brina82

Membro Storico
Professionista
PS i soldi in mano non ce li ha un pincopallino qualunque, ma il Notaio in un conto "speciale" dedicato.

Certo, come abbiamo detto, questa cosa ha un costo dello stesso ordine di grandezza di un atto notarile.
 

Agenzia Castello

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
PS i soldi in mano non ce li ha un pincopallino qualunque, ma il Notaio in un conto "speciale" dedicato.

Certo, come abbiamo detto, questa cosa ha un costo dello stesso ordine di grandezza di un atto notarile.
Si lo so questo, conosco la legge ma da noi non la applica praticamente nessuno.

Al rogito si paga punto, da noi così si fa e nessuno fa deposito prezzo, al rogito il notaio vuole la lettera di assenso alla cancellazione dell'ipoteca, chi compra paga con circolari o bonifici urgenti, la banca di chi vende firma assenso alla cancellazione e se ne va con i soldi.
Anche non ci fossero mutui sempre al rogito il venditore va via coi soldi.
L'idea mia che poi ripeto è una MIA idea è che la cosa si potrebbe gestire in modo diverso senza bisogno di conti speciali, deposito prezzo dal notaio ecc.
 

Agenzia Castello

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Forse non ci stiamo capendo. Nel fare come ho indicato io, è tutto blindato.

Notaio stipula compravendita e il nuovo atto di mutuo. Incassa i soldi dalla nuova banca (questa ha la garanzia che fin quando la propria ipoteca non si consolida, i soldi sono in mano al Notaio).

La vecchia banca ancora non incassa soldi, perchè ce li ha il Notaio.

Al consolidamento della nuova ipoteca, a quel punto la nuova banca è garantita, dunque il Notaio può fare il bonifico alla vecchia banca, e questa provvederà alla cancellazione della prima ipoteca.

Così si hanno tutte le garanzie possibili e immaginabili, per tutti: al "consolidamento" (passatemi il termine) di ogni iscrizione/trascrizione nei registri immobiliari, si muovono i soldi.

No?
Questo ha dei costi logico, e ripeto so come funziona ma da noi mai fatto, come propongo io i costi non ci sono, poi ripeto ancora è una mia idea, spesso fanno di quei giri che non servono con le normative, sempre a mio modo di vedere.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
in virtù delle nuove norme i Notai chiedono sempre di avvalersi del deposito del prezzo: credo che sia un diritto dell'acquirente, e a quel punto le banche, garantite dal Notaio, credo siano costrette ad accettarne le condizioni, qualora l'acquirente se ne volesse avvalere.
A parte che nessuno chiede di effettuare il deposito prezzo dal notaio, in questo caso i soldi sarebbero già sul conto del notaio, e il venditore starebbe più tranquillo. Deve solo aspettare.
Nel caso in discussione, invece, il venditore firma, ma i soldi non li vede subito, nemmeno in mano al notaio...
Non va bene...
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Sono 20 anni che faccio questo lavoro, mio padre aveva 17 immobiliari, solo lui ha fatto 2500 case senza quelle che ho seguito di altri, mai successo che la banca dell'acquirente pagasse a trascrizione avvenuta, una volta ci han provato, non ricordo che banca, la società venditrice ha detto o mi date i soldi oggi o salta tutto e vendo ad una altro, la banca ha dato subito il circolare.

Perchè sei giovane.
Fino ai primi anni '90 era la regola, poi finalmente le Banche si sono ammorbidite...
 

Agenzia Castello

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Perchè sei giovane.
Fino ai primi anni '90 era la regola, poi finalmente le Banche si sono ammorbidite...
Eh giovane dai si moderatamente diciamo, ne ho 43 fra poco, comunque si so che prima facevano così anche qui da noi, la collega che lavora da 30 anni (l'agenzia qui prima che fosse nostra era dello zio della collega da metà anni 70) mi diceva che si ricorda di uno degli ultimi rogiti fatti così verso 2003-2005 ma era un caso sporadico, già da fine anni 90 inizio 2000 la situazione era quella attuale, almeno da noi.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Credo fosse il 1991, mi sono occupata di un grosso frazionamento e avevamo due banche convenzionate (una quella che era allora la Cassa di Risparmio di Bologna e l'altra era l'ex Credito Romagnolo).
La proprietà voleva l'erogazione contestuale.

A forza di incontri con le due banche sono riuscita ad ottenerla.

Dopo è stato tutto più facile.
 

GANGI ALESSANDRO

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Dico soltanto che è il solito giochetto delle banche.A me è capitato un caso dove la banca dopo l'avvenuto consolidamento dell'ipoteca ha effettuato il bonifico solo dopo 45 giorni di pressioni da parte di tutti,acquirente,venditori e legale.In un altro caso invece,il venditore ha preteso il saldo contestuale al rogito e l'acquirente ha obbligato la banca ad effettuarlo!Quindi se vogliono lo fanno!
 

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