aeffe43

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ho verificato che la vendita di una casa proveniente da donazione è problematica.

Se l'immobile è in comunione con terzi e questi terzi intendono sciogliere la comunione valgono sempre le stesse regole dei venti anni o dei dieci ed il potenziale acquirente, per la parte proveniente dalla donazione, avrà sempre un macigno pronto a cadergli in testa?

Pensando ad una eventuale revoca della donazione, quali sono i tempi ed i costi?

Ho pensata la seguente soluzione:alla stipula dell'atto di vendita rogata dal notaio partecipino tutti i potenziali eredi aventi diritto e dichiarino, nel contesto dell'atto, di venire soddisfatti ricevendo in quota parte dalla vendita.

E' legalmente applicabile tale soluzione?

Grazie, aeffe43.
 

Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ho pensata la seguente soluzione:alla stipula dell'atto di vendita rogata dal notaio partecipino tutti i potenziali eredi aventi diritto e dichiarino, nel contesto dell'atto, di venire soddisfatti ricevendo in quota parte dalla vendita.
No perchè il timore della banca è che possa 'saltare' fuori un erede ad ora sconosciuto..
Per il resto ti consiglio di rivedere tutte le discussioni riguardanti le donazioni: troverai tutte le risposte ai tuoi quesiti
 

fabbres

Nuovo Iscritto
20 anni dalla registrazione della donazione e' il termine oltre il quale il bene nn puo' piu' essere oggetto di disputa.L'erede eventuale puo' rifarsi sul patriimonio del donatario ma nn piu' sul bene oggetto della donazione!!:applauso::applauso::applauso::applauso:

Aggiunto dopo 1 :

nn dalla morte ma dalla donazione trascritta!!!
 

marianna leinardi

Nuovo Iscritto
Professionista
Ho sentito sia un notaio che un avvocato esperto in successioni e mi hanno specificato che:
Nei 20 anni dopo la registrazione dell'atto di donazione è possibile fare ricorso dai legittimi (ed eventualmente rinnovare per altri 20 anni il decorso dell'impugnazione della donazione)

E DOPO 10 anni dalla morte, vige la possibilità di un ATTO DI RIDUZIONE da parte dei legittimi ed eventuali figli naturali ecc che è una cosa diversa

quindi ci sono cmq due vincoli temporali: i 20 in vita e i 10 in morte anche se per ragioni differenti!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

Tobia

Membro Senior
Agente Immobiliare
Può essere tutto molto più semplice:
Dopo la morte del donatore, controlla l'ammontare dell'eredità.

ricordo che nella peggiore delle ipotesi 1/4 dell'eredità netta (lasciti - debiti) può essere donato a chiunque SENZA rivalsa alcuna..
quindi se il valore della donazione è inferiore ad 1/4 dell'eredità, anche se saltassero fuori 10 figli illegittimi, la quota non varierebbe in quanto solo i rimanenti 3/4 sarebbero oggetto di riduzione.

calcola la quota qui
Le quote di riserva e quote indisponibili.



spero d'esserti stato d'aiuto
 

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