• Creatore Discussione Utente Cancellato 46756
  • Data di inizio
U

Utente Cancellato 46756

Ospite
Buongiorno a tutti,
nel 2010 ho provveduto ad affittare un locale commerciale con regolare contratto per 6 anni come previsto dalla l. n. 392/1978 poi registrato all'Agenzia delle Entrate. Andava tutto bene.. aveva preso in affitto anche un locale commerciale adiacente al mio per svolgere al meglio l'attività di ristorazione. Mi aveva chiesto l'autorizzazione( da me concessa con carta scritta firmata da entrambi) ad aprire un piccolo varco(una specie di finestra) per rendere adiacenti i locali in modo da agevolare il passaggio del cibo da un locale all'altro. E andava tutto bene fino a quando per problemi economici nel 2012 ha deciso di affittare l'azienda ad una nuova società; il tutto fatto con regolare atto notarile.
Su mia richiesta ho ricevuto solo un telegramma che mi comunicava l'avvenuto subentro di questa nuova società; con il subentrante ho provveduto a stipulare una scrittura privata in cui riconosceva tutte le clausole del contratto stipulato dall'originario contraente e si impegnava a ripristinare il tutto ove fosse andato via( nell'atto notarile l'affitto dell'azienda prevedeva la durata di altri tre anni-cioè alla fine dei contratti di locazione!!!). I canoni mi venivano corrisposti tramite bonifico. Forse il mio unico errore è stato non avere regolarizzzato la scrittura con la marca da bollo da € 14,62, cmq ho provveduto a comunicare il subentro all'Agenzia delle Entrate con il modello T110, versando l'importo di € 67,00 che ho dimezzato con il subentrante.
Orbene , senza alcun preavviso il subentrante in data 26 Marzo 2013 mi comunicava con telegramma che non intendeva continuare ad esercitare l'attività commerciale e che dal 28.03.2013, il conduttore originario sarebbe rientrato nel mio immobile ed avrebbe corrisposto il canone di Aprile.
Senonchè ho dovuto contattare il conduttore originario(che nella scrittura privata non avevo liberato), chiedendo che intenzione avesse.
A seguito di incontro, mi ha saldato la quota del condominio che mi doveva (premetto che all'epoca della stipula del contratto mi lasciò come cauzione due canoni.) e mi ha espresso la sua intenzione di vendere la sua attività ad altri, che nella stessa sede mi ha presentato.
Apllicando la diligenza del buon padre di famiglia ho provveduto a fare un giro d'ispezione nel mio locale ed tutto era a posto, non ho chiesto né avuto le chiavi del locale.
Ho fatto presente che attendo la lettera raccomandata con i nomi e la P.I. e il C.F. di coloro a cui cede l'attività avendo tempo 30 gg per non consentire la cessione del contratto di locazione per gravi motivi.
Adesso ho più d'una perplessità: devo comunicare all'agenzia dell'entrate la risoluzione del subentro precedente? e con che modello??l'importo lo dovranno dividere tra loro il cedente e il cessionario nuovo o quello vecchio?? All'inizio avevo pensato di risolvere il vecchio contratto per impossibilità sopravvenuta e rifarne un altro con il nuovo, ma poi ho pensato che voglio comunque tenere legato il cedente, anche in virtù di un ipotetico ripristino del varco posto in essere da lui.
Inoltre dovrei stipulare una ulteriore scrittura privata con marca da bollo da € 14,62?? e fare un ulteriore modello T110 all'Agenzia delle Entrate???dovrei richiedere una ulteriore cauzione al nuovo conduttore??
Cosa mi consigliate??attendo vostri consigli e vi ringrazio.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto