Ma daiiiiiiiiiiii !!!!! tu curiosa? :risata: :bacino_amore:

Anche da noi non è obbligatoria ma quanto letto dal postante sembra una relazione tanto per......... scritta con i piedi e priva degli elementi, a mio dire indispensabili, affinchè si possa chiamare "Certificazione Urbanistica e Catastale" che si presume dovrebbe asseverare, quindi garantire con certezza, la regolarità in senso assoluto dell'oggetto di vendita.


Titoli abilitativi? dove sono?
Si presume che si dovrebbe partire dal primo titolo abilitativo (Permesso a costruire/progetto approvato e seguenti) per poi menzionare nel caso i successivi interventi quali Cila in Sanatoria del 2020.

Se si parte dall'ante 67 .... tutto dire
magari il catasto rispecchia di certo lo stato di fatto dell'immobile ..... vedi un pò che la planimetria sia pure difforme dopo una Cila e un nuovo Docfa.

Diciamo che quello che ti è stato presentato è una cosa alla "vogliamoci bene"
il mio notaio vuole che si alleghino i frontespizi dei titoli abilitativi
 
il mio notaio vuole che si alleghino i frontespizi dei titoli abilitativi
Mi sembra giusto che si alleghino almeno i frontespizi dei titoli abilitativi Con Timbro e numero di Protocollo....

Ma nel caso di specie anche se il tecnico avesse allegato il calendario con la data riportante la foto novembre 1967 quindi ante 1 settembre 67, non credo che la legittimità urbanistica originaria possa ritenersi valida.

Sinceramente penso che la Relazione tecnica obbligatoria da allegare all'atto se fatta come spesso vedo .... di certo non rappresenta una garanzia per l'acquirente ma solo un bluff per esonerare il Notaio da responsabilità e stipulare un atto per lui inoppugnabile.
 

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