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Utente Cancellato 56861

Ospite
Sto trattando la vendita di un appartamento che in passato ha subìto una ristrutturazione interna con dei lavori di straordinaria manutenzione, di cui ho la copia presentata dall'architetto ed il timbro di presentazione al Comune. Alla richiesta del certificato agibilità ed essendo passati svariati anni, il tecnico deve verificare se c'è stata presentazione di nuova agibilità... Vabbè. Io invece avrei un cliente molto interessato e pronto a fare proposta d'acquisto. Per non mettergli ansia, pensavo di ritirare proposta senza deposito di assegno ma solo con richiesta nei confronti della proprietà affinchè la stessa esibisca, entro un termine di 45 gg, il certificato. Solo dopo averlo esibito, possiamo procedere alla proposta formale da presentare in banca. Ho pensato di procedere in questo modo per non perdere il cliente e per tranquillizzarlo. Diciamo come se fosse un accordo fra venditore e proponente in attesa di verificare la documentazione. Consiglio per favore? Può andar bene in questo modo?
 

francesca63

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Privato Cittadino
Per non mettergli ansia, pensavo di ritirare proposta senza deposito di assegno ma solo con richiesta nei confronti della proprietà affinchè la stessa esibisca, entro un termine di 45 gg, il certificato.
Puoi ottenere lo stesso risultato ( non mettere ansia), anche con una proposta con assegno in deposito presso di te, con la condizione sospensiva della esibizione entro 45 giorni ( o più, secondo quanto serve) del certificato.
Il venditore sarà più motivato, e l'acquirente non perde comunque soldi se il certificato non arriva, perché gli ridarai l'assegno.
La proposta senza assegno secondo me non è molto seria.
 

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