Batman2015

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buonasera a tutti, vi chiedo cortesemente consigli e risposte in merito alla mia situazione:
Nel mese di gennaio 2018 ho presentato una proposta di acquisto ( euro 3000) presso un'agenzia immobiliare per una acquisto di un appartamento di proprieta' di un' impresa edile.( prezzo totale 200.000)
Una volta accettata la proposta, nel mese di febbraio nella sede dell'agenzia immobiliare stipuliamo il contratto preliminare integrando la somma dell'importo totale versando altri euro 25000 euro, scegliendo contestualmente il materiale dal capitolato per dare il via ai lavori; nel contratto preliminare la data entro il quale stipulare il rogito sarebbe stato entro e non oltre il mese di aprile.
Nel frattempo la mia banca mi concede la delibera definitiva del mutuo e faccio relazionare il valore dell'immobile dal perito.
A questo punto prendo contatti con il Notaio che ravvisa un ipoteca giudiziale di euro 50.000 a carico dell'immobile in questione.
Faccio presente che l'agente immobiliare riferisce di non sapere nulla riguardo l'ipoteca giudiziale, mentre il proprietario di casa mi chiede verbalmente di poter fare un integrazione al contratto preliminare con scadenza massima per stipulare l'atto entro e non oltre il 10 giugno, anche in virtu' dell'ultimazione dei lavori, tranquillizzandomi riferendomi che avrebbe pagato l'ipoteca giudiziale ; decido di accettare procedendo a rimandare l'atto entro il 10 giugno.
Preciso che i lavori sono terminati circa 15 giorni fa, seguendo le mie richiesta di scelta; la problematica che il proprietario di casa vorrebbe prendere piu' tempo, dicendomi varie frottole che io non credo piu'.
Secondo voi, intimandogli tramite raccomandata di estinguere l'ipoteca giudiziale entro il 10 giugno, e se non dovesse procedere avrei il diritto di rescindere il contratto? Cosa rischia lui ? Cosa rischio io? Cosa converebbe fare?
Vi ringrazio anticipatamente.

Giovo precisare che ho versato in totale 23.000 euro al proprierario dell'immobile come caparra confirmatoria e 7320 euro all'agenzia immobliare.
 
Ultima modifica di un moderatore:

angy2015

Membro Assiduo
dovresti precisare se il contratto è stato trascritto perchè solo in quel caso ha validità come credito privilegiato, almeno per la parte versata all'impresa.
Per il rogito và bene rimandare l'atto al 10 giugno visto che mancano pochi giorni purchè si dia incarico al notaio rogante per l'estinzione dell'ipoteca, meglio se il notaio lo scegli tu. Comunque essendoci un mutuo da erogare sarà la stessa banca a chiedere quanto ti ho riferito salvo che l'impresa non vi provveda prima del 10 giugno.
 

Batman2015

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie angy2015 per la risposta.
Il contratto non l'ho registrato aime', ti chiedo come dove potrei farlo.
Per quanto riguarda il notaio, che ho scelto io, ha relazionato scrivendo che finche' il venditore non estinguera' l'ipoteca giudiziale non si potra' rogitare.
Idem anche la banca ha scritto che finche' non le arrivera' la conferma reale di estinzione ipoteca non concedera' il mutuo.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Dovete prendere contatto con il creditore e ottenere l’assenso alla cancellazione dell’ipoteca al saldo del debito.
Poi tutto forse può essere fatto dal notaio contestualmente al rogito; ma bisogna organizzarsi in anticipo, senza aspettare che sia il venditore a muoversi.
 

angy2015

Membro Assiduo
il contratto andava registrato all'Ufficio del Registro e poi trascritto in Conservatoria, la registrazione avrebbe dovuto farla l'agenzia visto che la paghi ma mi pare che abbia fatto solo gli interessi dell'impresa oltre che i suoi. Vedi con il notaio e l'impresa come risolvere il problema e sopratutto non versare più nulla. Il notaio dovrebbe comunque intimare all'impresa di presentarsi alla data stabilita per il rogito con l'immobile libero da vizi.
 

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