andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Io penso che "là fuori" nel mondo immobiliare ci sia la stessa diversità di soggetti che possiamo trovare "qui dentro" al forum.

Quindi..

Sarei curioso di vedere l'incontro tra l'omologo di @Mil :triste: e quello di @PyerSilvio :fico:

:sorrisone:

Ora torno a vendere..
Bilo a 150k ?
Quadri a 350k ?
A ciascuno il suo..
Ti piace lo scontro all'ultimo sangue, vedo. Non ti basta un po' di trattativa tanto per fare scena e accontentare il pubblico :risata:
 

Mil

Membro Senior
Già, però in provincia non c'è stato il bollone delle città. Pagato caro, ma da 90 a 70 ancora ragionevole in 10 anni.
il bollone c'è stato ovunque in misura proporzionale a parte il sud, abituato dall'unità d'Italia alla desertificazione migratoria e industriale e con popolazioni poco avvezze a comprare casa indebitandosi a strozzo: lì la bolla non poteva gonfiarsi e infatti è stata a macchia di leopardo, mantenendo per assurdo più sano il tessuto.
Chi ha investito e investe ancora oggi nei capoluoghi o grandi città del centro nord va incontro a rischi perdite maggiori perchè non aveva calcolato la crisi generalizzata e la sproporzione stridente con quotazioni che sarebbero state fantasiose anche in clima di debito pubblico zero e crescita 8%. Questo sia chi ha acquistato per investimento sia in misura più drammatica chi ha comprato come abitazione.
In città i prezzi sono strasaliti e sono ancora ben lontani dal punto di partenza. Sono calati come fuori, di un 20/30%, dopo che erano almeno raddoppiati se non ben oltre. Mi ripeto, ma chi comprava un appartamento da 600 milioni a Milano era un signore decisamente benestante e portava a casa 200 mq se non di più, in zone più che discrete e semicentrali. Adesso per 300k euro sei un po' piu di un pezzente se vuoi stare in zone analoghe. Diciamo che prendi un centinaio abbondante di mq, non oltre.
Fuori i prezzi sono saliti, ma sono anche scesi. Probabilmente siamo a livelli di fine lira o quasi. Saliti poco e scesi altrettanto.
ma sai, facendo un ragionamento di più ampio respiro quello che è cambiato è anche il cervello medio delle persone, il vero motore che consente a qualunque trovata speculativa di attecchire.
A Milano con 600 milioni prendevi un bell'immobile perchè la generazione che ci ha vissuto era in grado di fare delle valutazioni sensate sia sul tipo di immobili sia sulla durata dell'indebitamento molto più degli acquirenti attuali.
Oggi che la parte intelligente del Paese emigra (+100 mila connazionali all'estero tra ingegneri, ricercatori etc. e un boom di frontalieri) rimangono extracomunitari e scarti di dna.
Tutte persone disposte ad indebitarsi per un trilocale i primi perchè non hanno nulla da perdere e al momento opportuno spariscono con i debiti o vanno a sfruttare welfare di Paesi più avanzati (Germania, paesi scandinavi etc.), i secondi perchè se fossero intelligenti capirebbero che c'è un problema e non comprerebbero.
Invece vengono sul forum a chiedere se due precari possono spararsi un mutuo di trent'anni per prendere un bilocale a peso d'oro, concentrando l'attenzione più sulla fattibilità della cosa che sull'irragionevolezza di ciò che stanno comprando e come.

Ora la crisi, il precariato etc. hanno comunque abbattuto di molto questo fenomeno (motivo per cui è inevitabile che non ci sia incontro domanda offerta, le difficoltà reali rendono più scaltre anche le masse che una volta protestavano oggi si limitano a bloccare i consumi ragion per cui anche chi deve investire ci pensa molto bene). Rimane il fatto che a ben guardare le bolle speculative sull'immobile attecchiscono (a meno di trovarsi in un paradiso fiscale) laddove le popolazioni stesse sono piuttosto stupide e dove soprattutto l'economia reale va peggio. Il contrario esatto di ciò che avviene per mercati molto più concorrenziali come l'auto, ad esempio.
In tutto questo io penso comunque che sia tempo di allinearsi e non confidare eccessivamente sulla stupidità umana, il tutto prima del tracollo inevitabile dell'intero comparto. Da qui le mie riflessioni su modifiche radicali nell'offerta, specie delle nuove costruzioni (ma andrei o.t.)
 
Ultima modifica:

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Mai lette tante stupidaggini in un unico commento. Ma non mi meraviglio: per fare il lavoro che proprio non t'invidio bisogna ribaltare la realtà dei fatti e negare l'evidenza. Tipo che ci sono fior di persone danarose e non certo coppiettine sprovvedute ad alimentare il gonfiatissimo mercato: sei ingrato all'idiozia umana che ti permette, finora, di sopravvivere vendendo "i chiodazzi senza ascensore". Sentiamo, chi te li compra? I sessantenni con un bel conticino in banca? Almeno belfagor o come si chiama ha l'onestà intellettuale di dire le cose come stanno e di riconoscere da chi è formato il mercato.
Comunque questo atteggiamento sulla difensiva è assolutamente controproducente, se non l'hai ancora capito. E anzichè fare il difensore dei progettisti e delle maestranze egizie faresti bene a riconoscere che l'80% del nuovo è costituito da case pessime, così come ti dicono a quattr'occhi tutti gli Agenti Immobiliari: almeno non sfiguri quando poi il nuovo non lo vendi. Non hai neppure il buon senso di intuire che solo il riconoscere che c'è un errore di fondo e che bisogna cambiare può salvare te e la tua categoria dal fatto di essere sistematicamente esclusi dalle mediazioni.

..Probabile che leggendole, hai gia' il tuo (pre)giudizio, circostanza che ti impedisce di pensare e di andare oltre nell'esame dei concetti.

Ti confermo gli andamenti del mercato come te li ho esposti e ti ribadisco, che di nuove costruzioni ce ne sono ormai pochissime.
Proprio perche', visti i chiar di luna, pochissimi si sono azzardati a farle.

Quelle poche realizzate, sono costituite da pezzi importanti, in edifici di alto pregio, di metrature generose, con prezzi decisamente, fuori dalla portata di molti.

Un trend inverso a quanto si e' visto e vissuto negli anni trascorsi.

Cio' perche' e' assai piu probabile, che vengano venduti, se proposti e pensati, per clientele che i quattrini li hanno.

In quei contesti, sono rimasti in vendita, i pezzi piu' modesti o i "normalini", come li definisco io.
Gli alloggi al primo piano o i "fuori squadra".
Mentre i pezzi costosi sono andati gia' venduti da tempo.

Misteri anche questi, che potrai farti spiegare dal tuo amico sociologo, se non credi a me.

Per quanto riguarda i chiodazzi e i loro acquirenti, ti riporto la cronaca di fatti realmente avvenuti e che avvengono.

Vendo un tre locali al terzo piano senza ascensore.

Alloggio della nonna acquisito dalla morte dell'anziana.

Lo rileva un piccolo impresario per 55k euro che lo ristruttura.

Sei mesi dopo lo rivendo ad un privato a 113k

Un vero spaccamaroni.

L'alloggio poteva benissimo essere venduto a 130k.
Ma cosi' e' andata.

Sono trascorsi altri sei mesi e lo stesso alloggio, bene arredato e fotografato, e' stato rimesso in vendita ad oltre 160k.

Ti confesso che in cuor mio, ammetto che cosi' come e' proposto e "adornato" l'appartamento, il rischio e' reale.

Che qualcuno, coppietta giovane o no, "abbocchi", andando ad acquistare l'alloggio, su questa nuova scorta.

Cosi' sara' che in meno di un anno, lo stesso "chiodazzo", passa di mano almeno tre volte.

Se vuoi, sara' mia cura, tenerti aggiornato.
 

Mil

Membro Senior
..

Misteri anche questi, che potrai farti spiegare dal tuo amico sociologo, se non credi a me.
veramente il sociologo conferma solo a livello più "macro" ciò che vedo nella realtà, per fortuna molto più con il binocolo come chi osservi una petroliera affondare lentamente.

..Per quanto riguarda i chiodazzi e i loro acquirenti, ti riporto la cronaca di fatti realmente avvenuti e che avvengono.
Vendo un tre locali al terzo piano senza ascensore.
Alloggio della nonna acquisito dalla morte dell'anziana.
Lo rileva un piccolo impresario per 55k euro che lo ristruttura.
Sei mesi dopo lo rivendo ad un privato a 113k
Un vero spaccamaroni.
L'alloggio poteva benissimo essere venduto a 130k.
Ma cosi' e' andata.
Sono trascorsi altri sei mesi e lo stesso alloggio, bene arredato e fotografato, e' stato rimesso in vendita ad oltre 160k.
Ti confesso che in cuor mio, ammetto che cosi' come e' proposto e "adornato" l'appartamento, il rischio e' reale.
Che qualcuno, coppietta giovane o no, "abbocchi", andando ad acquistare l'alloggio, su questa nuova scorta.
Cosi' sara' che in meno di un anno, lo stesso "chiodazzo", passa di mano almeno tre volte.
Se vuoi, sara' mia cura, tenerti aggiornato.
Ci sto: nonostante la mia scarsa fiducia nell'intelligenza media umana io dico che non lo vendono e che nessuno abboccherà. Ma possiamo sempre scommettere, accetto volentieri
 

andrea b

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Io l'ho visto in Italia, più precisamente nella ricca Lombardia e nella ricca Milano e dintorni.
A Milano i prezzi sono andati alle stelle e la gente comprava e si indebitava. Fuori, pur essendo saliti, pur nella follia, sono rimasti più "normali": il calo li ha riportati circa dove erano prima. A Milano sono ancora alti. Le richieste poi molto alte e infatti ne vedi alcuni arenati da anni. Buon per chi ci vive che evidentemente non ha urgenza di cambiare e può restarci dentro. Alcuni li vedo da oltre 3 anni. Ma se hai fretta (che so, cambi città per lavoro) ti tocca andare incontro alla domanda e al suo budget, altrimenti non vendi.
Fuori milano per quanto riguarda l'aspetto qualitativo delle costruzioni, quindi escludendo altre considerazioni, spesso trovi case migliori, più gradevoli alla vista e meglio costruite, a prezzi decisamente inferiori. Più alla portata della persona media. Eppure faticano a venderle. Perché?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Fuori milano per quanto riguarda l'aspetto qualitativo delle costruzioni, quindi escludendo altre considerazioni, spesso trovi case migliori, più gradevoli alla vista e meglio costruite, a prezzi decisamente inferiori. Più alla portata della persona media. Eppure faticano a venderle. Perché?

Perchè rimane il falso mito della città e della sua comodità...
 

Mil

Membro Senior
Io l'ho visto in Italia, più precisamente nella ricca Lombardia e nella ricca Milano e dintorni.
A Milano i prezzi sono andati alle stelle e la gente comprava e si indebitava. Fuori, pur essendo saliti, pur nella follia, sono rimasti più "normali": il calo li ha riportati circa dove erano prima. A Milano sono ancora alti. Le richieste poi molto alte e infatti ne vedi alcuni arenati da anni. Buon per chi ci vive che evidentemente non ha urgenza di cambiare e può restarci dentro. Alcuni li vedo da oltre 3 anni. Ma se hai fretta (che so, cambi città per lavoro) ti tocca andare incontro alla domanda e al suo budget, altrimenti non vendi.
Fuori milano per quanto riguarda l'aspetto qualitativo delle costruzioni, quindi escludendo altre considerazioni, spesso trovi case migliori, più gradevoli alla vista e meglio costruite, a prezzi decisamente inferiori. Più alla portata della persona media. Eppure faticano a venderle. Perché?

Perchè sono ancora più in bolla che a Milano, anche se non sembrerebbe dato il prezzo "nominale"che potrebbe apparire accettabile ma a conti fatti non lo è.
Tutto è relativo, compresa la difficoltà di raggiungere il capoluogo da pendolari quando non vivi in una città europea con tredici linee di metro e diciotto tangenziali.
Metà di chi vende fuori Milano (tranne i frontalieri, unico mercato che salvo cambiamenti esogeni può ancora tenere) è composta da gente che ha realizzato dopo qualche anno di aver fatto un enorme sbaglio: con un calo generalizzato di domanda nella stessa città e le vendite inchiodate è evidente che gli effetti poi si avvertono in misura ancor più pesante anche in tutto il circondario.
Le medesime considerazioni valgono per tutti i centri medio grandi italiani con picchi credo proprio a Roma, dove queste problematiche di pendolarismo (unite alla bolla) sono ancora più evidenti.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Ci sto: nonostante la mia scarsa fiducia nell'intelligenza media umana io dico che non lo vendono e che nessuno abboccherà.

..Pheega DECIDITI.

Frattanto ti occorra valutare alcuni dati.

Che smentiscono (nuovamente) ipso facto ciò che vieni a sostenere.

Nei vari passaggi, che hanno portato gli eredi della nonna, a trasferire all'impresario, che poi a sua volta ha trasferito al privato, colui che ha ristrutturato l'appartamento, si è reso conto, che gli utili derivanti dalle mediazioni, hanno superato di gran lunga, quelli derivanti dalla ristrutturazione.

Fenomeni pure questi da psicoanalisi :risata:
 

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