Graf

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Privato Cittadino
Piccolo saggio.


L’anno orribile per la Regina d’Inghilterra fu il 1992, questo è storicamente certo, ma noi, siamo in grado di asserire, quasi con sicurezza, che "l’annus horribilis" dei mediatori immobiliari è stato, indiscutibilmente, il 2010. Possiamo già anticipare questa brutta informazione? Io credo di sì.
Chissà, manca una giusta prospettiva storica per dirlo con certezza, ma possiamo azzardarla, perlomeno.
Il 2010, oltre che ad essere stato un anno comunque difficile, sarà, forse anche un anno breve? Che è cominciato il 19 Marzo e che finirà probabilmente un giorno di Novembre?
Consegnando, però, al prossimo anno, un futuro migliore?
Ce lo auguriamo tutti.


Ma adesso facciamo qualche passo indietro….riepiloghiamo le vicende che hanno interessato la categoria dei mediatori nel 2010. E che non si sono ancora esaurite. Serbando in sè ancora qualche minaccia concreta.

Tutti rammentiamo gli affanni, le ansie, le tensioni della convulsa giornata del 19 Marzo 2010, quando, molti intervenienti del forum, mostravano un desiderio spasmodico di “leggere”, nel futuro, il contenuto del Decreto Legislativo di recepimento della famigerata Direttiva Frankestein pardon!.... Bolkenstein solo quel giorno pubblicato in Gazzetta Ufficiale ( l’unico bollettino ufficiale che fa testo) e già guardavano, con la mente gli immaginari, scenari disegnati da Decreti Attuativi ancora di là da venire. ….

E si sosteneva sicuri: “Non credo affatto che li redigeranno entro due mesi… campa cavallo!” E, infatti sono passati già otto mesi… Novembre! Pare che Novembre 2010, sarà il mese della pubblicazione del Decreti Attuativi …ma potrebbe passare ( siamo in Italia…) un altro un semestre, se non qualche anno, che niente sarà successo….quindi… tutti fermi con la fantasia, annodate l’immaginazione galoppante e state sul pezzo, anzi in trincea, come tutti i santi giorni, come se niente fosse accaduto ( ed infatti QUASI niente è accaduto ...) e soprattutto riflettere sul fatto, oggi certo, sicuramente storico e, forse, sovvertitore di comode sicumere, arrivato tra capo e collo, come una fredda lama di ghigliottina: Zac! Sul patibolo degli interessi (?) europei ma, sicuramente,anche e soprattutto italiani ( sì! Franchising, sì!) è rotolata la testa sanguinante del Ruolo Pubblico degli A. I.!

Io mi domandavo, e me lo domando ancora dopo otto mesi, chi è stato il Robespierre? Chi è stato il crudele ghigliottinatore?
Qui, l’indagine si farebbe interessante e intrigante e mostrerebbe, comunque, una spessa e pesante cortina di fuliggine e di oscurità ( interessi nascosti?), se solo si riflettesse sul fatto che la Commissione Parlamentare aveva dato - ricordate? - a maggioranza, parere positivo sul mantenimento del ruolo degli agenti immobiliari, non certo sulla sua abolizione!

Non avendo un mio Uomo all’ Avana, non saprei cosa rispondere, ma un Robespierre ci deve essere stato, di sicuro, da qualche parte e va in giro, chissà? ancora adesso, con una ghigliottina tagliente e arrotata….
( A meno che, la Legge del Contrappasso abbia, nel frattempo, già colpito: chi di casa ferisce, di casa perisce...).
Nel 2010, (annus horribilis?) quindi niente più Ruolo per gli agenti immobiliari, ormai è assodato. Tutti si sono, ormai, rassegnati e la vita va avanti lo stesso….essa ha ripreso il suo solito tran tran...

Il tran tran, per il mediatore, significa, ancora oggi, tanti adempimenti, obblighi, vincoli, responsabilità. Quelli ci sono come prima. Quelli ci sono ancora tutti.
Di quelli, la Bolkenstein, si è dimenticata di “liberare” la categoria degli agenti immobiliari.

L’ONORE dell’albo è cancellato.
Gli ONERI legati alla sua esistenza rimangono e durano….Dura minga!

Si dice: nella vita occorre prendere, come vengono, onori ed oneri.
Nella particolarissima vita degli agenti immobiliari, occorre prendere solo gli oneri, come vengono, e come se vengono! E’ una vita ad handicap quella degli agenti evidentemente! Bella e soddisfacente; una vita con tanto di cravatta sopra la giacca, pardon! sopra la camicia di forza degli obblighi !

Ma a ben a ben pensarci anche gli agenti immobiliari possiedono gli onori. E tanti! Si, ma da dove provengono? Qual è la loro scaturigine? Non c’è più il ruolo…
Certo, ce l’hanno ce l’hanno… come no? Non si diceva, infatti “molti nemici molto onore?’”
Siccome i nemici degli agenti immobiliari ( dentro e fuori il Palazzo ) sono millanta, che tutta notte canta, allora gli onori, di cui si possono glorificare ed esaltare, saranno millanta e cento e ognuno è contento…

Ma a parte gli scherzi, qui i conti non tornano più. Basta!
Niente onore dell’albo? Allora niente oneri e responsabilità fiscale in solido!
Ce l’ha l’ avvocato una responsabilità in solido col cliente, oppure il geometra, o l’ingegnere? Mi sembra di no!
Però loro hanno, in compenso, tanto di Ordine e di Collegio. Hanno tanto onore e niente oneri!
Decisamente i conti, qui, non tornano! E a ruminare, a rimasticare, a rimuginare, ad andare col pensiero agli esami affrontati per iscriversi, finalmente da imprenditori, al ruolo pubblico, l’ irritazione sale, lievita….ah la pressione!

E allora? Perché dilaniarsi ancora sul Ruolo si e sul Ruolo no…occorre prendere la palla al balzo. Battere il ferro finché è caldo.

Qui, le associazioni di categoria ( FIMAA e FIAIP ) si devono attivare!
Mettersi in azione con una pressione lobbistica!
E se è tutto vero quello appena scritto, come è vero purtroppo, USARE L’ABOLIZIONE DEL RUOLO COME LEVA DI ARCHIMEDE PER SOLLEVARE LA CATEGORIA DEI AGENTI IMMOBILIARI DAGLI OBBLIGHI E DAGLI ADEMPIMENTI ESISTENTI.

No ruolo, no party!

Parola d’ordine:trasformare una sicura sconfitta in una occasione di vittoria. Mutare uno svantaggio in un beneficio. Andare in contropiede, attaccare il destino baro e cinico e sconfiggerlo. Mordere i polpacci degli interessi oscuri e contrapposti.

Chiusa un porta se ne può aprire un’altra.

Problema:Non c’è più il ruolo.

Opportunità: sollevare, davanti all’autorità politica ( Ministero dell’industria), la questione e rivendicare l‘ ”abbassamento” della qualifica, affinché anche gli obblighi siano diminuiti di conseguenza: gli agenti immobiliari sono “solo” commercianti di case?
Benissimo! E quando mai gli altri commercianti sono responsabili in solido con i clienti dal punto di vista fiscale?
Pretendere come buona e giusta la sacrosanta “par condicio” con gli altri commercianti e ausiliari del commercio. Questa è equità. Che non ci siano figli e figliastri. No alle palesi discriminazioni!

Altro Problema: l’ incompatibilità della professione.
Per me non è un problema ma un enorme vantaggio per i mediatori!
Io la difenderei a spada tratta. A scanso di equivochi e di fraintendimenti linguistici, lessicali e di punteggiatura.
Ci vuole poco a intenderla favorevolmente in entrata - gli altri ordini ( Avvocati, Architetti, Geometri…) hanno il potere contrattuale di inserirsi nella dialettica e di piegarla a loro favore - e allora la diga cederebbe e… buonanotte ai suonatori!!!
Meglio non svegliare il can che dorme.
Adesso, gli agenti immobiliari sono senza ruolo e pieni di obblighi e di doveri.
Brutta situazione. Vogliamo peggiorarla?
Si fa così: fare scoppiare il problema dell’incompatibilità e scoprire, alla fine delle trattative con la politica e con gli “altri”, di ritrovarsi senza ruolo, pieni di doveri, e senza neppure la diga dell’ incompatibilità, con geometri, architetti e avvocati che dettato legge dentro l’ ufficio del mediatore.

Non si è forse gioito per pochi giorni, illudendosi alla grande, del mantenimento del ruolo, perché i politici aveva assicurato ai quattro venti, che esso sarebbe stato difeso a spada tratta? Otto mesi fa, ricordate? per qualche settimana, si era tutti contenti e felici, si andava a letto tutti soddisfatti e leggeri.
Salvo poi, svegliarsi la mattina, madidi di sudore, senza la propria identità professionale, persa, chissà! durante la notte, nel buco nero di qualche incubo! Rubata con destrezza e con incommensurabile garbo!
Ecco, questa è la condotta usuale della nostra classe politica. Questo il loro costume. Questi i suoi comportamenti. Vogliamo fornire loro la possibilità di rifare lo scherzetto? Chissà se le FORZE OSCURE IN AGGUATO ( ma mica tanto…), che si aggirano, soprattutto all’interno della categoria, stanno aspettando proprio questo, un pretesto, una scusa, una scappatoia? Perché darsi la briga di fornirla?

Certo, se fosse possibile ritornare alla situazione ex ante, come era scritta nella formulazione iniziale della legge 39 del ’89, prima della riforma del 2001, dove l’incompatibilità in uscita, a favore dei mediatori, era a maglie più larghe, mentre quella in entrata nel ruolo (ex ruolo), a sfavore delle altre categorie professionali, era ugualmente strettissima, forse sarebbe meglio. Magari ci sono A. I. di mattina che desiderano fare gli assistenti sociali il pomeriggio…
Ma io personalmente starei in guardia. In vento non è favorevole. Esso non gonfia il vessillo degli Agenti Immobiliari! Tutt'altro!

Io mi batterei solo per sgravare la professione dai troppi obblighi che l’appesantiscono.
Meglio avere un solo obbiettivo e perseguirlo fino alla fine. Con tenacia e con ostinazione, senza mai arrendersi.



Il “famigerato” Decreto di recepimento della Direttiva Europea sui Servizi
è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il 19 Marzo 2010. Mi pare.

Quello pubblicato in Gazzetta è l’unico testo che conta, fa fede ed è definitivo.
Ed è quello che tutti si aspettavano, nella forma e nel merito.
Esso alla fine, ci ha tranquillizzato ampiamente, linfatti e prerogative di accesso alla professione, con le relative garanzia di professionalizzazione, sono state tutte confermate.
Ma… Si c’è un ma!

Le riassicurazioni ci rendono sicuramente sereni, PER ADESSO.
Il PROBLEMA SI RIPROPORRA’ DOPO, a mio modesto parere.
Cioè, anzi, sta per arrivare ADESSO. Forse entro Novembre.
Forse è GIA QUI! LA PAROLA D’ORDINE E’:APRIRE GLI OCCH!
I dubbi, le incognite e le incertezze si addenseranno in un AUTENTICO PERICOLO per la categoria degli Agenti immobiliari, quando, ormai passato il tempo, già otto mesi, (ma forse trascorrerà anche un anno chissà…), cessato, a questo punto, il clamore dell’abolizione del ruolo e il relativo mormorio di malumore all’interno dell’ ambiente dei mediatori, si METTERA’ MANO, nel silenzio, ai Regolamenti attuativi del Decreto sui servizi.
E qui, in quel preciso momento, che bisognerà raddoppiare l’attenzione, mettersi gli occhiali, tendere le orecchie, duplicare l’impegno delle categorie associative. Ed appostarsi sui “tetti” dei ministeri.

ED EVITARE QUALSIASI IMBOSCATA!

Le eventuale trappole, la possibile insidia di qualche tranello, si potrà consumare in quel momento.
Quando si STILERANNO ( SI STILANO?) i Decreti Attuativi.

Se il governo è in malafede, ora non lo possiamo sapere, se qualche altra Associazione di interessi organizzati, (ma anche le lobby di ordini e albi ) vorrà colpire, lo farà, fulmineamente, in quel preciso istante.
Facile, attraverso una concezione “ampia e larga” dei regolamenti attuativi, demolire i requisiti di salvaguardia ( corso ed esame ) della legge 39/89 e successive modificazioni e smantellare il relativo regolamento.

Così, si spiegherebbe lo STRANO POLVERONE di un Governo, che pone in essere un DECRETO UFFICIALE DI RECEPIMENTO DI UNA IMPORTANTE DIRETTIVA EUROPEA, solo per cambiare nome al "ruolo"degli agenti immobiliare e chiamarlo registro. Una montagna che partorisce un misero “topolino” Io ci sento puzzo di bruciato. Esagero? Sono solo uno che osserva dall’ esterno. Può darsi. Sarò felice di sbagliarmi, allora.

Ripeto: una montagna ha partorito un topolino: si può credere realmente a tutto ciò?

OCCHIO ALLORA! :shock::shock::shock:


Altro problema che speriamo non dia luogo a soverchie preoccupazioni e complicazioni.
Gli agenti immobiliari italiani, per poter esercitare la professione, devono sottostare alle disposizioni della legge n.39 del 1989 e successive modifiche.
Tale disposizioni impongono all’aspirante mediatore, come requisiti base imprescindibili per l’esercizio dell’attività, il diploma secondario superiore, la frequenza di un corso professionale regionale, una successiva verifica d’apprendimento ed infine un selettivo esame scritto ed orale presso la Camera di Commercio del luogo di residenza. Solo dopo aver superato tutti questi “ostacoli” l’agente immobiliare è finalmente abilitato alla professione.
Ma qui sorge un “contrattempo”.
La Direttiva europea detta “Bolkenstein”, recentemente recepita dallo Stato italiano, tramite decreto legislativo, al fine di liberalizzare i servizi a livello comunitario, permetterà agli A.I appartenenti ai 27 Stati della Comunità, di poter esercitare la propria attività, in ciascun Stato dell’UE, secondo la disciplina e secondo i requisiti scolastici e professionali del proprio Stato di provenienza.
Quindi in Italia, alla fin fine, potranno esercitare l’attività di Agenti Immobiliari sia gli italiani in base a requisiti selettivi, sia gli“altri” mediatori, in base a requisiti più “larghi” o in base, addirittura, a nessun requisito di tipo abilitativo.
Quindi, la legge 39 dell’89 varrà a “selezionare” in Italia, solo gli Agenti Immobiliari italiani, mentre, sempre l’Italia, potrà diventare ipotetica terra di conquista da parte di orde di “mediatori” e sensali provenienti dal Nord, Sud, Ovest e Est Europa che, invece, di tale legge, se ne potranno altamente fregare.
Quindi, sul suolo patrio italiano, si mescoleranno più status professionali in riferimento all’attività di mediatore immobiliare, di cui, guarda caso, proprio quello italiano è il più difficile da conquistare.
In Italia sarà “difficile” svolgere l’attività di mediatore unicamente per gli italiani, ma sarà “facile” per gli stranieri.
Effetto paradossale e distorcente della legge stessa: per il settore della mediazione di immobili essa non sarà uguale per tutti.
Per gli italiani la legge sarà molto meno “uguale”. O, se preferite, più uguale.

Dunque riflettiamo: la “famigerata” direttiva Bolkenstein ha, per prima cosa, favorito l’abolizione del ruolo italiano degli agenti immobiliari, faticosamente conquistato dalla categoria nel 1989, dopo venti anni di trattative, impoverendoli, almeno, nella loro identità e dignità di lavoratori; inoltre, ha di fatto svuotato, la capacità selettiva e di filtro della stessa legge n.39, nei confronti degli agenti immobiliari di ben 26 Stati dell’ Europa, conservandoli solo per i mediatori italiani; ed infine ha eliminato, di fatto, le tutele e i controlli alla fonte che tale legge garantiva per il consumatore finale che, comunque, trattava per la vendita e per l’acquisto di un immobile, avvalendosi dell’assistenza di un operatore preparato e professionale in quando vagliato da una Commissione di esaminatori ad hoc.
Ora in Italia saranno presenti operatori preparati e selezionati ( gli italiani) e potranno aggirarsi anche operatori improvvisati e “arrangiati”( gli “stranieri”).
Insomma sarà legalizzato un doppio profilo professionale: ci saranno i mediatori professionali e torneranno i “sensali di piazza".
Si consumerà un’autentica “porcata”. Gli Italiani, paradossalmente ma praticamente, saranno dei “discriminati” in patria. Ma in punta di codice.
Tutto legittimo, tutto regolare. Tutto certificato.
Garantisce Bolkenstein.

Cosa ne pensate voi ?


Se volete, possiamo approfondire ulteriormente l’ argomento.

Fino al 19 marzo del 2010 un volenteroso cittadino (a) italiano, a patto che fosse munito di un diploma superiore quinquennale, poteva scegliere di diventare IMPRENDITORE di se stesso, guardare con fiducia al futuro, scegliendo di diventare Agente Immobiliare.

Bene; si armava di pazienza e di buzzo buono, si scriveva ad un corso professionale ad hoc, studiava specifici argomenti in materia di immobili, diritto civile, fisco, estimo, urbanistica ed edilizia, dava una “guardata” alla materia dei finanziamenti bancari, sosteneva un primo esame per acquisire il diploma professionalizzante, poi sosteneva il vero esame di abilitazione presso a Camera di Commercio e, se aveva studiato con impegno e per benino, superava con relativa facilità prima uno scritto, poi un altro scritto, e se affrontava con esito positivo anche l’orale, acquisiva, ipso facto, il titolo di Agente Immobiliare Professionale e guadagnava il diritto di iscriversi nel RUOLO PUBBLICO degli Agenti Immobiliari Professionali.
Di iscriversi, si badi bene, come persona, come soggetto, come identità specifica ed irripetibile.
Soddisfazione personale grande, contentezza, appagamento, sensazione di aver svoltato, percezione di avere l’esistenza in mano e il futuro in tasca!

Naturalmente, poi l’impatto con la realtà, con la gente, con il mercato, con la clientela poteva essere duro, problematico anche traumatico, ma se il soggetto ci sapeva fare, se aveva incontrato un “buon maestro” sul campo, se aveva un po’ di sensibilità, di capacità diplomatiche, di “talento sociale”, le cose si mettevano presto bene, le difficoltà di appianavano, gli angoli si smussavano, gli affari, prima scarsi e limitati, si moltiplicavano, l’avviamento commerciale decollava, i guadagni si incrementavano piacevolmente.

Si era Professionisti, gente! si godeva di un “ruolo” sociale, di una iscrizione esclusiva in Camera di Commercio in un apposito elenco, ci si sentiva riconosciuti dalla Stato come persone che svolgevano un servizio di pubblica utilità.

E poi lo Stato sembrava “nutrire” tanta fiducia verso gli Agenti Immobiliari, sembrava riconoscere loro tanto “credito” se, persino, gli conferiva l’obbligo “poliziesco” di vegliare sull’attività di antiriciclaggio o, addirittura, di essere ( quale onore!) responsabile fiscalmente in solido con il cliente o, anche, di registrare i “compromessi” o, onore tra gli onori, persino di dichiarare. davanti al Notaio. la percentuale della provvigione che intascava dopo tanto penare e tanto faticare!

L’Agente Immobiliare poteva menare vanto e girare a testa alta e con dignità, per le vie della propria città, e essere orgoglioso della propria lealtà, sincerità, correttezza di fronte allo Stato, poiché, tante altre categorie professionali e di lavoratori autonomi, se lo potevano sognare tanta onestà e tanta dirittura morale!

Le cose parevano essersi immesse in un binario di relativa tranquillità, in un sereno rapporto di do ut des, tra l’agente produttore di ricchezza e lo Stato, piuttosto avido percettore della stessa.

I patti parevano chiari e limpidi.

Va bè, c’era stata anche la crisi ultimamente, a far pesare obblighi fiscali e vincoli burocratici, ma il peggioramento del quadro economico non era da attribuire allo Stato italiano ma all’Economia internazionale, ma si sperava tutti in una soluzione finale positiva, con un qualche relativo calo dei prezzi degli immobili.
Un tipico assestamento dei valori immobiliari a nido di api.
Bastava aspettare con pazienza e aver messo fieno in cascina negli anni grassi.

Ma, siccome la riconoscenza non è di questo mondo, cosa di combina lo Stato Italiano in “combutta” con l’Europa comunitaria?

E qui che sta il paradosso della situazione, la stramberia giuridica della pomposa Direttiva dei Servizi, la stravaganza di quello che possiamo definire un comportamento sconclusionato, che segue il filo di una logica assurda e quasi kafkiana. Io la chiamerei, letteralmente, una TEMPESTA IN UN BICCHIER D’ACQUA.

Diciamolo pure: la Direttiva dei Servizi, recepita dallo stato italiano in un Decreto Legislativo, non ha cambiato niente, nulla, nisba, della situazione preesistente.

Ma come? Non doveva spazzare via, come un tornado forza cinque, i vincoli al libero movimento dei professionisti sul suolo europeo e i laccioli alla libera circolazione dei servizi?
Forse, ma non l’ha fatto per nulla, nella realtà. Il Decreto non è altro che polvere negli occhi, gettata in faccia alla gente ingenua e bennata.

Si voleva, l’Europa voleva, la liberalizzazione delle professioni e dei servizi professionali?
Bene, la Bolkenstein non ha liberalizzato un bel niente.
Sono stati mantenuti Ordini, Albi, Registri, Ruoli ed altro.
Difesi i diritti e gli interessi consolidati dei vari Potentati ed Oligarche delle varie Nazioni Europee e dei Professionisti con la lettera maiuscola.
Conservati esami professionali e abilitazioni. Anche per Agenti Immobiliari ( e meno male!!!).
Mantenuti obblighi e vincoli, doveri e laccioli, legami ed imposizioni, pesi ed oneri, anche per Agenti Immobiliari….responsabilità solidale, obbligo di registrazione, antiriciclaggio….

Ma allora, di cosa stiamo parlando?
Di che cosa abbiamo discusso in questi mesi, così animatamente?
Ma questa famosa e “sontuosa” Direttiva Bolkenstein esiste in qualche luogo, oppure è solo in nome sinistro e tonitruante di un fantasma? Sussiste da qualche parte, oppure è solo una rumorosa scorreggi@ che si è persa nel vento?

A già, dimenticavo: a divenire un fantasma è diventato il ruolo degli A I.
Puff ! Sparito! Non c’è più!
Ma come! Chi ha studiato, fatto gli esami ed è stato dichiarato abilitato, cosa è diventato, nel frattempo?
Boh! Un commerciante di case? Un “agevolatore” dello scambio immobiliare?
E’ Regredito a “sensale di piazza” ? Ha studiato per farsi, poi, “degradare”?

Ma guarda! Devo sostenere lo stesso l’esame e non ho più nessuna identità, dopo…
Non sono più una “persona”, un soggetto, un individuo ben preciso, con una storia, una intelligenza , una cultura ed una umanità, un “individuo” che si iscrive ad un Ruolo pubblico e riconosciuto, come tale, dello Stato, ma sono solo una “ditta” che si registra al Rea Ri. Sono massa. Quantità. Un agglomerato indistinto.

Dov’è la liberalizzazione in tutto questo?
Qualcuno me lo sa indicare dov’è la libertà e dignità, nel lavoro e nella professione della mediazione, con ‘sto cavolo di Decreto Legislativo?
Ripeto, niente, nulla, nisba. Non vedo nulla.
Ma quale liberalizzazione, ma quale emancipazione, ma quale autonomia?
La lingua di legno dell’ Europa esprime solo nichilismo.
Instilla sfiducia, getta disistima.

Europa mostro burocratico senza anima

Ma siccome la realtà non è solo “quella”, ma ha mille aspetti diversi e prismatici, possiamo provare, ad osservare ed analizzare la situazione, in maniera più ottimista.
Dopo aver guardato il bicchiere mezzo vuoto, spostiamo lo sguardo e osserviamo lo stesso bicchiere mezzo pieno. E’ lapalissiano!

Gli Agenti Immobiliari hanno perso il Ruolo ( il bicchiere mezzo vuoto), ma hanno trovato un Registro ( il bicchiere mezzo pieno).

Dopotutto, un Ruolo non era un Ordine né un Albo. Faceva ordine e chiarezza ma non era, appunto, un Ordine.

Ma, cosa importante, salve improbabili sorprese, ( ripeto:shock:cchio ai decreti attuativi!..), gli Agenti Immobiliari hanno salvato i requisiti professionalizzanti ( un applauso a FIAIP e FIMAA!) della loro professione: corso ed esame.

Quindi, dire che si accede al Ruolo, tramite corso ed esame oppure, che si accede al Registro, tramite corso ed esame, è, in fondo, cantare la stessa canzone, è suonare la stessa musica. Il cliente, si sa, in queste cose è superficiale non approfondisce. Poi pensa, giustamente, alla casa da comprare o vendere, alla somma da sborsare, ai documenti da portare, al mutuo da farsi erogare, alla conformità urbanistica, alla provvigione…non considera affatto se l’agente immobiliare. con cui sta trattando. è iscritto al ruolo oppure al registro oppure… non è iscritto a nulla.

Il cliente valuta e giudica dal comportamento, dalla competenza, dall’onestà, non da una semplice iscrizione ad uno sconosciuto ( per lui ) registro, esamina e valuta se, la persona che intermedia, sa risolvere i suoi problemi, sa diradare i propri dubbi, sa calmare le sue preoccupazioni, sa FARSI CARICO DEI SUOI PROBLEMI PSICOLOGICI.

L'agente immobiliare è un psicanalista del mattone… smussa angoli, appiana spigoli, pialla ruvidezze.

L'agente immobiliare ha salvato inoltre la sua incompatibilità, grossa mano contro l’invasione dei…barbari alle porte.

Almeno, si può respirare. :amore::fiore:

Ah dimenticavo… ci sono gli adempimenti ed obblighi assurdi, ma, dai! con un minimo di lobby, pressante ma discreta, si può portare a casa qualche risultato soddisfacente anche in quella direzione.
Diamo tempo al tempo e mai disperare.
Infatti il cielo è ancora nuvoloso ma lì, in fondo all’orizzonte, già si intravede chiaramente un pezzo di azzurro. Lo vedete pure voi?

L'agente immobiliare è un ottimista congenito, altrimenti faceva un altro lavoro. Matematico.
:fiore::fiore::fiore::fiore::fiore::fiore::fiore::fiore::fiore::fiore::fiore::fiore::fiore:
 

Casagaia

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Sicuramente nei temi d'italiano avrai sempre preso 10+.
Dovresti farti carico di portare la nostra protesta a chi di dovere.
Non mi sono mai sentito parte di una "categoria" stimata socialmente, grazie ad una legislazione che ha tutelato qualsiasi essere umano iscritto ad un qualsiasi ruolo professionale tranne che quelli iscritti all'albo dei cosidetti "agenti immobiliari".
Ancora oggi mi chiedo, dopo 40 anni di professione, perchè certi asini sono ammessi e stimati come periti e certificatori energetici.
Ancora mi chiedo a cosa servono le cosidette "associazioni di categoria".
Frankestein, pardon, Bolkenstein permettendo.
E' vero, dovremmo chiedere una riduzione degli oneri ma dovremmo anche chiedere maggior rispetto per una categoria che presta la propria opera con professionalità, etrc.
 

agente<cimitile

Membro Attivo
Agente Immobiliare
:ok: ma mi spiegate gentilmente, se ho capito bene, visto che il mese prossimo dovrei sostenere l'esame alla camera di commercio (sempre se mi chiamano) in quanto attendo dal mese di giugno, le cose quindi non sono cambiate vero? da quello che ho capito!!!! una volta sostenuto l'esame devo solo iscrivermi alla camera di commercio? quindi tutto tranquillo non è cambiato nulla?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Caro Graf,
un giorno mi spiegherai perchè conosci la storia degli Agenti Immobiliari forse meglio di noi e vedi il nostro mondo con tanta chiarezza.... e disincanto !:shock::shock:

Credo che non si sarebbe potuto raccontare meglio il nostro faticoso iter nel 2010, e ha ragione il collega che dice che dovresti farti portatore delle nostre istanze... magari cancellando la parte "occhio ai dispositivi di attuazione" , ma solo ed esclusivamente per non mettere idee in testa a chi potrebbe non averle...:^^:

Io sono assolutamente d'accordo con te :stretta_di_mano: e non posso che fare un applauso a questa disamina così perfetta :applauso::applauso::applauso::applauso:

Saresti utile fra noi....

Con affetto
Silvana
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Gli agenti immobiliari italiani, per poter esercitare la professione, devono sottostare alle disposizioni della legge n.39 del 1989 e successive modifiche.
Tale disposizioni impongono all’aspirante mediatore, come requisiti base imprescindibili per l’esercizio dell’attività, il diploma secondario superiore, la frequenza di un corso professionale regionale, una successiva verifica d’apprendimento ed infine un selettivo esame scritto ed orale presso la Camera di Commercio del luogo di residenza. Solo dopo aver superato tutti questi “ostacoli” l’agente immobiliare è finalmente abilitato alla professione.

bisognerebbe girarla ai franchising....:risata::risata::risata::risata::risata:

Aggiunto dopo 2 minuti :

Ah dimenticavo… ci sono gli adempimenti ed obblighi assurdi, ma, dai! con un minimo di lobby, pressante ma discreta, si può portare a casa qualche risultato soddisfacente anche in quella direzione.
Diamo tempo al tempo e mai disperare.

sono 31 anni che do loro del tempo....avevamo piu' appeal con l'utente quando eravamo in due agenzie e 20 mediatori da piazza...solo incarico...porte aperte...FIDUCIA:disappunto::disappunto:
 

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