Rudyaventador

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ritorno su questo post.
Il deficiente (quello con due zampe) ha deciso di acquistare un altro cane della medesima razza pericolosa.
La cosa a noi altri due condomini non va certo a genio...e pensavamo di agire in tal senso.
1- Poichè per detenere codesti cani ha deturpato l'immagine estetica condominiale (praticamente ha isolato la sua porzione di giardino con reti antiestetiche e siepi asimmetriche che prima non vi erano) senza chiedere il consenso agli altri condomini, si pensava di intimargli la rimozione di codeste applicazioni. Ergo, senza adeguate protezioni almeno in giardino il cane non può stare.
2- In seconda battuta, nel caso i cani fossero tenuti con costanza in cantina, si pensava di contattare le guardie zoofile affichè decretino l'insalubrità del trattamento.
3 - Infine speriamo che se li tenga in appartamento, che gli demoliscano tutto e che provochino se non qualche danno almeno qualche spavento ai suoi bambini, in modo che capisca e si liberi di questi animali.

Chiedevo consiglio sul punto 1...se a Vs. parere può essere una prima via praticabile o meno... grazie.

allora per ordine , la questione estetica ammesso che sia fondata , poichè vi sono criteri oggettivi che poi un Giudice deve apprezzare o meno, o che siano apprezzabili dal ufficio edilizio ( ma non ci farei affidamento) non vi risolve nulla, anche in relazione ai tempi lunghi di una tale circostanza

anche la seconda non ve la risolve poichè a quel punto i cani verrebbero lasciati in giardino anche in assenza dei proprietari

terza nel tutelare i vostri timori di sicurezza , non passate alla parte del torto in quanto ha tutto il diritto di tenere animali in casa ( quindi il se ne liberi non deve mai legalmente rilevarsi nelle vostre condotte di tutela.

Poi non entriamo in merito al tipo di cura rivolta dai proprietari ai loro cani in quanto esula dal quesito.

Se vi sia una situazione di temuto pericolo, occorre che intervengano i vigili per rilevare l idoneità o meno ai fini di sicurezza della recinzione . Ciò si puo azionare tramite esposto e richiesta di intervento .
 

Pumix

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allora per ordine , la questione estetica ammesso che sia fondata
: mi sono espresso male io. Passi l'estetica; in origine la casa aveva due giardini divisi a metà dal vialetto condominiale, quindi uno a destra e uno a sinistra SENZA alcuna recinzione.
Ora, credo, se si interviene a ridosso di una parte comune (vialetto e resto della cancellata) penso sia necessario il consenso dell'assemblea...altrimenti io potrei a mia volta tirarmi su un muro in cemento armato. Ergo avremmo da una parte rete e dall'altra un muro. Asimmetria totale oltre che ecomostro.
 

Rudyaventador

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Professionista
: mi sono espresso male io. Passi l'estetica; in origine la casa aveva due giardini divisi a metà dal vialetto condominiale, quindi uno a destra e uno a sinistra SENZA alcuna recinzione.
Ora, credo, se si interviene a ridosso di una parte comune (vialetto e resto della cancellata) penso sia necessario il consenso dell'assemblea...altrimenti io potrei a mia volta tirarmi su un muro in cemento armato. Ergo avremmo da una parte rete e dall'altra un muro. Asimmetria totale oltre che ecomostro.

Una tale pretesa irregolarità è sempre da far valere tramite azione Giudiziaria , ed è un altra questione.

Ma questo giardino è di proprietà esclusiva? Si è appropriato di un vialetto condominiale? E l amministratore che fa dorme? l Amministratore ha il potere autonomo di intentare una causa qualora vi sia una appropriazione di spazio comune ....comunque significa andare in giudizio prima diffidandolo e poi citandolo . Provocando l intervento dei vigili nell'esposto si puo fare riferimento ad un presunto abuso edilizio .

Ma per risolvere la questione sicurezza a fronte del insufficienza dela recinzione intanto dei cani , si deve intervenire direttamente; indirettamente per quanto sopra , seppur legittimo, sono tempi piu lunghi in caso di resistenza del condomino in questione .
Occorre anche che tale recinzione , inglobante uno spazio comune , non sia in essere da 20 anni in quanto al azione giudiziaria avreste di converso l azione di usocapione che prescinde poi da regolarità edilizie eventuali.

Alcune considerazioni però
non è chiaro come sia un giardino di proprieta senza recinzione, non è che per caso si parla di giardino condominiale ad uso esclusivo? in tal caso in assenza di previsioni nel regolamento , colui a cui è riservato l uso esclusivo se da un lato ha l obbligo di cura , dall'altro ha il diritto di recinzione e forse in tale ipotesi si puo insinuare il problema che non innalza una recinzione piu alta in quanto gli si potrebbe opporre che impedendola vista verrebbe meno l abbellimento cui il giardino ha funzione . In tal caso non vorrei che i cani e la precarieta che citi non sia strumentale per indurvi cosi ad autorizzarlo ad innalzare la recinzione. Insomma la questione va ben analizzata con rogiti regolamenti condominiali presso un Avvocato.

PS ma il vialetto non parliamo per caso di vialetto che garantisce l ingresso alal singola unita immobiliare di cui il condominio ne possiede due affiancate? In questo caso , meglio non imbarcarsi in un contenzioso..contestandone l uso esclusivo inglobandolo , , semmai potrebbe essere eventualmente un problema di regolamento edilizio ed eventualmente di armonia architetturale ma la questione armonica è un terreno scivoloso.
 

Pumix

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Privato Cittadino
Ma questo giardino è di proprietà esclusiva?
sì, ma mettendoci siepi e reti si modifica l'armonia del condominio;

E l amministratore che fa dorme?
non esiste, siamo solo 3 condomini;

non è chiaro come sia un giardino di proprieta senza recinzione
gli appartamenti (mio e suo) sono entrambi al piano terra con l'adiacente frontale giardino. ok? In posizione centrale, che fa da "spartiacque" tra i giardini troviamo il vialetto di ingresso condominiale che porta fino al portoncino (che serve me, lui, e il condomino che sta al primo piano). Tutta la superficie del condominio è recintata da una recinzione in ferro zincato. La rete che ha messo lui (circa 6 mesi fa) divide IL SUO GIARDINO dal vialetto di ingresso. Ora, non dico che uno non debba dividersi, ma per lo meno installare qualcosa di "decente". Avrebbe dovuto chiedere un parere almeno a me in modo che lo facessimo uguale, ora che dovrei fare io? Farmi anch'io una rete? E se non mi piacesse l'idea?...
 

Rudyaventador

Membro Attivo
Professionista
se possibile la cosa migliore sarebbe abbassare i toni e trovare un accordo, un contenzioso coi rischi di esito tempi e costi , tenuto conto che anche la recinzione del condominio mi sembra che non dia un particolare stile architettonico, oltre a irrigidire definitivamente i rapporti , non è l ideale di buon vicinato, e da riservarsi come veramente caso limite. .

Provo a proporre un idea poi valuta se apprezzabile , magari con la motivazione del cane e del timore che possa scavalcare ed aggredire , e qui il proprietario non credo resti sordo , e l innalzamento o rafforzamento della recinzione puo essere un momento propositivo per rendere anche ex novo una recinzione che di stile soddisfi entrambi , magari ottimizzando la spesa facendole entrambi .
 

Pumix

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Privato Cittadino
Bravo,il problema maggiore è il cane a 2 zampe.
Gli avevamo gia esposto il problema quando di cane ne aveva uno solo: ora ne ha preso un altro, ergo deduco che sia ignorante o non propenso alle vie bonarie. I problemi sono sia i cani pericolosi (mal gestiti e senza idonea protezione) che la rete (diciamo, non conforme ne all'estetica ma nemmeno alla sicurezza). In sostanza per andare bene dovrebbe fare un divisorio più basso, guardabile, e pigliarsi un collie...ma lui è truzzo, oltre che ignorante, e ha bisogno del cane cattivo che gli dia quella sicurezza e autostima che diversamente non riuscirebbe ad avere.....
 

Rosa1968

Membro Storico
Agente Immobiliare
Le siepi nei condomini di solito sono regolamentate nel regolamento condominiale. In alcuni casi da me trattati sono a mt. 1,50 in altri 1,70.
Il decoro c'è eccome. Addirittura nel giardini dove c'è la ringhiera condominiale non si possono mettere alcuni tipi di telo verde.
Per quella razza ci sono delle limitazioni precauzionali proprio per i casi accaduti. Doberman e dog argentini. Museruola in primis e se sono in due credo ci voglia il patentino proprio per essere sicuri che il cane a due zampe tratti l'animale come deve e l'obbligo di assicurazione. Per queste razze.
 

Pumix

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il regolamento non c'è ancora, ergo ci si basa sulle disposizioni del codice civile in merito al godimento della cosa comune che dice appunto quanto hai detto tu... Il discorso del patentino per l'asino vige solo se è un veterinario statale a richiederlo a seguito di aggressioni...cioe, prima si aspetta che capiti il peggio, poi viene il veterinario dell'ASL il quale prescrive o meno il corso di rieducazione ... Ciò mi è stato detto stamani dai veterinari dell'ASL. Tutti i cani, dai meticci di 1 kg ai rottweiler, se non hanno mai aggredito nessuno sono equiparati...
 

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