Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Oggi sono imbestialita e la mia considerazione nei confronti delle banche e del fisco è scesa ulteriormente, anche se non lo credevo possibile :pollice_verso:

Vendita di un immobile di proprietà di una SRL in liquidazione, senza passività, con mutuo residuo di modesta entità.
Commercialista liquidatrice residente a 100 Km dal comune dove è situato l'immobile e dal notaio rogante.

Mutuo richiesto a Unicredit pari a circa il 70%. Valore di perizia superiore di 20.000 euro rispetto a quello d'acquisto.
Tutto a posto.

Rogito fissato per lunedi 4 maggio ore 14.

Oggi giovedi 30 aprile ore 12,20: la funzionaria addetta ai mutui dell'Unicredit ci chiama per dirci che necessita un certificato di vigenza della Società venditrice IN ORIGINALE e l'assenso alla cancellazione dell'ipoteca (richiesta questa ovvia).

Telefonata alla liquidatrice, che va telematicamente sul sito della Camera di Commercio e si mette in contatto con la bancaria per sapere come vuole questo certificato...
La bancaria lo vuole IN ORIGINALE, cioè stampato dalla Camera di Commercio e uno si chiede: a che serve la telematica, se poi si vuole il cartaceo ????

Telefonate convulse tra noi e la liquidatrice, dovute al fatto che sono le 12,40, che domani è festa, poi sabato, poi domenica e lunedi abbiamo il rogito...
Decidiamo di andare noi alla CCIA per ritirare questo certificato e, miracolo, oggi è il giorno in cui sono aperti anche di pomeriggio...

Ore 15,15: Si va alla CCIA e si rifiutano di fare il certificato perchè NEL 2008 IN MERITO AL PAGAMENTO DI NON SO QUALE ADEMPIMENTO FISCALE NON SONO STATI PAGATI € 15,02 E NON E' POSSIBILE PAGARLI A LORO PERCHE' LA PRATICA E' PASSATA AD EQUITALIA.

La liquidatrice non ha mai ricevuto la cartella di Equitalia (ripeto, il mancato pagamento è del 2008 !) probabilmente (dico io) perchè per lucrarci sopra fanno passare gli anni...
Si mette in contatto con Equitalia a Bologna, riesce a far recuperare la pratica, si mette d'accordo con i vampiri per andare lunedi mattina a pagare prima del rogito, e noi andremo a recuperare il pagamento per portarlo in Banca.

Ore 18,20. Il notaio ci telefona per dirci che Unicredit ha cambiato idea. Non vuole più la cancellazione d'ipoteca con la Legge Bersani, ma pretende la cancellazione d'ipoteca tramite atto notarile.

Rogito spostato a data da destinarsi.

Devo commentare ????
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Oggi sono imbestialita e la mia considerazione nei confronti delle banche e del fisco è scesa ulteriormente, anche se non lo credevo possibile :pollice_verso:

Vendita di un immobile di proprietà di una SRL in liquidazione, senza passività, con mutuo residuo di modesta entità.
Commercialista liquidatrice residente a 100 Km dal comune dove è situato l'immobile e dal notaio rogante.

Mutuo richiesto a Unicredit pari a circa il 70%. Valore di perizia superiore di 20.000 euro rispetto a quello d'acquisto.
Tutto a posto.

Rogito fissato per lunedi 4 maggio ore 14.

Oggi giovedi 30 aprile ore 12,20: la funzionaria addetta ai mutui dell'Unicredit ci chiama per dirci che necessita un certificato di vigenza della Società venditrice IN ORIGINALE e l'assenso alla cancellazione dell'ipoteca (richiesta questa ovvia).

Telefonata alla liquidatrice, che va telematicamente sul sito della Camera di Commercio e si mette in contatto con la bancaria per sapere come vuole questo certificato...
La bancaria lo vuole IN ORIGINALE, cioè stampato dalla Camera di Commercio e uno si chiede: a che serve la telematica, se poi si vuole il cartaceo ????

Telefonate convulse tra noi e la liquidatrice, dovute al fatto che sono le 12,40, che domani è festa, poi sabato, poi domenica e lunedi abbiamo il rogito...
Decidiamo di andare noi alla CCIA per ritirare questo certificato e, miracolo, oggi è il giorno in cui sono aperti anche di pomeriggio...

Ore 15,15: Si va alla CCIA e si rifiutano di fare il certificato perchè NEL 2008 IN MERITO AL PAGAMENTO DI NON SO QUALE ADEMPIMENTO FISCALE NON SONO STATI PAGATI € 15,02 E NON E' POSSIBILE PAGARLI A LORO PERCHE' LA PRATICA E' PASSATA AD EQUITALIA.

La liquidatrice non ha mai ricevuto la cartella di Equitalia (ripeto, il mancato pagamento è del 2008 !) probabilmente (dico io) perchè per lucrarci sopra fanno passare gli anni...
Si mette in contatto con Equitalia a Bologna, riesce a far recuperare la pratica, si mette d'accordo con i vampiri per andare lunedi mattina a pagare prima del rogito, e noi andremo a recuperare il pagamento per portarlo in Banca.

Ore 18,20. Il notaio ci telefona per dirci che Unicredit ha cambiato idea. Non vuole più la cancellazione d'ipoteca con la Legge Bersani, ma pretende la cancellazione d'ipoteca tramite atto notarile.

Rogito spostato a data da destinarsi.

Devo commentare ????
Te lo giuro che a quattro righe dalla fine del tuo post ho pensato anche io alla cancellazione tramite notaio oppure ad una malattia improvvisa del dirigente Unicredit

Fossi io l'acquirente cambierei banca per principio, un mutuo in meno e due cc chiusi per quella filiale
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Oggi sono imbestialita e la mia considerazione nei confronti delle banche e del fisco è scesa ulteriormente, anche se non lo credevo possibile :pollice_verso:

Vendita di un immobile di proprietà di una SRL in liquidazione, senza passività, con mutuo residuo di modesta entità.
Commercialista liquidatrice residente a 100 Km dal comune dove è situato l'immobile e dal notaio rogante.

Mutuo richiesto a Unicredit pari a circa il 70%. Valore di perizia superiore di 20.000 euro rispetto a quello d'acquisto.
Tutto a posto.

Rogito fissato per lunedi 4 maggio ore 14.

Oggi giovedi 30 aprile ore 12,20: la funzionaria addetta ai mutui dell'Unicredit ci chiama per dirci che necessita un certificato di vigenza della Società venditrice IN ORIGINALE e l'assenso alla cancellazione dell'ipoteca (richiesta questa ovvia).

Telefonata alla liquidatrice, che va telematicamente sul sito della Camera di Commercio e si mette in contatto con la bancaria per sapere come vuole questo certificato...
La bancaria lo vuole IN ORIGINALE, cioè stampato dalla Camera di Commercio e uno si chiede: a che serve la telematica, se poi si vuole il cartaceo ????

Telefonate convulse tra noi e la liquidatrice, dovute al fatto che sono le 12,40, che domani è festa, poi sabato, poi domenica e lunedi abbiamo il rogito...
Decidiamo di andare noi alla CCIA per ritirare questo certificato e, miracolo, oggi è il giorno in cui sono aperti anche di pomeriggio...

Ore 15,15: Si va alla CCIA e si rifiutano di fare il certificato perchè NEL 2008 IN MERITO AL PAGAMENTO DI NON SO QUALE ADEMPIMENTO FISCALE NON SONO STATI PAGATI € 15,02 E NON E' POSSIBILE PAGARLI A LORO PERCHE' LA PRATICA E' PASSATA AD EQUITALIA.

La liquidatrice non ha mai ricevuto la cartella di Equitalia (ripeto, il mancato pagamento è del 2008 !) probabilmente (dico io) perchè per lucrarci sopra fanno passare gli anni...
Si mette in contatto con Equitalia a Bologna, riesce a far recuperare la pratica, si mette d'accordo con i vampiri per andare lunedi mattina a pagare prima del rogito, e noi andremo a recuperare il pagamento per portarlo in Banca.

Ore 18,20. Il notaio ci telefona per dirci che Unicredit ha cambiato idea. Non vuole più la cancellazione d'ipoteca con la Legge Bersani, ma pretende la cancellazione d'ipoteca tramite atto notarile.

Rogito spostato a data da destinarsi.

Devo commentare ????

Magari sbaglio ma tutte le volte che vivo certe situazioni mi arrabbio con le persone e non con le istituzioni. Qui la chiamiamo erroneamente burocrazia ma il termine giusto è incapaci/menefreghisti. Sono gli uomini che creano certe situazioni non le istituzioni. Figurati se è possibile che certi documento debbano essere reperiti cartacei quando esistono banche dati pubbliche.
 

angy2015

Membro Assiduo
Traggo spunto da questa interessante discussione per evidenziare il buon comportamento di questa agente immobiliare che si danna per portare a termine quello che io ritengo faccia parte del suo lavoro, mentre ricordo che in qualche discussione precedente ci sono stati molti pareri di agenti che ritenevano concluso il loro lavoro alla stipula del compromesso.
Per quanto riguarda il caso particolare purtroppo essendo una srl in liquidazione e probabilmente con un mutuo fondiario in estinzione la banca adotta vie più cautelative.
Però l'atto si poteva fare lo stesso se il notaio faceva in tempo a prepararlo aggiungendo l'estinzione del mutuo e reperendo un funzionario per la firma della banca che erogò il fondiario.
 

Agenzia Castello

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Io non capisco perché si prendano sempre all'ultimo le banche alle volte avvisano la mattina stessa ma cavolo hai avuto mesi.
Una volta un cliente viene giù il perito della banca architetto, scrive sulla perizia che il terreno è PEEP cosa non vera in quanto un lotto della lottizzazione è peep non tutto, ma lui legge male le carte e fa la perizia così, la cassa di risparmio dice che non può fare il mutuo se PEEP bisogna rifare la pratica, l architetto nostro contatta il perito della banca e gli spiega carte alla mano l errore, sapete cosa ha risposto il perito? 'Io ormai ho scritto così è la perizia non la cambio' ma cavolo di fronte ad un errore palese! Cambiata banca
 

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