M

mariuccia25

Ospite
Buongiorno a tutti e grazie allo staff per il messaggio di benvenuta;
chiedo qualche delucidazione su una mia posizione personale;
sono vedova ed ho un appartamento che abito che è sempre stato di mia proprietà al 100%; ho inoltre due figli, uno celibe ed una coniugata con un figlio, mio nipote celibe di 25 anni.
Qualche mese fa' ho donato ai due figli ed al nipote il controvalore di buoni postali di circa 90.000 euro che avevo accumulato negli anni e frutto di sacrifici: poiché i buoni erano variamente intestati a me, i due figli ed il nipote, abbiamo ritenuto, con accordo tra le parti, di dividerli non secondo le intestazioni ma in un modo che tutti abbiamo ritenuto più equo, tralasciando le spettanze di legge in base alle varie intestazioni.
Non ho trattenuto niente per me avendo una pensione di circa 1600 euro ed avendo da parte qualche soldo investito in obbligazioni che mi permettono di soddisfare eventuali spese voluttuarie e qualche viaggio di tanto in tanto.
E' sempre stata una mia idea che la mia casa andasse in eredità a mio nipote, fermo restando che i due figli ne potessero usufruire durante la loro vita, ma evitando che alla mia morte ci fosse una spartizione al 50% tra i due figli e successivamente quando sarà passasse a mio nipote, che tra l'altro è un ricercatore che vive e lavora in Danimarca, e difficilmente la occuperà stabilmente.
Posso fare un atto di vendita della nuda proprietà a mio nipote riservando l'usufrutto vita natural durante a me ed ai miei due figli, in modo da trasferirgli il bene quando sono ancora in vita ed evitargli tutte le conseguenze di successione che negli anni si verificherebbero ?
Naturalmente l'atto di vendita si concretizzerà col pagamento di una somma congrua relativa al valore della casa ed ai vincoli di usufrutto per me ed i due figli?
O quale altra soluzione mi si prospetta ?
Ringrazio sin d'ora tutti quelli che vorrano aiutarmi nel risolvere il caso
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti e grazie allo staff per il messaggio di benvenuta;
chiedo qualche delucidazione su una mia posizione personale;
sono vedova ed ho un appartamento che abito che è sempre stato di mia proprietà al 100%; ho inoltre due figli, uno celibe ed una coniugata con un figlio, mio nipote celibe di 25 anni.
Qualche mese fa' ho donato ai due figli ed al nipote il controvalore di buoni postali di circa 90.000 euro che avevo accumulato negli anni e frutto di sacrifici: poiché i buoni erano variamente intestati a me, i due figli ed il nipote, abbiamo ritenuto, con accordo tra le parti, di dividerli non secondo le intestazioni ma in un modo che tutti abbiamo ritenuto più equo, tralasciando le spettanze di legge in base alle varie intestazioni.
Non ho trattenuto niente per me avendo una pensione di circa 1600 euro ed avendo da parte qualche soldo investito in obbligazioni che mi permettono di soddisfare eventuali spese voluttuarie e qualche viaggio di tanto in tanto.
E' sempre stata una mia idea che la mia casa andasse in eredità a mio nipote, fermo restando che i due figli ne potessero usufruire durante la loro vita, ma evitando che alla mia morte ci fosse una spartizione al 50% tra i due figli e successivamente quando sarà passasse a mio nipote, che tra l'altro è un ricercatore che vive e lavora in Danimarca, e difficilmente la occuperà stabilmente.
Posso fare un atto di vendita della nuda proprietà a mio nipote riservando l'usufrutto vita natural durante a me ed ai miei due figli, in modo da trasferirgli il bene quando sono ancora in vita ed evitargli tutte le conseguenze di successione che negli anni si verificherebbero ?
Naturalmente l'atto di vendita si concretizzerà col pagamento di una somma congrua relativa al valore della casa ed ai vincoli di usufrutto per me ed i due figli?
O quale altra soluzione mi si prospetta ?
Ringrazio sin d'ora tutti quelli che vorrano aiutarmi nel risolvere il caso

Buonasera.
Tutto corretto, considerando che vuole fare un atto di compravendita, con relativa somma congrua.
Dicesi successione "inter vivos".

Tuttavia mi pare che uno dei suoi figli, quello celibe, resti più svantaggiato rispetto all'altra.
Per parificare le cose, il figlio celibe dovrebbe ricevere una somma pari al valore della metà dell'appartamento che lascia a suo nipote.
Esattamente come avete fatto x i buoni postali.

In fondo in linea genealogica è suo figlio l'avente causa non suo nipote.

Se anche il suo figlio celibe, (dopo la sua scomparsa) mettesse al mondo un figlio?
La nonna ha lasciato la casa ad un nipote e all'altro no..
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto