Valerinik

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Privato Cittadino
Ciao a tutti, in data 23 gennaio ho venduto il mio appartamento (rogito regolare, tutti contenti). il giorno dopo gli acquirenti entrano e la caldaia non gli funziona. Premesso che la documentazione è tutta in regola, compresi libretto, prove fumi etc. etc., ma la caldaia ha comunque quasi 20 anni.
Non esiste un documento sottoscritto dalle Parti ove compaia qualcosa a riguardo ("la caldaia funziona regolarmente" o simile), piuttosto viene dichiarata la non conformità impianti alle normative vigenti, causa anzianità immobile.
L'atto di compravendita cita: "La presente vendita è fatta ed accettata a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui i beni in contratto si trovano [...]". Io ho comunque fatto un tentativo per riparargliela, dopo che il mio agente immobiliare mi ha terrorizzata con varie minacce (è vicesindaco del paesello nonché vicino di casa dei nuovi acquirenti), ma alla luce di quanto leggo, non mi pare nulla sia più dovuto agli acquirenti post rogito.
Ho torto oppure ho ragione...? :disappunto:
 

Valerinik

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Privato Cittadino
Buongiorno Francesca, la caldaia, finché la usavo (dal 2008 fino al 2021 circa), non ha mai dato problemi, Ma, non vivendo da almeno 2 anni nell'appartamento, l'avevo poi spenta (questo, noto a tutti).
Quindi, per procedere con la vendita e fare le cose in regola, ho contattato un tecnico Beretta, l'ho fatta riaccendere, pulire, sistemare, mettere al minimo in modo che non gelasse (e il tecnico mi ha mandato immagine del termostato, nessuna anomalia).
Da quel momento (14 gennaio) al rogito (23 gennaio) la casa è rimasta di nuovo vuota. Non so se la caldaia abbia cominciato in quei giorni a fare qualche capriccio o se il tecnico non abbia fatto bene il suo lavoro e non si sia accorto che qualcosa non andava.
In ogni caso, un intervento post-rogito l'ho fatto, facendo cambiare le due schede a mio carico (pareva fosse questo il problema), ma è stato inutile.
Non vorrei dover spendere altri soldi, visti quelli che ho già speso per VENDERE la casa :confuso:

Grazie mille
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Non vorrei dover spendere altri soldi, visti quelli che ho già speso per VENDERE la casa :confuso:
E io che pensavo che a vendere le case i soldi si prendessero...e non si spendessero

Comunque: che dall'oggi al domani una caldaia smetta di funzionare può pure essere...sfiga di chi ha comprato casa. Può anche essere che invece la caldaia era già da cambiare e non usandola non lo si notava...ora invece lo si nota

Non credo si parli di cifre troppo impegnative per cambiarla e al massimo per mettersi d'accordo con una spesa divisa a metà, piuttosto che spendere per riparazioni inutili (a quanto pare)
 

Valerinik

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Eh già...sta vendita mi è costata un sacco 😪 lo so, è assurdo.
Comunque, cambiarla costa parecchio perché ora le caldaie sono a condensazione e prevedono un sistema di scarico acqua, filtri sui gas in uscita, etc. Non posso sostituirla con una analoga, sarebbe fuori norma.
Questa persona che ha comprato casa è veramente insopportabile e gretta e non farà comunque a metà, lui ha ragione sempre e comunque.
Io vorrei proprio avere la certezza di cosa prevede la Legge in questi casi.
Sic!
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ma sai...credo che legalmente non va bene vendere un appartamento nel quale la caldaia NON funziona da subito (fosse pure dopo qualche mese)

In genere qualcosa nell'atto notarile è specificato anche se genericamente, devi dare gli impianti funzionanti

Detto questo...se non accetti di pagare tutto tu (chiaro che la caldaia puoi sceglierla e non farla scegliere al doppio del minimo costo), corri il rischio anche se forse non troppo elevato, di farti fare causa che in Italia sappiamo come vanno sia come tempi che come esiti finali (o meglio non sappiamo come andranno)

Poi la vera verità la sai tu ma la correttezza sarebbe stata il consegnare una caldaia a norma, revisionata e soprattutto funzionante
 

Valerinik

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie Cristian,
la caldaia era a norma, per l'epoca in cui era stata installata. E funzionante, vista e rivista dal tecnico Beretta che ha provveduto ad emettere nuovo libretto e a mandarmi immagine del termostato programmato con antigelo.

Nell'atto notarile in realtà, per la parte impianti, si dice solo:
"La presente vendita è fatta ed accettata a corpo, nello stato di fatto e di diritto in cui i beni in contratto si trovano, liberi da persone e cose - come la venditrice espressamente garantisce - con ogni inerente diritto, ragione, azione, accessione e pertinenza, servitù attiva e passiva. È concordemente esclusa la garanzia in ordine alla conformità degli impianti di cui sono dotati tali beni alle vigenti normative in materia di sicurezza: pertanto gli acquirenti assumono a proprio carico ogni eventuale attività, onere o spesa necessari a rendere gli impianti conformi e a dotare l'unità in contratto della dichiarazione di conformità o della dichiarazione di rispondenza previste dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico 22 gennaio 2008 n. 37 [recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici], pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 61 del 12 marzo 2008, restando escluso per concorde volontà delle parti qualsiasi obbligo in capo alla venditrice di consegna di tali documenti."
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Personalmente, a parte tutti i pipponi precedenti, direi che il fatto di aver venduto l'immobile "nello stato di fatto in cui si trova" e dichiarando che la caldaia fosse "datata" (ovvero avesse quasi 20 anni), non dovresti preoccuparti più di tanto.

Potrai dimostrare la tua "buona fede" esibendo il libretto di manutenzione della caldaia e le fatture pagate per l'intervento effettuato sulla caldaia solo pochi giorni prima del rogito / consegna dell'immobile.
Ciò costituirà la prova che la caldaia funzionasse e che tu te ne sei interessata.

Come qualcuno ha scritto, può succedere che una caldaia (specialmente datata) smetta di funzionare da un giorno all'altro.

Sarà l'acquirente a dover "dimostrare" che la caldaia non fosse funzionante già da prima della consegna, e dimostrarlo la vedo davvero dura !
Poi, siccome siamo in Italia e i "furbi" sono tanti, ci stà che l'acquirente ti faccia causa, ma da qui a vincere la causa ce ne corre.

Piuttosto mi preoccuperei di valutare se conviene "economicamente" andare in causa (valutazione che dovrete fare entrambi) o se piuttosto valga la pena trovare un accordo (tipo dividere la spessa dell'installazione di una nuova caldaia tra di voi); tuttavia, nel tuo caso, tale valutazione sarebbe da fare "solamente" ai fini della convenienza economica e non perchè l'intervento da parte tua sia dovuto (ammesso che la caldaia "davvero" funzionasse fino al momento della consegna dell'immobile e che non sia tu a fare la furba).

Perciò; prendi posizione e attendi gli sviluppi.

La dichiarazione riguardante la "conformità degli impianti" è tutta un'altra questione.
 
Ultima modifica:

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno Emanuele,
grazie per la nota.
No, non faccio la furba, sono più brava a fare il pollo che la volpe...ahimè.
Vediamo come si mette, vista la zero voglia del nuovo proprietario di accordarsi.
io scommetterei 10 a 1 che causa non te la faranno, se hai già provato a mediare con la spesa e fanno i pretenziosi gli direi di andare dal loro avvocato che se serio gli direbbe da subito di lasciar perdere
Se poi ti arriva una letterina dovrai spendere una 100 per fargli rispondere a tono...a meno che il tuo avvocato non lo faccia per farti un piacere a ZERO euri
 

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