brina82

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E' la legge. La nuda proprietà è una patata bollente, non solo per le spese straordinarie che sono a carico del nudo proprietario, ma anche perché se l'usufruttuario si fa ipotecare l'immobile, e poi rinuncia all'usufrutto, scarica melma sul nudo proprietario, oltre a concedergli la proprietà intera.
Se rinuncia all'usufrutto, non vedo perchè per il nudo proprietario dovrebbe esser peggio. Per me gli potrebbe andargli meglio, perchè magari potrebbe riuscire a godersi l'immobile prima, forse... Ma se così non fosse, male che gli va, non gli cambierebbe nulla!

Al nudo proprietario, dei debiti dell'usufruttuario, non importa un fico secco, altrimenti, in generale, la nuda proprietà varrebbe 0 e nessuno sarebbe così fesso da comprarla...

Invece, nella stima della nuda proprietà si tiene conto SOLAMENTE dell'età dell'usufruttuario, e basta (ovviamente, anche del sesso: si sa che le donne sono più longeve).
 

BrunoGR

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Se rinuncia all'usufrutto, non vedo perchè per il nudo proprietario dovrebbe esser peggio. Per me gli potrebbe andargli meglio, perchè magari potrebbe riuscire a godersi l'immobile prima, forse... Ma se così non fosse, male che gli va, non gli cambierebbe nulla!

Al nudo proprietario, dei debiti dell'usufruttuario, non importa un fico secco, altrimenti, in generale, la nuda proprietà varrebbe 0 e nessuno sarebbe così fesso da comprarla...

apppunto, magari il creditore iscrive un ipoteca sostitutiva su un altro diritto reale sempre dell'usufruttuario o procede ad un pignoramento dei beni del debitore..
Sempre ipotesi!..
 

BrunoGR

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Buongiorno a tutti!
Aggiornamento!
Ho parlato a lungo con il notaio che ha effettuato le dovute ricerche sul caso.

Non mi pare che sugli articoli del Codice Civile che sono stati citati, ci sia scritto che nudo proprietario ed usufruttuario debbano mangiare tutti i giorni il risotto assieme.

E' la legge. La nuda proprietà è una patata bollente, non solo per le spese straordinarie che sono a carico del nudo proprietario, ma anche perché se l'usufruttuario si fa ipotecare l'immobile, e poi rinuncia all'usufrutto, scarica melma sul nudo proprietario, oltre a concedergli la proprietà intera.

La nuova PIENA proprietà non viene gravata dalle passività dell'ex usufruttuario (l'ipoteca).
PUO' ACCADERE il caso in cui il creditore (lo stato) possa mettere in vendita l'USUFRUTTO per il tempo di vita rimanente dell'ex usufruttuario (che essendo anziano nessuno rischia di comprarlo).
il soggetto che ha la piena proprietà non rischia nulla se non i costi ordinari che si dovranno imputare di norma alle regolari proprietà (IMU, spazzatura ecc) finchè non verrà costituito l'usufrutto dal creditor, quindi può disporne liberamente (ESSENDO PROPRIETARIO) finchè non interverrà il creditore per chiedere (se vorrà farlo) l'espropriazione del SOLO usufrutto (che dovrà mettere in vendita, ma si estinguerà alla morte dell'ex usufruttuario). Inutile dire che in caso di vendita la proprietà è vincolata da ipoteca.
Caso risolto! spero possa essere d'aiuto in futuro per casi simili di cui internet è sprovveduto!.

Ne approfitto per chiedere, senza aprire un altro Thread.

Quali sono i costi (a parte la parcella) della rinunzia all'usufrutto?
Il notaio non mi ha potuto dire altro rimandando la domanda in sede di atto.

Da quello che ho potuto trovare sul web:
1)imposta di donazione per non parenti e affini ( 8%)
2)imposta di trascrizione (2%)
3)imposta catastale (1%)

queste sono le aliquote. Ma la base imponibile qual è?
il valore catastale moltiplicato per il coefficiente dell'età dell'usufruttuario?
 

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