Michela.immob

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Io sono il potenziale acquirente di un immobile il cui acquisto ho subordinato ad alcuni lavori interni da fare. C'è una proposta di acquisto firmata da me e dal proprietario che contiene questa clausola. Ora, il proprietario non vuole fare più questi lavori… se il mio assegno/caparra non è stato ancora incassato (in quanto l'incasso era subordinato a tali lavori) e se lui ora non vuole più vendere, l'agente immobiliare sostiene che tale assegno non è ancora diventato caparra confirmatoria e pertanto non posso richiedere il doppio dell'importo. è vero??
Poi, se è il venditore che fa saltare la vendita, la provvigione dell'agenzia che mi sarebbe spettata chi la paga?
 

specialist

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Ritiri il tuo assegno e paghi la provvigione all'agenzia. Poi se vuoi fai causa al venditore e forse dopo tanti anni e tante spese se sarete ancora vivi recupererai i tuoi soldi.
 

Jan80

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Se si tratta di una clausola sospensiva nulla devi e nulla puoi richiedere se non si avvera tale condizione. Considerando che si tratta di lavori che il venditore non intende fare aspetta il termine temporale stabilito e fatti restituire l'assegno
 

specialist

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Paghi le provvigioni anche no. Se il contratto è sospeso le provvigioni non sono dovute. Il collega che le dovesse chiedere in una situazione del genere sarebbe un bel barbone!
Se si tratta di una clausola sospensiva nulla devi e nulla puoi richiedere se non si avvera tale condizione. Considerando che si tratta di lavori che il venditore non intende fare aspetta il termine temporale stabilito e fatti restituire l'assegno
Nella discussione analoga che ha avviato non ha accennato ad alcuna condizione sospensiva e quindi non è chiaro se si tratta di un semplice accordo col venditore.
 

Michela.immob

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è una clausola scritta nella proposta di acquisto, nelle note. "L'immobile dovrà essere… ecc...", quindi ancora non è nelle condizioni pattuite
 

francesca63

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Privato Cittadino
Io sono il potenziale acquirente di un immobile il cui acquisto ho subordinato ad alcuni lavori interni da fare.
(in quanto l'incasso era subordinato a tali lavori)
Andrebbe letto l’intero contratto, perché non si capisce se è un contratto con condizione sospensiva, o solo un “pasticcio”.
In ogni caso legare la vendita a dei “lavoretti”, è una scelta che complica inutilmente un rapporto contrattuale che dovrebbe essere più semplice possibile, per evitare problematiche inutili.

Se fosse una condizione sospensiva, potrebbe essere considerata meramente potestativa (se mi va faccio i lavoretti), quindi nulla.
Oppure potrebbe essere una condizione valida, ma ricadere in questo caso: la condizione si considera avverata non solo quando si verifica l'evento futuro e incerto stabilito nel contratto, ma anche se questo non si verifica per causa imputabile alla parte che aveva interesse contrario all'avveramento.

Le variabili sono molte, e anche i reciproci diritti/doveri.
 

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