Elem

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Privato Cittadino
Buongiorno a tutti! Avrei proprio bisogno del vostro aiuto perché mi trovo in un vicolo ceco per una successione. Sto per firmare la successione per il decesso della mia mamma (sono unico erede). La mamma ha convissuto con una sua amica per anni e insieme hanno comprato la casa divisa al 50%. Ora spetta a me la metà della casa .Sorpresa! L'amica della mamma ha tirato fuori un testamento olografo dove la mamma le lascia la sua metà. Lei dice che non ha intenzione di pubblicarlo, ma così mi tiene il cappio al collo per 10 anni. Dice che lo vuole tenere... Dunque io firmo la successione, pago le imposte, pago le spese che ha ogni proprietario di casa e lei se domani decide di pubblicare il testamento, mi porta via il mio 50%.La mia domanda è : che cosa comporta se mi rifiuto di firmare la successione adesso e mai, visto che sono venuta a conoscenza del testamento ? fiscalmente come posso sistemare questo problema per non avere sanzioni. grazie e scusate per il "poema "!!!
 
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francesca63

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Privato Cittadino
CHE COSA COMPORTA SE MI RIFIUTO DI FIRMARE LA SUCCESSIONE ADESSO E MAI, VISTO CHE SONO VENUTA A CONOSCENZA DEL TESTAMENTO ?
C'è l'obbligo dell pubblicazione del testamento, art. 620 cc, e tenere nascosto un testamento è reato ( art. 490 c. p. , anche se non c'è vera sanzione).

Quindi parla nuovamente con l'amica di tua madre, che deve procedere alla pubblicazione, se si tratta di un "vero" testamento, oppure dovrai attivati tu per chiedere al tribunale un termine per la pubblicazione stessa.
Per ora non devi firmare la dichiarazione di successione; prima devi chiarire.
Evidentemente, se il testamento è valido, non sarai unico erede, e avrai diritto solo alla tua quota di legittima, che ammonta a metà del patrimonio di tua madre.

Credo che ti convenga consultarti con un notaio o avvocato, senza perdere altro tempo.
 

RobertodaBangkok

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Scusate ma lo sapete...sono "Il TRUCE"...la molto signora non desidera un ricordo della tua stimatissima mamma..desidera dei dane'. Soldi, sacchi, bombe, trombe..chiamateli come meglio desiderate. L ottima collega Francesca piu diplomaticamente ( ma lei non e' TRUCE ) ti ha consigliato benissimo. Vedrai che si fara' un bell accordo. IL TRUCE pensa sempre male...ma spesso non sbaglia.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
la molto signora non desidera un ricordo della tua stimatissima mamma..desidera dei dane'
E' possibile; io penso che l'obiettivo della mamma fosse di permettere alla sua amica di continuare a vivere nella casa acquistata insieme, anche se, forse ignorando la legge, avrebbe fatto meglio, per raggiungere l'obiettivo ed evitare contestazioni eccessive, a lasciare al figlio la nuda proprietà , e all'amica l'usufrutto ( se l'amica è intorno ai 70 anni, il valore dell'usufrutto sarebbe tra il 40/45%).
Così, invece, si dovrà discutere e forse andare per tribunali , cosa che sarebbe meglio evitare...
Vedrai che si fara' un bell accordo
Conviene sempre !
Suggerisco, appunto, usufrutto all'amica, nuda proprietà al figlio, più eventuale conguaglio.
 
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marcanto

Membro Senior
Professionista
Vi è anche altro aspetto .....se il testamento devolve tutto il 50% dell'appartamento all'amica.
è palese che lede il diritto del figlio, quindi giustamente:
e avrai diritto solo alla tua quota di legittima, che ammonta a metà del patrimonio di tua madre.
quindi il testamento andrebbe in una prima fase pubblicato, per poi essere impugnato da chi vede leso i suoi diritti
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
secondo me l'amica semplicemente ha paura di essere buttata fuori da casa; paura pertanto infondata.
quanto dice francesca (usufrutto all'amica, nuda proprietà alla figlia) sarebbe stata la soluzione ottimale.
a fronte di un accordo è comunque ancora perseguibile; non sarà proprio gratis, ma almeno rimarrebbero contente entrambe.
 
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francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Magari sbaglio...ma se convivevano come fossero una coppia, da X anni, non vale di per se che la signora abbia comunque il diritto di abitare la casa?
Si, in base alla legge Cirinnà del 2016, se hanno perfezionato la specifica dichiarazione all'anagrafe del Comune di residenza, relativa al legame affettivo e alla coabitazione in modo da ottenere il certificato di stato di famiglia.
In questo caso, c'è il diritto del convivente superstite di continuare ad abitare nella nella casa per un periodo non superiore a 5 anni anche dopo la morte del partner che era il proprietario dell’immobile.
Non ne avevo scritto, perché non se ne faceva riferimento nella domanda.
Tutto è possibile.
Comunque @Elem ha diritto a metà del patrimonio.
 

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