Buon giorno .... spiego il mio problema ho comprato una casetta in campagna costruita nel 1930 e che nasce come fabbricato rurale e come tale è stata acquistata nel 1998 dalla persona che poi l ha venduta a me. A me  nel 20017 l ha venduta ma accatastata come A4  e quindi come civile abitazione. La precedente proprietaria   dopo  l'acquisto  fece lavori interni cambiando pavimenti  spostando porte e mettendo impianto riscaldamento e presentando per essi regolare cila  e comunicazione chiusura lavori. Quando io l ho comprata ho fatto fare i controlli di rito di tipo catastale e essendo ignorante in materia non sapevo fossero necessari anche controlli di conformità urbanistica. Ora quindi spiego il problema: la ditta che ho incaricato per i lavori superbonus ha effettuato i controlli urbanistici dicendomi che è tutto regolare e al comune  risulta  la cila per i lavori fatti dalla precedente proprietaria. Poi il tecnico ha poi osservato  la mia  piantina catastale e ha visto che la casetta al piano terra  a livello giardino ha un altezza di m 2,20 ( dove attualmente ci sono soggiornino con angolo cottura e bagnetto) mentre il primo piano ( 2 camere letto e bagnetto) ha un altezza di m 3,05. Quindi qui sorge il problema, il tecnico mi dice che non posso aderire al superbonus perchè al piano terra mancherebbe l' altezza minima di 2,70   e non potrebbe quindi asseverare i fine lavori con una Segnalazione certificata agibilità. Inutile dirle che la casetta al momento non ha  il certificato agibilità che la venditrice non ha mai chiesto dopo aver effettuato i lavori e che io neanche sapevo cosa fosse un certificato agibilità ne tanto meno sapevo fosse obbligatorio avere in casa un' altezza minima di 2,70 soprattutto non ho badato a ciò pensando che in campagna  potesse essere normale avere il soffitto basso.Insomma ignorante in materia e in buona fede mi sono sincerato al momento dell' acquisto dei controlli catastali e pensavo fosse tutto quanto necessario e quindi tutto in regola.