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Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti, vi chiedo un opinione e spiego le circostanze. Ho raccolto una proposta d'acquisto per un immobile di basso valore (25000 euro) e l'ho sottoposta ai venditori, 4 eredi. Ne discutiamo di persona con la promessa di riaggiornarci. Dopo due giorni mi richiama il portavoce dei 4 che mi comunica in modo informale che hanno intenzione di accettare e che passeranno a firmare. Ieri passa il portavoce in ufficio, firma e ritira l'assegno di caparra. Io gli lascio la proposta con l'incombenza di farla firmare agli altri che non abitano in zona. Benissimo direte....
Senonché oggi salta fuori che un erede "ha dato di matto" e la casa se la vuole comprare lui. Gli altri non sono d'accordo e sono solidali con me riconoscendomi l'impegno profuso e la figuraccia con i proponenti. Mi chiedono pertanto cosa la sorella "rischierebbe" in questo caso non volendo procedere all'accettazione della proposta (per farla desistere). Ora mi chiedo, avendo la firma di tre persone su quattro con assegno ritirato dal famoso portavoce possiamo ritenere la proposta accettata e quindi portatrice di tutti i vari adempimenti in caso di rinuncia? (doppio caparra, provvigioni, ecc...). Io personalmente ne dubito ma vorrei un opinione da voi.
Grazie
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Benissimo direte....
No, malissimo !
Non dovevo consegnare l’assegno, prima di avere le firme di tutti e di aver comunicato l’ avvenuta accettazione.
Mi chiedono pertanto cosa la sorella "rischierebbe" in questo caso non volendo procedere all'accettazione della proposta
Nulla, a meno che la proposta sia a prezzo pieno, e fosse prevista una penale in caso di non accettazione.
Ora mi chiedo, avendo la firma di tre persone su quattro con assegno ritirato dal famoso portavoce possiamo ritenere la proposta accettata e quindi portatrice di tutti i vari adempimenti in caso di rinuncia?
Ovviamente no, se la proposta era indirizzata a tutti e quattro.
Se era indirizzata solo al “portavoce”, invece, ne risponde solo lui, se l’affare non si concretizzerà.
 

Abacus

Membro Attivo
Professionista
Hai dato assegno e proposta originale (da far firmare agli altri) al portavoce… non hai niente in mano.. errore grossolano..
e cmq per ora nn ha la firma di tutti quindi proprietari quindi se nn firma entro i termini la proposta è scaduta.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti, vi chiedo un opinione e spiego le circostanze. Ho raccolto una proposta d'acquisto per un immobile di basso valore (25000 euro) e l'ho sottoposta ai venditori, 4 eredi. Ne discutiamo di persona con la promessa di riaggiornarci. Dopo due giorni mi richiama il portavoce dei 4 che mi comunica in modo informale che hanno intenzione di accettare e che passeranno a firmare. Ieri passa il portavoce in ufficio, firma e ritira l'assegno di caparra. Io gli lascio la proposta con l'incombenza di farla firmare agli altri che non abitano in zona. Benissimo direte....
Senonché oggi salta fuori che un erede "ha dato di matto" e la casa se la vuole comprare lui. Gli altri non sono d'accordo e sono solidali con me riconoscendomi l'impegno profuso e la figuraccia con i proponenti. Mi chiedono pertanto cosa la sorella "rischierebbe" in questo caso non volendo procedere all'accettazione della proposta (per farla desistere). Ora mi chiedo, avendo la firma di tre persone su quattro con assegno ritirato dal famoso portavoce possiamo ritenere la proposta accettata e quindi portatrice di tutti i vari adempimenti in caso di rinuncia? (doppio caparra, provvigioni, ecc...). Io personalmente ne dubito ma vorrei un opinione da voi.
Grazie
La sorella non rischia nulla, rischi tu di rispondere in prima persone della sorte di quell'assegno, giuridicamente non esiste il porta voce, aveva una delega scritta (per quel che vale, ma almeno sarebbe qualcosa)? Avrebbe dovuto avere in realtà già la procura, hai dato l'assegno al venditore senza accettazione (che poi doveva prima essere comunicata) scusa ma è un erroraccio....meno male che da agente immobiliare hai l'assicurazione...
 
U

Utente Cancellato 83267

Ospite
Buongiorno a tutti, vi chiedo un opinione e spiego le circostanze. Ho raccolto una proposta d'acquisto per un immobile di basso valore (25000 euro) e l'ho sottoposta ai venditori, 4 eredi. Ne discutiamo di persona con la promessa di riaggiornarci. Dopo due giorni mi richiama il portavoce dei 4 che mi comunica in modo informale che hanno intenzione di accettare e che passeranno a firmare. Ieri passa il portavoce in ufficio, firma e ritira l'assegno di caparra. Io gli lascio la proposta con l'incombenza di farla firmare agli altri che non abitano in zona. Benissimo direte....
Senonché oggi salta fuori che un erede "ha dato di matto" e la casa se la vuole comprare lui. Gli altri non sono d'accordo e sono solidali con me riconoscendomi l'impegno profuso e la figuraccia con i proponenti. Mi chiedono pertanto cosa la sorella "rischierebbe" in questo caso non volendo procedere all'accettazione della proposta (per farla desistere). Ora mi chiedo, avendo la firma di tre persone su quattro con assegno ritirato dal famoso portavoce possiamo ritenere la proposta accettata e quindi portatrice di tutti i vari adempimenti in caso di rinuncia? (doppio caparra, provvigioni, ecc...). Io personalmente ne dubito ma vorrei un opinione da voi.
Grazie
Mi auguro che il “ portavoce “ abbia una procura, e che tu la abbia letta o meglio me abbia una copia…
 

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