Pingu79

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Buongiorno,
sto vendendo un immobile privatamente, l'acquirente è una parente di una vicina di casa.
Alla stipula del preliminare (datato 22/09/17) sono state definite le condizioni di acquisto, il prezzo fissato a 40000€ da corrispondersi nei seguenti modi:
- 5000€ a titolo di caparra confirmatoria alla sottoscrizione del preliminare a mezzo assegno bancario nr. xxxx tratto su unicredit
- 35000€ a saldo al momento della stipula del rogito notarile.

L'assegno menzionato però non è stato consegnato perchè l'acquirente sostiene che avendo inserito una clausola sospensiva all'ottenimento del mutuo, di norma in quei casi l'assegno resta in mano all'agenzia immobiliare fino alla concessione del mutuo.

In data 21/12/2017 l'acquirente mi comunica che il mutuo è stato accettato e che ora contatterà il notaio per fissare la data del rogito, mi chiede se il 23 febbraio potrebbe essere una data che mi venga comodo e mi chiede se gentilmente posso darle già le chiavi il 23/12/2017 in modo da poter iniziare i lavori in casa, mi chiede inoltre di riscrivere la proposta, modificare la somma della caparra a 2000€ così il 23 la firmiamo, mi consegna la caparra e le consegno le chiavi. Ovviamente rifiuto di darle le chiavi con 2 mesi di anticipo rispetto al rogito e le faccio presente che essendo superata la clausola sospensiva del mutuo ora sono tenuto ad esigere la caparra. Mi risponde che per tutelarsi mi consegnerà la caparra quando il notaio fisserà la data dell'atto e che me ne avrebbe dato una parte (l'altra voleva tenerla per iniziare i lavori) per incentivarmi a consegnarle le chiavi.
In data 02/01/18 mi contatta nuovamente l'acquirente dicendomi che è andata in banca a firmare tutti i documenti per il mutuo e che la banca si metterà d'accordo con il notaio per la data dell'atto, mi chiede se ho cambiato idea sulle chiavi potremmo vederci sabato 06/01/18 in cui mi consegnerebbe la caparra se le consegno le chiavi. Faccio presente nuovamente che le chiavi le consegnerò al rogito e che sto ancora aspettando di ricevere la caparra confirmatoria, mi risponde che essendo stata lei un agenti immobiliare sa come funzionano le cose e la caparra confirmatoria di prassi viene versata assieme al saldo salvo accordi diversi.

La domanda è questa: se l'acquirente si rifiuta di versare la caparra posso ritenere nullo il preliminare di vendita? Ho un secondo potenziale acquirente (che sarebbe disposto a comprare ad un prezzo maggiore 60000) e visto l'atteggiamento dell'attuale acquirente inizio a temere che la vendita salti (inizialmente ne aveva offerti 30000 a fronte di una richiesta di 60000, siamo poi riusciti a trovare un accordo sui 40000 ma temo voglia fare la furba) e vorrei evitare di lasciarmi scappare un potenziale acquirente che sembra invece essere più serio...

Cosa posso fare?
Grazie
 

mattew82

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Se è vero che ha ottenuto il mutuo, la clausola sospensiva si è risolta e quindi la caparra andava incassata. (L'assegno andava consegnato a sue mani e tenuto fermo fino all'esito del mutuo). Se l'accordo prevedeva € 5 mila tale somma doveva esserti consegnata nel momento in cui la proposta è andata a buon fine e non insieme al saldo. Semmai è proprio l'opposto si consegna al saldo se ci sono accordi in tal senso non di prassi. La mia impressione è che l'acquirente stia cercando di fare la furbetta perché magari è priva di liquidità. Il consiglio personale è di non consegnargli le chiavi fino al rogito e di pretendere la caparra altrimenti la trattativa viene ritenuta nulla. Sotto pressione vedrai che magari cede. Sull'importo della caparra ci si può anche mettere daccordo per ridurlo ma ovviamente al rogito dovrà saldare tutto il dovuto.
 

Pingu79

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Se è vero che ha ottenuto il mutuo, la clausola sospensiva si è risolta e quindi la caparra andava incassata. (L'assegno andava consegnato a sue mani e tenuto fermo fino all'esito del mutuo).
Si, diciamo che essendo una parente di una vicina per farla stare più tranquilla che non avrei incassato l'assegno prima del dovuto l'ho lasciato in custodia a lei accettando la sua motivazione...
Se l'accordo prevedeva € 5 mila tale somma doveva esserti consegnata nel momento in cui la proposta è andata a buon fine e non insieme al saldo. Semmai è proprio l'opposto si consegna al saldo se ci sono accordi in tal senso non di prassi. La mia impressione è che l'acquirente stia cercando di fare la furbetta perché magari è priva di liquidità.
Anche secondo me vuole fare la furba (e me lo sta dimostrando con diversi altri atteggiamenti fin dall'inizio)... Sulla liquidità non saprei in teoria quell'assegno (che guarda caso è proprio la caparre che ha ricevuto alla proposta di acquisto di chi sta comprando casa sua) dovrebbe averlo, visto che sarebbe disposta a darmelo per farsi dare le chiavi prima. Io credo che stia cercando di invogliarmi ad avere le chiavi prima o in alternativa a tenere quei soldi per affittare un box dove mettere le sue cose in attesa del rogito, deve prima fare quello di casa sua e consegnare le sue chiavi ai compratori)
Il consiglio personale è di non consegnargli le chiavi fino al rogito e di pretendere la caparra altrimenti la trattativa viene ritenuta nulla. Sotto pressione vedrai che magari cede. Sull'importo della caparra ci si può anche mettere daccordo per ridurlo ma ovviamente al rogito dovrà saldare tutto il dovuto.
Ero disposto a venirle incontro e darle le chiavi qualche giorno prima in modo che potesse almeno portare le sue cose nella casa prima di lasciare definitivamente la sua, ma vista la palese malafede non sono disposto a cedere su nulla
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non consegnerei la casa a fronte di un versamento di 5.000 euro (o addirittura 2.000...) nemmeno a Trump...
Non esiste proprio.
La caparra doveva essere versata all'ato della delibera del mutuo.
 

Pingu79

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Privato Cittadino
Non consegnerei la casa a fronte di un versamento di 5.000 euro (o addirittura 2.000...) nemmeno a Trump...
Non esiste proprio.
La caparra doveva essere versata all'ato della delibera del mutuo.
Si ea quello che nella mia ignoranza di compratore/venditore di casa avevo sempre saputo... il fatto che l'acquirente a fronte dei suoi trascorsi lavorativi presso agenzia immobiliare sostenga che la regola è che si versa la caparra insieme al saldo e di informarmi bene, mi fa capire che non è affatto in buona fede e tutt'altro che affidabile...
Quali opzioni posso esercitare ora? E in che modo?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Non è facile ritirarsi da un contratto preliminare, da un punto di vista formale, anche se, non avendo ricevuto alcuna caparra, per la tua inadempienza non potrebbero richiederti il doppio della caparra.

Io, prima di tutto, mi informerei dal notaio se effettivamente è stata fissata la data del rogito.

Poi manderei un telegramma in cui richiedi ufficialmente il versamento della caparra di € 5.000,00 a fronte della delibera del mutuo e comunichi che non consegnerai la casa, se non al rogito.

Vedi come reagiscono, poi consigliati con il notaio sulla possibilità di ritirarti.
 

Pingu79

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Privato Cittadino
Non posso invalidare il preliminare? Il fatto che non abbia versato la caparra come scritto nell'accordo non dovrebbe rendere il contratto nullo?
La data del rogito non è ancora stata fissata, dice che ieri è andata a firmare i documenti per il mutuo in banca e che la banca si sarebbe accordata con il notaio per stabilire una data.. Purtroppo non ho contatti con il notaio (non mi ha ancora detto che notaio sia)
 

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