Condizionale infinito.
Presente indicativo.
Imperativo presente.
Piu delle parole o delle chiacchiere, sono i modi verbali che le esprimono, a fare la differenza.
Tra chi alla fine della telefonata fissa l’appuntamento e chi invece incassa tutta l’incertezza di un le faro’ Sapere.
I condizionali, esprimono situazioni che si avverano solo se e quando, verra’ soddisfatta un’altra condizione.
Con qualunque definizione, termine o verbo, il ragionamento assumera’ la forma dell’incertezza o dalla dubbia realizzazione.
Sentirsi dire “Verrei a ucciderti” fa’ piu’ sorridere che paura.
Mentre gli imperativi e gli indicativi presenti, esprimono invece esortazioni, divieti, comandi o istruzioni importanti da osservare assolutamente.
Non e’ un caso che questi due modi vadano a braccetto tra loro.
Al contrario del condizionale infatti l’imperativo si esprime unicamente nel presente.
Se leggi da qualche parte “Tenere fuori dalla portata dei bambini”
Immediatamente collochi quell’oggetto sul ripiano piu’ alto che hai.
Pure Leggendo l’intervento di Claudia, noterai molti indicativi presenti, connessi a qualche imperativo, sicuramente una formula che funziona, perche’ pratica e corretta nella sua forma.
Questione di stili e di carica aggressiva verso il cliente.
Ecco che chiacchiere, costruzioni poco sintetiche, scappatoie linguistiche, vengono in aiuto a smorzare la durezza di una forma perentoria.
Resta inteso,
Che nelle relazioni di lavoro come in quelle della vita, chi prima spende una parola o un modo verbale, non dovrebbe mai commettere l’errore, di rimangiarseli subito dopo.
