Dipende, potrebbe decidere di provare a vendere il solo 50% (il Giudice, ma rimanendo nell'esempio iniziale parliamo del 25%)... Quante aste ci sono in cui si vende 1/6, 1/2 di un immobile? E' pieno... Ed è chiaro che i restanti comproprietari hanno destato sospetto di non essere interessati...
all'asta ci va tutto quello che ci deve andare, se io sono un creditore e chiedo il fallimento di un debitore insolvente o ottengo il pignoramnto di ciò che ha, poi lo stato, per poter garantire al massimo i miei diritti, fatto tutto l'iter alternativo manda all'asta, sia questo un intero o un centesimo di qualcosa.
Altro è pensare che ci sia chi acquista quote di proprietà indivise, le quali non sono quasi mai appetibili, infatti restano li e subiscono i ribassi di ritofino a trovare, nel migliore dei casi, un accordo con il debitore (che se la ricompra con due euro con una testa di legno) o con qualcuno a esso vicino o con gli altri comproprietari.
Questo tipo di interventi di recupero credito sono assoltuamente deleteri per lo stato, per il creditore e per il debitore il 90% delle volte non ci guadagna nessuno.
C'è da dire poi che le proprietù con molti comproprietari spesso sono proprietà abbandonate (proprio per la loro natura, dove tanti comandano...) o ereditate e laciate a marcire... quindi nel caso, trattando con tutte le parti nel giusto modo, si potrebbe anche acquistare tranquillamnte il tutto ,guadagnando sulla parte colpita dal provvedimeto... ma sono operazioni che vanno fatte quando c'è molta convenienza e sono delicate.
ho seguito diverse casistiche di questo tipo, per quanto riportato da progetto casa a me non risulta affatto in quanto gli effetti di un pignoramento, a quanto so, colpiscono solo le quote dei debitori conivolti e non dei comproprietari del bene (ci mancherebbe) se non per effetto indiretto. Le tre modalità di divisione (natura, vendita quota e divisione) non mi pare comprendano di colpire anche le quote di coloro che non hanno colpe e quindi di poterle vendere come se soggette all'esecuzione. Mi ricordo addirittura che un curatore e un giudice hanno passato dei guai e vennero sostituiti dopo che io protestai perchè alla mia cliente veniva messo all'asta l'intero, quando il fallimento (derivante da una circonvenzione, ma che non è mai stata portata in giudizio quindi ininfluente a tutti gli effetti) doveva colpire solo la usa quota e nonquella del figlio (bene ereditato da entrambi al 50%)... la messa all'asta venne annullata e il provvedimento venne riscritto con la giusta quota del 50%... fino a che siamo riusciti a farla ricomprare al figlio (la quota della madre, oggi morta) a 35k (da 90k).