CheCasa!

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Agente Immobiliare
Il venditore di spazi pubblicitari ha presentato pubblicamente le proprie scuse all'intera categoria.
Ma, anzichè scusarsi e basta, si è fatto scudo con il proprio lavoro svolto in dieci anni, con la mamma e con i propri dipendenti.
Ha in pratica aggiunto meschinità a meschinità.
E difficile pronunciare una frase del tipo?:

CHIEDO PUBBLICAMENTE SCUSA
A TUTTI GLI AGENTI IMMOBILIARI
Punto.

Deve anche chiedere scusa come piacerebbe a te che facesse?

Veramente cerchiamo di non diventare troppo ridicoli.

E cerchiamo di essere almeno in grado di saper concedere l'onore delle armi...
 

ab.qualcosa

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Agente Immobiliare
E' chiaro che oggi le informazioni girano diversamente rispetto a quando quello che si poteva offrire era uno striminzito annuncio cartaceo o, qualche volta, una pagina o mezza pagina a colori.

Però alcuni problemi di fondo sono sempre quelli.

Una delle nostre azioni è rivolta a salvare i proprietari da loro stessi, e di questo beneficiano anche i clienti acquirenti.
Qualche tempo fa un lontano (anche dal punto di vista geografico) conoscente ha messo in vendita casa sua "in fai da te". Alla fine non ha venduto (e qualche cliente non ha comprato) perché non ha avuto nessuno che, al momento giusto, gli abbia fatto capire che quell'offerta era realistica e coerente col mercato.
A posteriori mi sento dire "Eh, avrei dovuto accettare".

In effetti non c'entra un gran ché ma oggi sto malino e vaneggio... :cauto:

Spesso mi capita di ricevere, a conclusione di un affare, inviti a cena, piccoli regali, messaggi di stima... tutti questi problemi a farmi pagare veramente non li riscontro.

Si, capitava anche da queste parti, poi per colpa di qualcuno che ha mandato in bancarotta i clienti che lo facevano, niente più! :^^:
 

eldic

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Privato Cittadino
Questa semplificazione tecnologica è una semplificazione anche per noi.
Quando ho iniziato a fare questo lavoro per predisporre il "terrificante giornaletto" dovevo fotografare l'immobile con una reflex, sviluppare il rullino, chiedere copia delle foto migliori, preparare un plico da spedire via posta...

Oggi però la semplificazione comporta facilitazioni ma anche nuovi problemi. Ad esempio, nei clienti, noto in realtà un problema di mancanza di focalizzazione.
Ho come la sensazione che si ha guardando un bambino che entra in un negozio di dolciumi...

A volte mi capita di chiamare un cliente vedendo la telefonata persa dopo pochi minuti per sentirmi rispondere: "Lei chi è? Un'agenzia immobiliare? Mi dispiace ma ne ho già chiamate 20 e non saprei neanche dirle per quale immobile l'avessi cercata..."

Non mi sembra che trovare l'appartamento giusto sia diventato tanto più facile.

Sulla questione della mediazione. Intanto sfatiamo un altro luogo comune. La provvigione media in Italia non è il 6% ma il 3,8% (ricerca FIAIP di qualche anno fa). Nella mia provincia il 6% lo chiedono solo i marchi in Franchising (meno del 10% degli operatori), io mi attesto sul 5% ma spesso chiudo al 4% e ci sono tanti colleghi che lavorano al 3% complessivo.

Naturalmente non è possibile scompattare una singola mediazione nelle sue componenti. Posso dire che direzione prendano i miei ricavi, complessivamente, a fine anno.

50% circa costi di personale
15% circa costi pubblicitari/informatici
15% circa costi legati alla logistica
20% circa utile lordo

Personalmente è da qualche anno che non faccio più fatica a motivare i miei costi con i clienti. Difficilmente mi dicono che sono caro. Nell'ultimo affare concluso il venditore era un notaio, l'acquirente un imprenditore olandese (in Olanda gli acquirenti non pagano la mediazione!).

Il notaio non mi ha richiesto nessuno sconto, la vendita è avvenuta dopo una gestione durata più di un anno e c'è stato, ritengo, un netto apprezzamento del lavoro svolto.

L'acquirente si è presentato in ufficio con una bottiglia di Champagne ed un regalo per ogni collaboratore dell'agenzia.

Spesso mi capita di ricevere, a conclusione di un affare, inviti a cena, piccoli regali, messaggi di stima... tutti questi problemi a farmi pagare veramente non li riscontro.

Ma naturalmente ho grande rispetto anche per coloro che decidono di non rivolgersi all'agenzia. Non disprezzo il fai da te perchè amo la libertà di scelta. Amo il mio lavoro proprio per questo: chi entra dalla porta della mia agenzia non è obbligato a farlo. Se lo fa già questo è per me motivo di orgoglio.

E che lo facciano il 60% di tutti i venditori e gli acquirenti, se ragioniamo sull'evoluzione storica della professione nel nostro paese, è per me un buon risultato e non un risultato negativo.

ecco, secondo me (ribadisco ad nauseam: da esterno) hai centrato il punto, o perlomeno ci sei andato vicinissimo.

il caso del notaio è esemplicativo: ci stai dietro da una un anno, hai fatto, brigato, disfato... il tuo valore aggiunto non è costituito da aver trovato casa e compratore, ma dal disbrigo del corollario burocratico.

considera però il caso tipo: privato su privato, la transazione "semplice" (si lo so che di semplici non ce ne sono, diciamo standard allora).
in questo caso la trafila burocratica è abbastanza semplice e routinaria e, come tale, viene vista anche dalla parti.
cosa fa la differenza? il fatto che quella casa in portafoglio "ce l'hai tu e solo tu"; da te devono passare.
e ci sta, eh... secondo me acquisire immobili, suonare, scampanellare, farsi amici i portinai (o i becchini...) è un lavoraccio.
il fatto è che questa attività è stata azzerata dai siti di annunci; adesso per le controparti è molto più semplice "farsi vedere" e "trovarsi".
se mi concedi il paragone è un po' la stessa cosa che si è avuta con il telaio a vapore.

l'aggravante è che, semplice per semplice, a voi professionisti immobiliare l'annuncio lo fa pagare; al privato no (per ora perlomeno).

se la cosa prende piede e domanda e offerta si incrociano tra loro in autonomia....beh che fai? le spinning jenny all'epoca le bruciarono e le buttarono nel tamigi.
però oggi nessuno tesse più la lana a mano.
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Questa semplificazione tecnologica è una semplificazione anche per noi.
Quando ho iniziato a fare questo lavoro per predisporre il "terrificante giornaletto" dovevo fotografare l'immobile con una reflex, sviluppare il rullino, chiedere copia delle foto migliori, preparare un plico da spedire via posta...
Diciamo che anche ora non è che con quattro foto fai l'annuncio. C'è tutto un lavoro di preparazione, rendering a bassa risoluzione, planimetrie d'arredo dove necessarie.
A volte mi capita di chiamare un cliente vedendo la telefonata persa dopo pochi minuti per sentirmi rispondere: "Lei chi è? Un'agenzia immobiliare? Mi dispiace ma ne ho già chiamate 20 e non saprei neanche dirle per quale immobile l'avessi cercata..."
questo è il vero problema.
 

CheCasa!

Moderatore
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Agente Immobiliare
il caso del notaio è esemplicativo: ci stai dietro da una un anno, hai fatto, brigato, disfato... il tuo valore aggiunto non è costituito da aver trovato casa e compratore, ma dal disbrigo del corollario burocratico.

Un anno per reperire il cliente non per adempiere aspetti burocratici.
Un anno per arrivare ad un prezzo che mettesse d'accordo chi compra e chi vende.

Ovviamente, trattandosi di un venditore "notaio" il disbrigo della burocrazia è stato quasi pari a zero. Il venditore si è presentato in ufficio con tutto l'occorrente e tutto in una volta.
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
capisco.
però vista così.... in questo caso specifco, se il notaio avesse trovato il cliente da solo, come facevi a giustificargli la parcella?

più in generale, se domanda e offerta in qualche modo riescono a incontrarsi in autonomia, a quel punto "rimane spazio" solo per un'attività di consulenza burocratica.

faccio un esempio spiacevole.
pensa a un mercato in cui la "parte burocratica" non c'è: la compravendita di titoli
quando, 20 anni hanno introdotto il mercato telematico l'operatore titoli (quello che era nel recinto a urlare "compro canestracci oil, per intenderci) è praticamente scomparso.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
se il notaio avesse trovato il cliente da solo, come facevi a giustificargli la parcella?

E che mediazione gli facevi pagare se aveva fatto il lavoro da solo?

Il fatto che un Notaio si sia rivolto ad un agenzia dovrebbe proprio dare da pensare a quanti credono che il problema risolto dalle agenzie sia in primo luogo quello burocratico.
Un Notaio di tutto avrà paura ma certo non dell'aspetto formale ed urbanistico (Cicero pro domo sua) della compravendita.

faccio un esempio spiacevole.
pensa a un mercato in cui la "parte burocratica" non c'è: la compravendita di titoli
quando, 20 anni hanno introdotto il mercato telematico l'operatore titoli (quello che era nel recinto a urlare "compro canestracci oil, per intenderci) è praticamente scomparso.

Un esempio spiacevole (per i mediatori) dovrebbe essere diverso.
Immagina un mercato liquidissimo di beni perfettamente interscambiabili, quello si che è un mercato che ha bisogno degli intermediari solo per le questioni burocratiche.

Ma il mercato della casa non è e non sarà mai così.
 

CheCasa!

Moderatore
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Agente Immobiliare
capisco.
però vista così.... in questo caso specifco, se il notaio avesse trovato il cliente da solo, come facevi a giustificargli la parcella?

più in generale, se domanda e offerta in qualche modo riescono a incontrarsi in autonomia, a quel punto "rimane spazio" solo per un'attività di consulenza burocratica.

faccio un esempio spiacevole.
pensa a un mercato in cui la "parte burocratica" non c'è: la compravendita di titoli
quando, 20 anni hanno introdotto il mercato telematico l'operatore titoli (quello che era nel recinto a urlare "compro canestracci oil, per intenderci) è praticamente scomparso.

Sai quanti venditori che volevano fare da soli sono entrati in agenzia e mi hanno palesemente detto: "Non ce la faccio, non riesco a gestire la fase della trattativa. Sembra che l'immobile piaccia ma alla fine spariscono tutti!".

A cosa servono gli agenti di commercio nell'epoca in cui puoi ordinare in tutto il mondo comodamente da casa tua?
A cosa serve il personale di banca in un'epoca in cui puoi gestire tutto on-line e fare tu quello che farebbe il cassiere?
A cosa serve l'agente di viaggio nell'epoca in cui puoi prenotare il volo in pochi semplici click?
A cosa serve l'assicuratore se cliccando su facile.it ti appare la migliore tariffa sul mercato e puoi acquistare la polizza direttamente?

Eppure lo stesso AD di immobiliare.it specifica chiaramente che la quota di disintermediato, più o meno identica, permane da prima dell'avvento dei portali e del web in generale.

Quindi, se la quota di disintermediato non è praticamente variata negli ultimi 10 anni, certamente in linea negli ultimi 3, evidentemente il cliente non trova sui portali tutto ciò che ritiene gli venga offerto da un'agenzia immobiliare.
 

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