Allora io ho visto che sia nel 1995 sia nel 2003 son ostati pagati le tasse per il condono ovviamente non IMU etc ... il prezzo eN buono non stracciato diciamo quello che hanno speso per costruire un immobile ... il notaio senza problemi fa il rogito con il certificato di congruita’ ... questo mi dicono ! Quindi qualora dovesse essere concessa la sanatoria dovrei pagare io IMU tasi e tasse dall anno dell abuso poi sanato ??
Il venditore puo’ essere obbligato gia’ nell’atto ad ottemperare alla sanatoria.
Anche decenni dopo il rogito.
Tuttavia e’ un non senso.
Le tasse gravano sulla casa.
Se questa e’ tua gli oneri spettano a te.
Perche’ a te che rimane l’oggetto conforme.
Molto meglio tagliare la testa al toro e incidere sul prezzo.
Il costo della casa costruita non significa nulla.
La casa e’ abusiva punto.
Se non puo’ essere sanata significa che deve essere abbattuta.
Hai mai sentito di uno che quando gli hanno tirato giu’ la casa con la ruspa ci aveva guadagnato?
Posto che se devi fare tanto mutuo non avvicinarti neanche a tali operazioni.
Se invece hai capienza procedi con cautela.
Bisogna scavare nelle pratiche per capire quali le procedure da avanzare.
Mettila giu’ Sempre grave ai venditori.
Ne sanno anche meno di te.
Non avendo mai neppure loro stessi scavato a fondo nelle questioni.
Ci volevano i soldi.
Probabile non sappiano nemmeno che cosa e chi e’ andato a pagare come.
L’orizzonte o il traguardo, resta per chiunque impossibile da quantificare, quantomeno preventivamente.
Gli oneri da pagare, spettavano ad enti soppressi o inglobati in altri.
Alcuni regionali, provinciali, statali e comunali poi soppressi e o sostituiti da altri.
Il comune non sa’niente di quello che accade fuori ai suoi uffici.
I contributi vanno ottemperati con diversi metodi precisi.
Bonifici, bollettini, modelli unici e tutta la trafila che occorreva quando l’abuso e’ nato senza la necessaria autorizzazione.
Dopodiche’ Bisognera’ Ridisegnare e conformare la nuova realizzazione, dotandola delle certificazioni necessarie attualmente.
In tutto questo, vi sono calcoli intrinsechi dovuto alla rivalutazione, che possono essere imprevedibili, a seconda della discrezione dell’operatore.
Apriti cielo.
Immagina di sanare la vecchia officina di nonno Pietro in via Margutta a Roma.
Probabilmente ora li’ un box doppio vale duecento mila euro.
Resta inteso che se l’abuso e’ totale 40 mila di oneri sono il minimo che uno possa aspettarsi.
Se vogliono vendere senza anticipare l’onere dovranno calare le pretese.
Perche’ in questo caso tu acquirente ti fai carico della spesa, mentre il titolo di proprieta’ resta saldo a loro.
Diversamente procedano loro ad ottemperare e ti vengano poi a dire quanto occorre per comperare la casa finalmente concessionata.
Non lo faranno.
Dopo quarant’anni trascorsi ad ufo senza versare il becco di un quattrino ora non hanno tempo e devono vendere.
Povero Nonno Pietro.
A guardarli Si rivolterebbe nella tomba.
Vai a fare la proposta.
Spacca il prezzo.
Mille euro di caparra sospesa perfino al mutuo.
Raccogli le firme e la delega speciale ad un tecnico incaricato.
Passeranno i mesi e se le cose procedono dovrai anticipare i primi versamenti.
S fondo perso.
Per avviare là procedure qualche migliaia di euro.
Quando finalmente arriva il plico c’e’ da mettersi al riparo.
Il comune in via assicurata intima il pagamento ai venditori.
A questo punto, meglio avresti fatto intanto, a stipulare il compromesso a mantenere piu’ salda la presa verso il venditore.
Che aprendo l’ambasciata si ritrova le mani bruciate da Una sfilza di dettami tutti (in teoria) da ottemperare prima del rogito.
Quando la casa e’ ancora loro.
A cio’ vanno aggiunte le spettanze del tecnico.
Tutte imputabili a loro.
Se vuole scaricare l’onere a te dovra’ concedersi in vendita alle tue condizioni.
Punto e basta.