Daniela1

Membro Junior
Professionista
Buongiorno a tutti,
sottopongo al Vostro giudizio e chiedo consiglio per il mio caso:
4 anni fa i miei genitori hanno concesso a mia sorella in comodato d’uso gratuito con contratto sottoscritto e registrato, l’appartamento di proprietà sottostante.
Mia sorella paga le proprie bollette, ma non paga alcun affitto. :shock:
Vi chiedo se ho qualche possibilità di intervento legale in quanto io vivo per conto mio e pago l’affitto.
Ho parlato con i miei genitori, ma la soluzione trovata da mio padre è quella di corrispondermi una somma di denaro, sui € 60.000,00 per aiutarmi ad acquistare un appartamento per conto mio.
Ho fatto presente che possono benissimo passare dal comodato d'uso gratuito ad un normalissimo contratto d'affitto, ma soprattutto mia madre ha "paura" della reazione di mia sorella. :affermazione:
A parte che tale somma non la accetterei mai, e non vorrei comunque che mia sorella, già godendo del gran risparmio dell’uso gratuito in futuro possa far pure richiesta della somma datami da mio padre. :triste:
Purtroppo non posso contare sulla buona fede di mia sorella, poiché già dal comportamento attuale per il futuro non posso augurarmi di meglio… :sad:
 

allberto

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Io, senza ragionare da agente ma da persona, valuterei quanto vale l'appartamento di tua sorella e, se per esempio vale 100.000 chiederei la stessa somma ai tuoi per acquistare una tua casa personale.

Tu dì che di sicuro quella resterà a lei e così eviterete problemi ora e nel futuro.
 

immobiliarevenezia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti,
sottopongo al Vostro giudizio e chiedo consiglio per il mio caso:
4 anni fa i miei genitori hanno concesso a mia sorella in comodato d’uso gratuito con contratto sottoscritto e registrato, l’appartamento di proprietà sottostante.
Mia sorella paga le proprie bollette, ma non paga alcun affitto. :shock:
Vi chiedo se ho qualche possibilità di intervento legale in quanto io vivo per conto mio e pago l’affitto.
Ho parlato con i miei genitori, ma la soluzione trovata da mio padre è quella di corrispondermi una somma di denaro, sui € 60.000,00 per aiutarmi ad acquistare un appartamento per conto mio.
Ho fatto presente che possono benissimo passare dal comodato d'uso gratuito ad un normalissimo contratto d'affitto, ma soprattutto mia madre ha "paura" della reazione di mia sorella. :affermazione:
A parte che tale somma non la accetterei mai, e non vorrei comunque che mia sorella, già godendo del gran risparmio dell’uso gratuito in futuro possa far pure richiesta della somma datami da mio padre. :triste:
Purtroppo non posso contare sulla buona fede di mia sorella, poiché già dal comportamento attuale per il futuro non posso augurarmi di meglio… :sad:

Ciao Daniela,

cercherò di darti alcune indicazioni che mi augoro possano esserti di aiuto.

Il Contratto di Comodato è regolato da precise norme dal nostro Codice Civile e nel tuo caso, senza comunque avere letto in dettaglio le condizioni scritte in quello registrato tra i tuoi genitori e tua sorella, si possono sottolineare comunque alcuni aspetti importanti :

1) I tuoi genitori sinchè sono in vita possono disporre dei loro beni secondo i loro voleri ed i propri intendimenti senza dover rendere conto a nessuno, l'importante è che però non compiano atti lesivi nei confronti dei futuri Legittimari (futuri eredi) : un contratto di Comodato non è un atto che lede i diritti dei futuri Legittimari.

2) E' importante analizzare l'eventuale termine inserito nel contratto di Comodato, mi spiego meglio :

a) il comodatario è obbligato a restituire la cosa alla scadenza del termine convenuto (art. 1809 C.C.). Comunque in caso di un urgente e impreveduto bisogno del comodante, questi può esigere la restituzione immediata.
Se non è convenuto un termine, né questo non risulti dall'uso particolare cui la cosa deve essere destinata, ai sensi dell'art. 1810 c.c., il comodatario è tenuto a restituire la cosa non appena il comodante gliene faccia richiesta.

b) il contratto di comodato può essere senza determinazione di data, in questo caso si parla di comodato precario.

c) la concessione in comodato di un immobile per tutta la vita del comodatario è un contratto a termine, di cui è certo l'"an" e incerto il "quando"; di conseguenza, stante la natura obbligatoria del contratto, gli eredi del comodante sono tenuti a rispettare il termine di durata del contratto stesso, avendo comunque pur sempre diritto - così come lo aveva il comodante - di recedere nelle ipotesi previste dagli art. 1804 comma 3, 1811 e 1809 comma 2 c.c. (Cass. 21059/2004).

d) L'art. 1809 c.c. (Restituzione) prevede che: "Il comodatario è obbligato a restituire (1246, 2930) la cosa alla scadenza del termine convenuto o, in mancanza di termine, quando se ne è servito in conformità del contratto.
Se però, durante il termine convenuto o prima che il comodatario abbia cessato di servirsi della cosa, sopravviene un urgente e impreveduto bisogno al comodante, questi può esigerne la restituzione immediata".

e) la morte del comodante estingue il comodato precario, non estingue quello a termine in quanto gli eredi subentrano nell'obbligo del comodante di consentire che il comodatario goda del bene per tutto il tempo stabilito (Cass. 9909/98).
Qualora nel contratto di comodato sia previsto un termine di durata, gli eredi del comodante sono tenuti a rispettarlo (Cass. 80/3834).

In generale dopo aver fatto queste semplici osservazioni (ogni caso poi può essere particolare), al momento secondo me non hai nessun diritto legale da opporre nè ai tuoi genitori nè a tua sorella.

Un caro saluto

Emanuele
 

Daniela1

Membro Junior
Professionista
Ringrazio entrambi per la cortese attenzione!
Il contratto di comodato prevedeva la scadenza dopo quattro anni, credo con rinnovo.
Attualmente purtroppo non ho dati certi, ho provato a cercarlo a casa ma non si trova... mumble mumble... :confuso:
Questo weekend ne riparlerò con i miei, e chiederò la copia del contratto.
Rispondendo ad Alberto, sarei della stessa opinione se non mi interessasse l'appartamento abitato dai miei. Chiedere lo stesso valore dell'appartamento di mia sorella (planimetria lievemente inferiore a quello dei miei) vorrebbe dire dividere a metà in un futuro l'appartamento sovrastante... E' in una bella zona, casa singola familiare con giardino, io con il valore attuale dell'appartamento di mia sorella riuscirei a prendere un buon appartamento ma condominiale... c'è una bella differenza...
Forse sbaglio. :domanda: Preferirei di gran lunga fare a meno di pensarci :disappunto:
Buona giornata! :fiore:
 

nonnopino

Membro Junior
A questo punto, non puoi dire ai tuoi genitori di cederti la nuda proprieta' del loro e la proprieta' dell'altro a tua sorella (che a questo punto si paga tutte le spese)? Da come la vedo, mi sembra che fra voi due non ci sia un grande accordo. O sbaglio? E quindi mi sembra che la tua "perdita" dell'usufrutto sia il rischio minore....
Poi dipende anche dall'eta' dei tuoi genitori ovviamente ;)
 

Daniela1

Membro Junior
Professionista
Purtroppo no, il rapporto tra me e mia sorella non è mai stato idilliaco, lei ha 7 anni più di me, e si è sempre comportata come figlia unica. :triste:
I miei sono vecchi e non , mio padre ha 70 anni, mia madre 65. Diciamo che pensano vecchio. Vista l'età credevo non si facessero abbindolare. ma evidentemente sbagliavo. Soprattutto mia madre è sempre stata molto succube di mia sorella, voglio e pretendo... ma chi non risica non rosica... :rabbia:
Anche se fossimo andate d'amore e d'accordo il discorso non cambia, se i figli sono due, bisogna trattarli allo stesso modo. Solo così si evitano incomprensioni e dissidi familiari.
Scusate lo sfogo, ma ho bisogno di avere varie opinioni in merito per farmi un'idea su cosa fare... :basito:
Grazie e cordiali saluti.
Daniela
 

nonnopino

Membro Junior
posso solo dirti che ti capisco, sto giusto andando ad una riunione di parenti per un'eredita' la cui divisione e' durata 16 anni e non e' ancora finita :triste:
il consiglio che ti posso dare e': chiarisci tutto prima, a costo di fare i conti della serva, perche' quando morissero i tuoi rischi di finire in un ginepraio inenarrabile (se tua sorella e' come la descrivi, niente di piu' facile che cerchi di impossessarsi di tutto).
al limite vai da un notaio e fatti aiutare (meglio se c'e' anche un avvocato).

in bocca al lupo,
nonnopino
 

immobiliarevenezia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Purtroppo no, il rapporto tra me e mia sorella non è mai stato idilliaco, lei ha 7 anni più di me, e si è sempre comportata come figlia unica. :triste:
I miei sono vecchi e non , mio padre ha 70 anni, mia madre 65. Diciamo che pensano vecchio. Vista l'età credevo non si facessero abbindolare. ma evidentemente sbagliavo. Soprattutto mia madre è sempre stata molto succube di mia sorella, voglio e pretendo... ma chi non risica non rosica... :rabbia:
Anche se fossimo andate d'amore e d'accordo il discorso non cambia, se i figli sono due, bisogna trattarli allo stesso modo. Solo così si evitano incomprensioni e dissidi familiari.
Scusate lo sfogo, ma ho bisogno di avere varie opinioni in merito per farmi un'idea su cosa fare... :basito:
Grazie e cordiali saluti.
Daniela

Ciao Daniela,

precedentemente Ti ho spiegato perchè attualmente non sei nella condizione di oppore alcun "diritto legale" nei confronti nè dei tuoi genitori nè di tua sorella, pertanto nè un notaio nè un avvocato ti possono aiutare.

Il problema principale è che tu vuoi contendere a tutti i costi a tua sorella il privilegio che ha acquisito (volente o nolente) dai tuoi genitori ma è corretto anche sottolineare che :

1) I tuoi genitori non potevano dare ad entrambe in comodato l'immobile, probabilmente sanno che sarebbero nati dalla eventuale convivenza degli screzi e probabilmente la cosa non era neanche fattibile per i rispettivi nuclei familiari.
2) I tuoi genitori, in base alle loro attuali possibilità, ti hanno comunque offerto una sorta di contropartita in denaro (60.000 euro non sono proprio pochi, in teoria sai quanti affitti ci paghi?)
3) Tieni conto che non vengono comunque lesi i tuoi diritti di Eredità sul bene immobile, mentre quelli di Tua sorella sui 60.000 euro a te elargiti probabilmente si....(opponibili da tua sorella solo se riesce a dimostrare il prestito).

Se fosse l'unico bene immobile dei tuoi genitori la soluzione sarebbe presto fatta per ristabilire la parità tra le sorelle :

- convincili ad effettuare un atto di donazione dell'immobile al 50% e 50% ;
- dopo l'atto puoi metterti d'accordo con tua sorella su un affitto "onesto" per la parte che occupa del 50% dell'immobile.

ATTENZIONE : questa soluzione implica che si possono aprire degli scenari, se non Vi è un pre-accordo (sull'affitto, sul diritto di abitazione, sul diritto di riacquisto del 50%, etc..), dove vi potete pigliare per i capelli (è un eufemismo) in eterno !!! E non vorrei che lo scopo tuo sia quello di scatenere vendette trasversali nei confronti di tua sorella :p.

E' chiaro che il mio intento è quello di spiegare i tuoi diritti legali ed eventualmente consigliarti sulla questione diciamo più "morale", lasciando però al tuo buon senso, la decisione sul come comportarti.

Per il resto hai il mio pieno appoggio morale !! :p:p:p

Un caro saluto.

Emanuele
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ciao Daniela,

precedentemente Ti ho spiegato perchè attualmente non sei nella condizione di oppore alcun "diritto legale" nei confronti nè dei tuoi genitori nè di tua sorella, pertanto nè un notaio nè un avvocato ti possono aiutare.

Il problema principale è che tu vuoi contendere a tutti i costi a tua sorella il privilegio che ha acquisito (volente o nolente) dai tuoi genitori ma è corretto anche sottolineare che :

1) I tuoi genitori non potevano dare ad entrambe in comodato l'immobile, probabilmente sanno che sarebbero nati dalla eventuale convivenza degli screzi e probabilmente la cosa non era neanche fattibile per i rispettivi nuclei familiari.
2) I tuoi genitori, in base alle loro attuali possibilità, ti hanno comunque offerto una sorta di contropartita in denaro (60.000 euro non sono proprio pochi, in teoria sai quanti affitti ci paghi?)
3) Tieni conto che non vengono comunque lesi i tuoi diritti di Eredità sul bene immobile, mentre quelli di Tua sorella sui 60.000 euro a te elargiti probabilmente si....(opponibili da tua sorella solo se riesce a dimostrare il prestito).

Se fosse l'unico bene immobile dei tuoi genitori la soluzione sarebbe presto fatta per ristabilire la parità tra le sorelle :

- convincili ad effettuare un atto di donazione dell'immobile al 50% e 50% ;
- dopo l'atto puoi metterti d'accordo con tua sorella su un affitto "onesto" per la parte che occupa del 50% dell'immobile.

ATTENZIONE : questa soluzione implica che si possono aprire degli scenari, se non Vi è un pre-accordo (sull'affitto, sul diritto di abitazione, sul diritto di riacquisto del 50%, etc..), dove vi potete pigliare per i capelli (è un eufemismo) in eterno !!! E non vorrei che lo scopo tuo sia quello di scatenere vendette trasversali nei confronti di tua sorella :p.

E' chiaro che il mio intento è quello di spiegare i tuoi diritti legali ed eventualmente consigliarti sulla questione diciamo più "morale", lasciando però al tuo buon senso, la decisione sul come comportarti.

Per il resto hai il mio pieno appoggio morale !! :p:p:p

Un caro saluto.

Emanuele
Condivido.
Un eventuale ulteriore suggerimento: per evitare un domani storie e storielle, valuterei il costo dell'affitto che si dovrebbe pagare per l'immobile in comodato a tua sorella, moltiplicherei questo importo per i mesi di occupazione ed avrei un'idea più chiara del "quantum" da discutere.
Faccio un esempio: prezzo dell'affitto in zona pari a 700 euro che moltiplicati per 48 mesi (4 anni) = €. 33.600 somma che tua sorella ha già ricevuto dai tuoi genitori.
Potete fare una scrittura dicendo che tua sorella ha già percepito 33.600 euro e che potrà rimanere ulteriori 38 mesi senza nulla pagare (comodato) e sino all'importo di €. 26.400.
Con i pregressi 33.600 assommano ad €. 60.000,00 che è una somma pari a quella che i tuoi genitori vogliono regalarti.
In questa maniera la bilancia è ferma a pareggio ed il patrimonio è divisibile nella sua interezza.

P.S.
Guarda che i tuoi genitori (70 e 65) non sono vecchi e neppure anziani perl'età che hanno.
Diciamo che sono un pò avanzati con gli anni rispetto a te.
Ne ho 62.......................
 

Daniela1

Membro Junior
Professionista
Ciao Antonello,
in riferimento all'età dei miei, in effetti affermavo che erano vecchi e non; più che altro pensano un pò vecchio :risata:
La mente può esser vecchia anche a 20 anni... come ancora splendente a 90! :sorrisone:
Buona giornata a tutti!! :fiore:

p.s.: mia sorella convive nell'appartamento, dite che ci siano ulteriori problemi?? :shock:
 

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