Gaetano80

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buonasera, come da titolo sono proprietario di un'immobile accatastato ad uso abitazione (A3). Volendo mettere a reddito l'immobile e, volendo mettere a reddito lo stesso mi stavo chiedendo se fosse possibile utilizzarlo:
- in parte ad uso ufficio legale (da concedere a mia moglie);
- in parte ad uso CAF (da locare in via continuativa);
- una stanza da adibire ad ufficio per "medici specialisti" (es ortopedici, cardiologi, pediatri), da far venire in date prefissate (es: 1 volta ogni 15 giorni) facendo pagare agli stessi un'importo variabile in base agli appuntamenti della giornata. (es. 5 eur ad appuntamento).
Vorrei garantire i seguenti servizi:
- telefono, elettricità, riscaldamento, internet, fotocopiatrici, servizio segreteria/prenotazioni, pulizie.
Le mie domande sono:
- va cambiata la destinazione d'uso dell'immobile?
- l'attività deve essere fatta sotto forma di società di servizi?
- le attività di consulenza medica è compatibile con quella legale e tributaria nello stesso appartamento?
- che tipologia di contratti si possono stipulare con i medici (in merito al compenso variabile e proporzionale al numero delle visite giornaliere?).
 
M

mata

Ospite
Certo che va cambiata, ma prima devi essere sicuro che la destinazione attuale sia quella residenziale, visto che talvolta il catasto non corrisponde ai titoli edilizi depositati in Comune. Inoltre non è detto che tu possa variare la destinazione d'uso, atteso che questa dipende sia dal regolamento urbanistico che dai regolamenti edilizi e/o d'igiene comunale: ti consiglio di rivolgerti ad uno studio tecnico della zona.
 

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