Michela, ante 67 non è un titolo edilizio, facciamo finta che lo sia (non lo è) è comunque superato dalle successive pratiche urbanistiche che hai menzionato.
Certo, ho capito cosa intendi, ma ovviamente ante ‘67 non è un titolo edilizio.
Parli di Dia e varianti quindi di interventi che molto probabilmente hanno modificato l'immobile, modifiche che con molta probabilità hanno coinvolto sicurezza, impianti, servizi igienici, requisiti igienico-sanitari, ecc

la disciplina dell’agibilità era già regolata dal DPR 425/1994 quindi nel tuo caso secondo me (sempre che non sia stato fatto) andava richiesta o ripresentata in forza dei cambiamenti che l'immobile ha subito.
parliamo di un appartamento in condominio quindi abbiamo contattato l’amministratore per vedere se lui è in possesso di qualcosa.
Basta dichiararne l'assenza già in fase di preliminare e fine della questione.
Si, ma anche qui, non c’è perché non è mai stato chiesto, non c’è perché ci sono stati problemi, c’è e noi non siamo in possesso, ecc ecc.

È per questo motivo che ho chiesto quale fosse la procedura in quegli anni. Lo scopriremo prima o poi.
 
Certo, ho capito cosa intendi, ma ovviamente ante ‘67 non è un titolo edilizio.

parliamo di un appartamento in condominio quindi abbiamo contattato l’amministratore per vedere se lui è in possesso di qualcosa.

Si, ma anche qui, non c’è perché non è mai stato chiesto, non c’è perché ci sono stati problemi, c’è e noi non siamo in possesso, ecc ecc.

È per questo motivo che ho chiesto quale fosse la procedura in quegli anni. Lo scopriremo prima o poi.
Meglio indagare, certo, ma se fossi in te (AI), non me ne preoccuperei più di tanto. Farei fare accesso agli atti e se c'è bene, se non c'e bene lo stesso.
 
No certo ma dovrebbe esserci una agibilità/abitabilità a livello condominiale e non di una sola unità abitativa (quindi non parziale).
 
Voi colleghi come vi organizzate, verificate sempre che ci sia il certificato/SCA per abitabilità prima di prendere un incarico/proposta? Quindi verificate le informazioni sull’atto di provenienza o chiedete accesso agli atti? Sempre appunto prima dell’incarico o proposta di acquisto . Grazie
 
Voi colleghi come vi organizzate, verificate sempre che ci sia il certificato/SCA per abitabilità prima di prendere un incarico/proposta?
Michela per quanto mi riguarda ti dico come solitamente mi comporto io.
Quasi sempre salvo casi rari i controlli basilari li faccio appena prendo un incarico e prima di mettere sul mercato l'immobile.

Ovviamente il primissimo step è analizzare l'atto di provenienza anche se spesso non troviamo le risposte che ci servono soprattutto su atti ante 85 dove i Notai nemmeno avevano l'obbligo di menzionare la parte urbanistica.

Quando non trovo tutte le risposte che mi occorrono tipo ..... licenza e varianti /agibilità (abitabilità) cerco di ottenere più risposte possibili ricostruendo la storia dell'immobile anche in base alle risposte delle parte venditrice che poi vado a verificare.

Poi cerco di indagare ed ottenere risposte dall'amministratore di condominio dello stabile se presente (spesso si fà un buco nell'acqua gli amministratori di condominio di preoccupano solo di aspetti contabili e sono molto attenti ai loro compensi soprattutto quando parliamo di lavori straordinari da fare a livello condominiale) .... poi se nel tempo ci sono stati cambi di consegne tra amministratori stai pur certa che, almeno qui da noi i documenti si perdono.

Poi passo all'ultima fase investigativa che riguarda le vendite recenti avvenute nello stabile chiedendo direttamente ai diretti interessati o, se proprio voglio fare da solo percorrendo la fase più onerosa, mi vado a tirare fuori gli atti di compravendita recenti nello stabile (è possibile farlo e non è complicato basta sapere come fare e avere gli strumenti giusti) ..... Magari in un atto recente trovo le risposte grazie ad lavoro di ricerca fatto dagli altri interessati ...

PS. SONO COSE CHE NON CI COMPETONO E METTERE IN ATTO TUTTE QUESTE ATTIVITA' E' UNA SCELTA DELL'AGENTE.

Ps. nel tuo caso ottenere una vecchia agibilità di tutto lo stabile può essere utile ma l'immobile singolo che stai trattando ha subito modifiche che, dai titoli che hai elencato, sembrerebbero aver stravolto la situazione originaria, quindi a mio dire una SCA andava ripresentata.

Quindi un accesso agli atti richiederlo è cosa saggia.

Però Michela sono tutte cose che non ci competono, appurato che il certificato di abitabilità/agibilità non è ostativo per una vendita io, personalmente tendo per la dichiarazione del venditore sulla sussistenza dei requisiti riferiti all'agibilità esonerandolo alla presentazione di tale certificazione (ovviamente ad esonerarlo alla presentazione deve essere l'acquirente)

Che dire .......... Ovvio un accesso agli atti sempre ....... (da noi potrebbero passare mesi)
 
Ps. nel tuo caso ottenere una vecchia agibilità di tutto lo stabile può essere utile ma l'immobile singolo che stai trattando ha subito modifiche che, dai titoli che hai elencato, sembrerebbero aver stravolto la situazione originaria, quindi a mio dire una SCA andava ripresentata.
L’immobile è parte del condominio e i titoli edilizi riguardano tutto il condominio, parliamone praticamente di una corte completamente ristrutturata in cui sono stati creati questi appartamenti. I lavori pertanto hanno riguardato tutto il complesso condominiale e non il singolo appartamento che ho in vendita io.
Poi passo all'ultima fase investigativa
Ok questa fase mi manca, solitamente procedo anche io a fare le verifiche come da te indicato. Ma non sono mai andata a spulciare atti dei “vicini” solitamente avevo una risposta prima quindi non è mai stato necessario seguire questo percorso.
(da noi potrebbero passare mesi)
Pure da noi…
Grazie Massimo.
 

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