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Utente Cancellato 80735
Ospite
Buonasera a tutti, ho bisogno di un aiuto, io e mio marito ci siamo imbattuti in una situazione paradossale e non sappiamo come uscirne.
Un mese fa cercando su internet, troviamo un appartamento in vendita che non ci dispiace. Chiamo e fisso un appuntamento. Vediamo l’appartamento tramite agenzia e diciamo all’agente che vogliamo fare un offerta scritta, nel contempo chiediamo se può giraci via mail tutti i documenti dell’immobile. Fa firmare a mio marito l’impegno alla commissione in caso di conclusione dell’affare. Tra l’altro ci dice candidamente che lo aveva venduto lui un anno e mezzo prima al proprietario. L’offerta viene rifiutata e l’agente ci dice che se lo vogliamo dobbiamo aumentare di 15000 euro l’offerta, l’appartamento ci piace ed accettiamo. L’agente fissa data per firma preliminare. Il giorno prima non avendo ricevuto nessun documento, scrivo all’agente chiedendogli di disdire l’appuntamento e di inviarmi i documenti per poi fissare più in avanti un altro data, dandoci tempo di leggerli. In tre minuti gira una mail con planimetrie catastali, atto di provenienza e bozza di preliminare senza riferire parole. Nell’atto notarile scopriamo che il proprietario dell’immobile e’ solo proprietario della nuda proprietà mentre la compagna e’ l’usufruttuaria all’80/100. Oltre a non sapere nulla dell’usufrutto nel preliminare non si nominava neanche della compagna e il preliminare sarebbe stato firmato da lui soltanto. Ci rifiutiamo di firmare chiedendo aiuto ad un amico notaio. Perdendo fiducia nell’agente immobiliare, ho deciso di fare anche una visura ipocatastale scomprendo anche un’ipoteca per mutuo. Anche questa taciuta e non menzionata nel preliminare dell’agente che però ha partecipato al rogito e ci ha inviato atto notarile incompleto. Premettendo che a noi l’appartamento piace, però non ci sentiamo di corrispondere a questo agente immobiliare la totalità della mediazione in quanto ha mancato al dovere di informazione, di diligenza e di competenza nei suoi servigi, anzi arrecandoci danni anche economici ( consulenza notarile, avremmo offerto meno soldi al rilancio e non avrei dovuto fare il suo lavoro). L’agente afferma di aver lavorato bene e siamo giunti ad uno stallo, sabato all’incontro fissato per il suo compenso, prende tempo fino a questa mattina, ma non si è più fatto sentire.... che consigli potete dare? La legge cosa impone a queste figure professionali dei mediatori immobiliari? Grazie di cuore
Un mese fa cercando su internet, troviamo un appartamento in vendita che non ci dispiace. Chiamo e fisso un appuntamento. Vediamo l’appartamento tramite agenzia e diciamo all’agente che vogliamo fare un offerta scritta, nel contempo chiediamo se può giraci via mail tutti i documenti dell’immobile. Fa firmare a mio marito l’impegno alla commissione in caso di conclusione dell’affare. Tra l’altro ci dice candidamente che lo aveva venduto lui un anno e mezzo prima al proprietario. L’offerta viene rifiutata e l’agente ci dice che se lo vogliamo dobbiamo aumentare di 15000 euro l’offerta, l’appartamento ci piace ed accettiamo. L’agente fissa data per firma preliminare. Il giorno prima non avendo ricevuto nessun documento, scrivo all’agente chiedendogli di disdire l’appuntamento e di inviarmi i documenti per poi fissare più in avanti un altro data, dandoci tempo di leggerli. In tre minuti gira una mail con planimetrie catastali, atto di provenienza e bozza di preliminare senza riferire parole. Nell’atto notarile scopriamo che il proprietario dell’immobile e’ solo proprietario della nuda proprietà mentre la compagna e’ l’usufruttuaria all’80/100. Oltre a non sapere nulla dell’usufrutto nel preliminare non si nominava neanche della compagna e il preliminare sarebbe stato firmato da lui soltanto. Ci rifiutiamo di firmare chiedendo aiuto ad un amico notaio. Perdendo fiducia nell’agente immobiliare, ho deciso di fare anche una visura ipocatastale scomprendo anche un’ipoteca per mutuo. Anche questa taciuta e non menzionata nel preliminare dell’agente che però ha partecipato al rogito e ci ha inviato atto notarile incompleto. Premettendo che a noi l’appartamento piace, però non ci sentiamo di corrispondere a questo agente immobiliare la totalità della mediazione in quanto ha mancato al dovere di informazione, di diligenza e di competenza nei suoi servigi, anzi arrecandoci danni anche economici ( consulenza notarile, avremmo offerto meno soldi al rilancio e non avrei dovuto fare il suo lavoro). L’agente afferma di aver lavorato bene e siamo giunti ad uno stallo, sabato all’incontro fissato per il suo compenso, prende tempo fino a questa mattina, ma non si è più fatto sentire.... che consigli potete dare? La legge cosa impone a queste figure professionali dei mediatori immobiliari? Grazie di cuore