Merlina

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti. Questo è il mio primo intervento su Immobilio.
Sono una privata cittadina e sto per mettere in vendita il mio appartamento.
Recentemente nel mio stabile sono state deliberate dall'assemblea spese straordinarie che, sono consapevole, sono a mio carico e sto pagando.
Gli altri condomini non sono altrettanto solleciti nel pagare le rate (... e l'amministratore ha palesato il fatto che siamo lontani dalla percentuale minima per poter iniziare i lavori...) e potrebbe essere che in futuro l'assemblea deliberi un dietrofront e non si parta per nulla.
Mi chiedevo se è possibile, in ottica di una vendita del mio immobile, di sottoscrivere un accordo tra me e l'acquirente in modo da rientrare - almeno in parte - della somma che ho versato a titolo di lavori straordinari, ovviamente nel caso in cui non si procedesse più.
Molte grazie a chi mi risponderà :)
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Mi chiedevo se è possibile, in ottica di una vendita del mio immobile, di sottoscrivere un accordo tra me e l'acquirente in modo da rientrare - almeno in parte - della somma che ho versato a titolo di lavori straordinari, ovviamente nel caso in cui non si procedesse più.
certo che è possibile. Puoi fare il tipo di accordo che vuoi e, in questo caso, mi pare doveroso.
Subentrano poi questioni di altro tipo ad esempio, nel caso si tratti di lavori importanti ed onerosi, un acquirente si porrà il dubbio di doverseli accollare in un futuro
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
sto per mettere in vendita il mio appartamento.

Ricorda che nel testo del rogito notarile di compravendita dovrai fare aggiungere questa clausola:

La parte venditrice si riserva il diritto di proseguire l'utilizzo delle detrazioni fiscali in corso relative a spese per interventi effettuati sull'immobile.---------------------

Così facendo potrai almeno recuperare il 50% delle spese straordinarie da te pagate. Sto parlando del recupero IRPEF per ristrutturazioni edilizie / risparmio energetico.

IMPORTANTE: Se non metti tale clausola, PER DEFAULT i recuperi IRPEF si trasferiscono automaticamente all'acquirente, anche se egli non ha speso un solo centesimo per le ristrutturazioni edilizie.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
molte grazie per le due preziose indicazioni ...
non escludo che mi occorreranno altre informazioni ....
intanto grazie e buon proseguimento :)

Siccome tu sei la venditrice, e siccome nella maggioranza dei casi il notaio lo sceglie l'acquirente, ricorda di contattare il notaio della parte acquirente in tempo utile per adattare il rogito. E ricorda anche che, a titolo di informativa precontrattuale, puoi farti spedire - il giorno prima del rogito notarile - una BOZZA del rogito notarile di compravendita per controllare se è tutto a posto: non parlo solo della clausola di salvaguardia relativa ai recuperi IRPEF, ma anche dei dati catastali e della descrizione dell'immobile compravenduto, nonché dell'anagrafica di parte acquirente e parte venditrice: in un rogito di (s)vendita dello scorso anno, ho dovuto correggere il giorno prima il cognome dell'acquirente, sbagliato in tutte le occorrenze del cognome presenti nel rogito. Magari - come nel mio caso - il notaio è bravo, però si avvale di segretari/segretarie pasticcioni/pasticcione.
 
Ultima modifica di un moderatore:
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Aggiungo un'altra cosa molto importante.

Gli Amministratori di Condominio hanno l'obbligo di comunicare all'Agenzia delle Entrate le generalità di coloro che hanno PAGATO le ristrutturazioni edilizie di natura CONDOMINIALE (come nel tuo caso).

Dovrai quindi adoperarti affinché l'Amministratore di Condominio del condominio dove tu risulti "condomina uscente", sia a conoscenza del fatto che i recuperi IRPEF continuano a spettare a te, anche se hai venduto l'immobile. Questo ai fini della certificazione che l'amministratore dovrà consegnarti a inizio 2020 (per le spese sostenute nel 2019), e ai fini della comunicazione all'agenzia delle entrate dell'esatto nominativo dell'avente diritto alla detrazione per la quota EFFETTIVAMENTE PAGATA.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
e l'amministratore ha palesato il fatto che siamo lontani dalla percentuale minima per poter iniziare i lavori.
Non esiste "percentuale minima" per poter iniziare i lavori; i soldi devono essere tutti versati , per poter cominciare.
Solo se il lavoro è fattibile in varie fasi, si può cominciare con la prima, poi raccolti i soldi per la seconda fase si esegue quella, e così via...

Accordarsi perché ti rendano i soldi se i lavori non saranno eseguiti è possibile, ma l'acquirente si troverebbe ad aver pagato per un immobile ristrutturato nelle parti comuni, e poi non solo i lavori non vengono fatti, ma non riceve lui il rimborso, e dovrà eventualmente pagare lui in seguito, se verranno deliberati un'altra volta.
Valuta bene, perché forse ti conviene continuare a pagare, e vendere considerando che all'acquirente o andrà il beneficio dei lavori eseguiti , o il rimborso se non saranno fatti.
Altrimenti vendi ad un prezzo inferiore , e lascia che paghi lui tutte le spese, rimborsandoti quelle gia versate.

Insomma , l'importante è che ci sia la massima chiarezza sul punto, e che tutto venga messo per iscritto.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Non esiste "percentuale minima" per poter iniziare i lavori; i soldi devono essere tutti versati , per poter cominciare.

A meno che a verbale d'assemblea non ci sia la dicitura, "per una questione di sicurezza, viene chiesto di incaricare immediatamente l’intervento anche se il fondo speciale non fosse completamente costituito.".

I condomini stessi, se abboccano su incitazione dell'Amministratore, possono derogare anche al principio generale che il fondo deve essere completamente costituito.

Aggiungo che nella mia situazione ha concorso all'approvazione della spesa e alla deroga, anche un condomino in debito di 7000 Euro, debito accumulatosi dal 2012, e con questo non aggiungo altro. Lui approva le spese, gli altri le pagano, l'amministratore fa spallucce: ha fatto decreto ingiuntivo nel 2014, ma ormai avrà perso efficacia, questo "signore" ha deciso di dare al condominio 2000 euro l'anno a prescindere da quanto effettivamente deve pagare, e poiché egli così facendo manifesta l'intenzione di voler appianare il debito, evidentemente per l'amministratore ciò è sufficiente per non mettergli all'asta la casa (e ciò è sufficiente anche per i restanti condomini).

Altrimenti vendi ad un prezzo inferiore , e lascia che paghi lui tutte le spese, rimborsandoti quelle gia versate.

Questo accordo deve però risultare da rogito notarile, in quanto normalmente le spese approvate prima del rogito restano in capo alla parte venditrice.
 

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