrei provare a dirimere la questione.
Quindi quello che ora sto cercando è conoscere l'esito di qualche caso concreto di contestazione per avere un parametro di riferimento pur sapendo che ogni caso è a se stante.

Ringrazio chi vorrà aiutarmi e spero che questo aiuti altri in situazioni analoghe.
 

matrix72

Membro Attivo
Professionista
Non ricordo i dettagli ma nel caso del senatore mi pareva che fosse sospettato di aver intascato una tangente mascherata, non di aver svolto attività d'impresa.
Una cosa del tipo: il signor X vende al senatore Y un immobile che vale 5 milioni ad 1 milione. Y lo rivende il giorno dopo a 5.
 

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