drunilla

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Salve a tutti, avrei bisogno di alcune informazioni sull’acquisto di una casa in costruzione (allo stato progettuale). Stiamo cercando casa e avremmo individuato una casa in costruzione (ancora allo stato progettuale) del valore di 220,000 euro. Per poter acquistare la casa, dovremmo comunque accendere un mutuo, perché non disponiamo dell’intera cifra.
Vorremmo capire come funziona, nel caso in cui decidessimo di procedere. Al momento la nostra banca si era detta disposta a concedere un mutuo di 150,000 euro per una casa del valore di 260,000 circa, valore massimo con un solo mutuario. Ci si è ora presentata questa nuova e interessante occasione, ma volevamo sapere come comportarci. Siamo proprietari di due altri immobili del valore di circa 120,000 e 70,000, di cui uno attualmente in vendita.

La nostra intenzione era fare un compromesso base di massimo 20,000 protetto in caso di fallimento dell’azienda costruttrice, sperando nel frattempo di vendere casa e accendere comunque il mutuo per la parte eccedente, considerando che con tutta probabilità la casa non sarà completata prima di fine anno (forse anche dopo). Secondo voi esperti del settore, è una cosa plausibile e fattibile? Vi ringrazio per la disponibilità!
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
Dovreste verificare se il costruttore ha dovuto accendere un mutuo per poter edificare, nel qual caso potreste semplicemente accollarvi una quota di mutuo.

Il frazionamento delle quote sarà richiesto dal costruttore nel momento in cui egli lo riterrà più opportuno nel suo interesse, anche in relazione al corso delle vendite.

Verificate quindi quant'è la quota massima mutuabile che potete accollarvi, se c'è un'agenzia immobiliare che gestisce le vendite del nuovo potete cominciare a chiedere all'agenzia. Non appena il costruttore avrà chiesto il frazionamento, non sarà più possibile modificare le quote.

Una volta verificata la presenza del mutuo del costruttore, e stabilito che ad esempio la quota massima mutuabile che vi potete accollare è 150.000 Euro, il resto dovreste già averlo in contanti nel vostro conto corrente senza chiedere prestiti, in questo caso l'accollo del mutuo dovrebbe essere possibile.
 
U

Utente Cancellato 72152

Ospite
sperando nel frattempo di vendere casa

Questa mossa è sbagliata, a mio avviso. Prima dovete vendere casa, poi quando avete i soldi in tasca vi attivate per cercare una nuova casa. Altrimenti il rischio è che la vecchia casa vi resta "sul groppone" perché visto il periodo di incertezza economica non riuscite a venderla a prezzi decenti, e la nuova casa vi lega con vincoli contrattuali che poi dovete onorare e rispettare, mettendovi in difficoltà senza il ricavato della vendita della vecchia casa.
 

drunilla

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie della risposta! Infatti il piano iniziale era proprio di vendere e con calma cercare poi una nuova casa. Ma sono due anni che teniamo d’occhio il mercato in cui vogliamo acquistare (si tratterebbe tra l’altro anche di un cambio di città e regione), e questa è la prima casa che troviamo che ci convince davvero. Ci dispiacerebbe perderla. Ma valuteremo il tutto, ovviamente.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Al momento la nostra banca si era detta disposta a concedere un mutuo di 150,000 euro per una casa del valore di 260,000 circa,
Il che non equivale a concederti 150, su una casa che costa 220.
Inoltre, per le case in costruzione, oltre al prezzo di acquisto devi aggiungere l'IVA, che viene calcolata su quanto pagato, non sul valore catastale, come per le case usate.
La nostra intenzione era fare un compromesso base di massimo 20,000 protetto in caso di fallimento dell’azienda costruttrice
Se ti riferisci alla fideiussione per le somme versate, è obbligatoria.
Devi sentire il costruttore quanto vuole di caparra, se a 20 accetterebbe.
Secondo voi esperti del settore, è una cosa plausibile e fattibile?
Si, ma bisogna approfondire tutti i passaggi, e, probabilmente, mettere in conto di dover abbassare il prezzo di vendita di casa tua, per essere ragionevolmente certi di vendere in tempo.
Avendo però anche un altro immobile, nulla vieta di dare in garanzia alla banca anche quello, o di trovare un garante.
Insomma, sono situazioni nella norma, ma vanno studiate nei dettagli.
Inoltre, non spieghi se avere la proprietà della casa che non vendereste vi può impedire di comprare come prima casa.
 
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drunilla

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Sinceramente siamo completamente ignoranti su tutto quanto riguarda le compravendite, non avendone mai effettuate personalmente.
Entrambe le proprietà sono attualmente registrate come prime case, quindi ovviamente andrebbe affrontata anche questa cosa (che andrebbe affrontata a prescindere, almeno su una delle due, prima di accendere anche il mutuo per una casa diciamo non in costruzione, una volta venduta l'altra proprietà).
Al momento la banca ha considerato solo il mio reddito per l'accensione di questo eventuale mutuo su una proprietà "non in costruzione", perché quello di mio marito non era stato preso in considerazione, dato che pensavamo di vendere la casa in cui viviamo ora (quella intestata a lui) prima di accendere qualsiasi altro mutuo...

In conclusione, la situazione è complessa, come immaginavo...

Ci sono molte clausole in dubbio...
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Entrambe le proprietà sono attualmente registrate come prime case
Nel senso che ne avete una a testa, ognuna acquistata come prima casa ?
Allora, in linea di massima, chi non vende la sua non potrà intestarsene un'altra come prima casa.
Ma ci sono possibili eccezioni.
Se hai un notaio di fiducia, o comunque un notaio al quale ti dovrai rivolgere dovendo prima o poi comprare, fissa un appuntamento , spiega la vostra situazione concreta, e affronta ogni aspetto con attenzione.
 

drunilla

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
La sua è acquistata, mentre la mia è un‘eredità...
Ma eventualmente soluzioni tipo un mutuo di “transizione” con pre-ammortamento in attesa di vendere la casa sarebbero praticabili? O meglio lasciar perdere?

Grazie a tutti per l’aiuto!
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Ma eventualmente soluzioni tipo un mutuo di “transizione” con pre-ammortamento in attesa di vendere la casa sarebbero praticabili? O meglio lasciar perdere?
Mi pare soluzione poco praticabile, visto che difficilmente ( da quanto hai scritto) ti darebbero tutto quanto ti serve, e molto più costosa.
 

CheCasa!

Moderatore
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Agente Immobiliare
Salve a tutti, avrei bisogno di alcune informazioni sull’acquisto di una casa in costruzione (allo stato progettuale). Stiamo cercando casa e avremmo individuato una casa in costruzione (ancora allo stato progettuale) del valore di 220,000 euro. Per poter acquistare la casa, dovremmo comunque accendere un mutuo, perché non disponiamo dell’intera cifra.
Vorremmo capire come funziona, nel caso in cui decidessimo di procedere. Al momento la nostra banca si era detta disposta a concedere un mutuo di 150,000 euro per una casa del valore di 260,000 circa, valore massimo con un solo mutuario. Ci si è ora presentata questa nuova e interessante occasione, ma volevamo sapere come comportarci. Siamo proprietari di due altri immobili del valore di circa 120,000 e 70,000, di cui uno attualmente in vendita.

La nostra intenzione era fare un compromesso base di massimo 20,000 protetto in caso di fallimento dell’azienda costruttrice, sperando nel frattempo di vendere casa e accendere comunque il mutuo per la parte eccedente, considerando che con tutta probabilità la casa non sarà completata prima di fine anno (forse anche dopo). Secondo voi esperti del settore, è una cosa plausibile e fattibile? Vi ringrazio per la disponibilità!
Di situazioni come la vostra ne capitano spesso.
É normale per chi acquista sulla carta vendere casa in seguito alla prenotazione del nuovo alloggio, visti i tempi lunghi di realizzazione di un fabbricato.
Così pure è normale prenotare un immobile di nuova costruzione in assenza di una delibera scritta da parte della banca, per la notevole distanza temporale dal rogito e l'impossibilità di effettuare la perizia.

Dovete però essere prudenti nella valutazione dell'immobile che deciderete di vendere (magari considerando di realizzare qualcosa di meno rispetto alla quotazione di mercato) e passare in banca per una "valutazione informale" della pratica.

Alcuni costruttori, per tranquillizzare l'acquirente, almeno dalle mie parti, e se l'immobile da vendere risultasse assai più economico di quello da comprare , sono inoltre disponibili ad introdurre delle clausole di permuta (del tipo: se non lo vendi tu entro la data "x" te lo prendo io alla quotazione di "y"... dove "y" rappresenta però un valore tale da permettere al costruttore una rivendita "agevole")

Fissa un appuntamento col costruttore per verificare che ci siano almeno i presupposti per intavolare la trattativa.

In bocca al lupo.
 

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