andry85

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Privato Cittadino
Ciao a tutti,
sto acquistando un immobile per cui manca il certificato di agibilità. Siamo nella fase in cui la proposta di acquisto è stata accettata e siamo in procinto di firmare il preliminare. In questa fase l'agenzia ci ha dichiarato che manca il certificato di agibilità. L'immobile è del 1980, situato in provincia di Savona.
Il venditore ha fatto gli accessi agli atti in comune in cui si vede la domanda presentata ai tempi dal costruttore, per cui però manca una risposta da parte del comune. Nella sostanza il certificato non c'è.
Informandomi qua e là con tecnici/geometri e anche online ho capito che al giorno d'oggi il certificato di agibilità è stato totalmente sostituito dalla SCA, dove il costruttore o responsabile dei lavori presenta il modulo in comune e il comune in sostanza prende atto.

Il venditore mi ha proposto di procedere con il preliminare una volta completato l'iter della SCA.

In un primo momento stavo per accettare questa proposta salvo poi bloccarmi in quanto geometri e architetti mi hanno detto che la SCA in questione darebbe un'agibilità parziale, inerente al singolo appartamento e che sarebbe saggio andare a fondo sui motivi della mancanza del certificato collegato alla domanda fatta in comune nel 1980 alla quale sembra non esserci altro.

Volevo un parere da qualcuno un po' più esperto riguardo l'argomento. Magari mi sto facendo troppi problemi oppure è cosa buona e giusta andare a fondo sulla questione certificato dell'intero edificio e quindi non proseguire con la sola sca dell'appartamento.

Grazie
 

philippo

Membro Assiduo
Professionista
Nella proposta era menzionata per iscritto l'assenza di agibilità? In ogni caso se era menzionata l'assenza ed hai fatto la proposta, devi proseguire con l'acquisto perché è possibile vendere ed acquistare immobili senza agibilità. Nel caso in cui l'assenza non era menzionata non sei obbligato a proseguire, quindi riprenditi la caparra e tanti saluti
 

andry85

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Ciao, no durante la proposta io non lo sapevo, la notizia è uscita solo PRIMA di firmare il preliminare. Per questo motivo, come dici tu, non siamo obbligati a proseguire. Però la casa ci interessa quindi vorremmo andare avanti però senza brutte sorprese, e volevamo capire come tutelarci.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Ciao, no durante la proposta io non lo sapevo, la notizia è uscita solo PRIMA di firmare il preliminare. Per questo motivo, come dici tu, non siamo obbligati a proseguire. Però la casa ci interessa quindi vorremmo andare avanti però senza brutte sorprese, e volevamo capire come tutelarci.
La proposta accettata era già preliminare. Parli del compromesso?

Il 90% degli immobili sul territorio nazionale non ha l'agibilità.

La storia che con la SCIA ottieni quella parziale, è vera.

La casa vi piace? Se vi piace, acquisterei, a questo punto però con uno sconto di qualche migliaio di euro, dato che nel preliminare non è indicata tale mancanza (quindi si dava per scontato che vi fosse).
 

andry85

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
In realtà pensavo che preliminare e compromesso fossero la stessa cosa. In ogni caso sì parlo del compromesso, al momento abbiamo solo fatto la proposta di acquisto che è stata accettata (dove non è stata menzionato il certificato di agibilità).

Ma ad oggi è possibile ottenere l'agibilità di un intero edificio? La nostra premura è solo perché non sappiamo se ai tempi è non è stata concessa perché mancavano due panchine o per cose ben più gravi. Vorremmo poi dormire sonni tranquilli.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
In realtà pensavo che preliminare e compromesso fossero la stessa cosa.
La proposta accettata, con accettazione comunicata al proponente, è già un contratto preliminare; di solito si usa firmare un “nuovo” contratto, quando si versa una integrazione sostanziosa della caparra , ma non è un obbligo, perché la proposta dovrebbe già prevedere tutti gli accordi.
Questo nuovo contratto viene erroneamente definito “compromesso”; erroneamente perché legalmente quel termine ha tutt’altro significato.
perché non sappiamo se ai tempi è non è stata concessa perché mancavano due panchine o per cose ben più gravi.
Effettivamente sarebbe saggio approfondire.
Oppure procedere, ma con uno sconto.
La tua posizione sarà tanto più forte tanto più alta è la caparra già versata
 
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Agenzia Castello

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Ciao a tutti,
sto acquistando un immobile per cui manca il certificato di agibilità. Siamo nella fase in cui la proposta di acquisto è stata accettata e siamo in procinto di firmare il preliminare. In questa fase l'agenzia ci ha dichiarato che manca il certificato di agibilità. L'immobile è del 1980, situato in provincia di Savona.
Il venditore ha fatto gli accessi agli atti in comune in cui si vede la domanda presentata ai tempi dal costruttore, per cui però manca una risposta da parte del comune. Nella sostanza il certificato non c'è.
Informandomi qua e là con tecnici/geometri e anche online ho capito che al giorno d'oggi il certificato di agibilità è stato totalmente sostituito dalla SCA, dove il costruttore o responsabile dei lavori presenta il modulo in comune e il comune in sostanza prende atto.

Il venditore mi ha proposto di procedere con il preliminare una volta completato l'iter della SCA.

In un primo momento stavo per accettare questa proposta salvo poi bloccarmi in quanto geometri e architetti mi hanno detto che la SCA in questione darebbe un'agibilità parziale, inerente al singolo appartamento e che sarebbe saggio andare a fondo sui motivi della mancanza del certificato collegato alla domanda fatta in comune nel 1980 alla quale sembra non esserci altro.

Volevo un parere da qualcuno un po' più esperto riguardo l'argomento. Magari mi sto facendo troppi problemi oppure è cosa buona e giusta andare a fondo sulla questione certificato dell'intero edificio e quindi non proseguire con la sola sca dell'appartamento.

Grazie
Avevo pensato leggendo che potesse essere il caso di agibilità per silenzio assenso, ma la normativa è del 1994 se non erro.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Avevo pensato leggendo che potesse essere il caso di agibilità per silenzio assenso, ma la normativa è del 1994 se non erro.
Ti direi che una qualche documentazione rilasciata dal Comune ci vuole sempre: c'è stata una "finestra" in cui si prevedeva silenzio assenso, ma anche in tal caso esigerei un "foglio" dal Comune in cui si afferma questo (agibilità valida per silenzio assenso, quanto ci vuole, 5 minuti a scriverla, per il capo ufficio tecnico?).
 

brina82

Membro Storico
Professionista
La vedo dura, sono restii a rilasciare dichiarazioni.
Lo so...

Dico questo perchè una volta mi è capitato che vi fosse una domanda (nella finestra) e l'Ufficio Tecnico ha sostenuto che l'Agibilità non fosse valida (non la domanda); altra volta un tecnico comunale (neppure era il capo dell'ufficio tecnico) mi disse (a parole) che fosse valida... Io non mi fido delle parole.
 

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